Travolgente ed emozionante: Andrea Laszlo de Simone live a Torino
Il cantautore torinese Andrea Laszlo de Simone ha portato allo Spazio 211 il tour di supporto all’album “Uomo Donna” per un live che ha emozionato e travolto i tanti presenti in sala
Si era raccontato ai lettori di Ghigliottina lo scorso luglio. Andrea Laszlo de Simone è una delle novità più interessanti che hanno travolto il panorama indipendente e cantautoriale italiano nel 2017.
“Uomo Donna“, uscito lo scorso giugno per la 42Records, dopo aver solcato i palchi di festival estivi come il Vasto Siren Festival o il TOdays nella sua Torino, torna proprio nella sua città per un live set completo che non ha escluso colpi di scena.
Limitarsi a parlare del live è riduttivo, perché quella del 30 novembre per l’artista è stata anche la data della presentazione del nuovo video di Sogno l’amore, inserito fuori concorso nella categoria dei Corti per il Torino Film Fest.
Un video scritto e diretto da Francesca Noto e dallo stesso cantautore e che ha raccolto subito i favori della platea presente al Cinema Massimo durante la proiezione. Registrato ad Agrigento a Pasqua 2017, lascia muti e arriva dritto allo stomaco non escludendo la possibile commozione, il tutto accompagnato da un testo ancor più penetrante.
Nella serata però l’attenzione si sposta al palco e alla sua musica, si passa allo Spazio211. L’apertura è affidata a Le capre a sonagli, band bergamasca sicuramente originale e coinvolgente, con un bassista dei più ispirati, che riesce sicuramente ad accentrare l’attenzione con eccentricità e danze folli sul palco e non solo.
Passa l’apertura, il locale torinese continua ad affollarsi e sale sul palco Andrea Laszlo de Simone con tutta la band al completo.
La scaletta è particolare, segue Uomo Donna fedelmente, dal brano eponimo si passa a Sogno l’amore e poi Vieni a Salvarmi fino ad arrivare alla conclusione con Sparite Tutti.
La scelta non passa inosservata, è l’ennesima dimostrazione di come l’album sia un vero e proprio concept, unito da suoni che rievocano immagini ed ambienti a tratti psichedelici ma sicuramente molto reali, ricorrendo ad ogni possibile strumento ed artefatto, dallo stridere delle corde della chitarra fino al rumore di una lattina stritolata ed “accartocciata” su se stessa.
La band sul palco dimostra un’unione impeccabile, i pezzi scorrono uno dopo l’altro interminabilmente, il desiderio è quello di ascoltare inermi e appassionatamente il concerto, una musica che fa da calamita senza minimi cali dell’attenzione.
Come se non fosse abbastanza, per impreziosire ulteriormente la performance, sono bastati gli inserimenti del violino di Giulia Pecora e del sassofono di Marco Di Brino, che hanno concesso ancor più armonia e suoni pieni di emozione per un artista e un album che ne sprigionano molte ad ogni ascolto.
Il bis è formato da Completamente e Good Goodbye, tratti da Ecce Homo, il primo lavoro pubblicato dall’artista, e da un pezzo inedito, mai pubblicato finora che l’artista simpaticamente dal palco nomina “Geppi Peppi”, ma alla fine non è il titolo che fa la canzone.
La serata chiude, lasciando nella testa di tutti i presenti un’armonia impossibile da commentare e, soprattutto, ancor più voglia di ascoltare un artista che siamo sicuri farà ancora parlare di sé.
La scaletta della serata
Uomo donna
Sogno l’amore
Vieni a salvarmi
Ti amo
Solo un uomo
Eterno riposo
Questo non è amore
Gli uomini hanno fame
Che cosa
La guerra dei baci
Fiore mio
Sparite Tutti
Perdutamente
Goodbye
“Geppi Peppi”
Testo di Cristiano Tofani
Foto di Marta Bandino