Australian Open 2018: il torneo dalle grandi incognite

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Tra infortuni, ritiri e misteriose sparizioni torna il primo Slam della stagione. Con un’unica splendida certezza… svizzera

Australian Open

Chi vincerà gli Australian Open, primo Slam del 2018?

La verità del punto decisivo sullo schermo: ci eravamo lasciati così un anno fa sul cemento di Melbourne nella finale degli Australian Open, dopo l’epica finale tra i due protagonisti più amati, Federer e Nadal.

È passato un anno, un anno all’insegna dello svizzero (alla faccia di chi credeva al suo ritiro!), un anno tennistico “Federercentrico”; ma adesso è tempo di tornare in Australia.

Sì ma che torneo ci aspetta questa volta? Non abbiamo certezze, credevamo di averle lo scorso anno e invece siamo stati stupiti, sbugiardati e sbeffeggiati dalla classe cristallina che ridicolizza l’età da parte di Re Roger.

E quest’anno l’unica certezza è proprio quel Roger Federer che, giustamente, dopo la vittoria 2017 si vedeva incerto sulla prossima partecipazione del torneo di Australia. Bisognava capire se il fisico potesse accompagnarlo per un’altra fertile campagna di conquista. Adesso sappiamo bene che lo è, visto che poi arrivarono nello stesso anno Miami e Wimbledon.

Adesso il re è pronto, ancora una volta partecipando (come lo scorso anno) alla Hopman Cup, un’esibizione più che un torneo per lui, ma che gli ha permesso di riprendere confidenza con il campo e rimettersi in condizione. Inoltre essendo il numero 2 del mondo dovrebbe avere, a differenza dell’anno scorso, un tabellone più agevole almeno fino ai quarti che potrebbe portarlo al suo 20° Slam.

Ma se Federer è una certezza, il resto è la più grande incognita del tennis attuale: Nadal ci sarà, lo ha confermato, ed è ovvio che tutti noi speriamo nei nostri cuori che si arrivi ad un’altra, suprema finale epica tra i due ma il ginocchio dello spagnolo non è del tutto a posto e Rafa arriva al torneo di Melbourne con un solo match di esibizione sulle gambe; bisognerà testarlo a torneo iniziato, sperando per tutti i palati fini di questo sport che possa tornare subito al top.

Ma il resto? Djokovic è letteralmente sparito dai radar, pochissime notizie sul serbo fuori condizione da parecchio, dopo un anno davvero sotto tono per i suoi standard, ci sarà a Melbourne ma bisognerà vedere come sarà messo il suo braccio; Andy Murray si è operato al ginocchio e dovrebbe star fuori fino a Wimbledon, idem Kei Nishikori; problemi al ginocchio anche per Stan Wawrinka che però dovrebbe farcela per il primo Slam dell’anno.

Certo bisogna attendere la composizione dei tabelloni per poter parlare ma gli altri onestamente non ci sembrano in grado di poter competere, a meno che con un’uscita prematura di Federer, il torneo sarebbe terra di conquista di qualche outsider, primo tra tutti il giovane tedesco Alexsander Zverev.

Le speranze italiane nelle qualificazioni prendono il nome di Cecchinato, Berrettini, Sonego e Vanni, che potrebbero andare ad aggiungersi ai già sicuri Fognini, Seppi, Fabbiano e Lorenzi.

Sulla sponda rosa, invece, avremo un torneo orfano della detentrice del titolo Serena Williams, in maternità e con un paio di nomi quali Halep, Muguruza e Pliskova a contendersi il trofeo, vista l’assenza anche della Azarenka

Subito dietro troviamo le nostre azzurre Camila Giorgi e Francesca Schiavone, in attesa di risposte dalle qualificazioni per quanto riguarda Roberta Vinci e Sara Errani.

Difficile ma non impossibile anche un escalation di Maria Sharapova che regalerebbe, dopo la battaglia degli dei nel maschile dello scorso anno, un altro tocco di romanticismo che in questo sport non fa mai male.

Sergio Basilio

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