MotoGP: la strana gara sotto il cielo piovoso d’Argentina

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Sul circuito di Termas de Rio Hondo succede di tutto tra imprevisti, entrate scorrette e nuovi campioni a prendersi la scena. La vittoria della MotoGP va a Crutchlow, mentre Márquez si rende protagonista di diversi gesti al limite
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Cal Crutchlow, vincitore della MotoGP in Argentina (immagine via Twitter)

Una gara strana, stranissima. La pioggia del cielo argentino cambia le carte in tavola della griglia di partenza della MotoGP e in pista accade di tutto. Dopo una strana interpretazione nel warm up, si cambiano le posizioni in griglia di partenza (togliendo anche un giro) e tutti i piloti, tranne Jack Miller, sono costretti a posizionarsi tre file indietro il che, inevitabilmente, falsa la partenza. Subito al via il serpentone delle moto si spacca in due filoni: quello di testa composta da Cal Crutchlow, Miller, Johann Zarco e Alex Rins e quello composto da tutti gli altri.

Marc Márquez è costretto a una rincorsa impossibile, per lo spegnimento della moto poco prima del via, divora un avversario dopo l’altro con fin troppa foga tanto che rischia con due entrate ai limiti della squalifica prima con Aleix Espargaro e poi con Valentino Rossi, che ha la peggio scivolando fuori pista e dando l’addio ai punti di giornata.

In tutto ciò i progressi fatti due settimane fa da Andrea Dovizioso si vaporizzano risucchiando il pilota della Ducati nella mediocrità dei posti meno nobili. Stesso discorso si può fare per lo spagnolo della Yamaha, Maverick Viñales. La difficoltà dei big sembra quasi oscurare la bella gara dei primi quattro davanti, che rincorrono il successo tra continui sorpassi e contro sorpassi e su un tracciato semi bagnato e con il continuo pericolo di precipitazioni, non era la cosa più semplice del mondo.

motogpIl finale è hollywoodiano con Crutchlow e la sua Honda che tagliano, in impennata, per primi il traguardo (meritatamente) seguiti da Zarco e Rins, con un Márquez che con una decina di giri in più avrebbe sicuramente preso la prima posizione (ha staccato tutti e di parecchio come tempi per ogni giro) e con il pubblico inferocito che se la prendeva con lo spagnolo per la brutta entrata su Rossi.

Quattordicesimo posto per Franco Morbidelli, che inizia a prendere confidenza con la categoria regina. Dispiace a fine gara vedere le polemiche nel paddock tra i due piloti interessati nel fatto di giornata (che oscurano ancora una volta i festeggiamenti dei primi tre arrivati), piuttosto che chiarire ma la “garra” messa oggi da Márquez, che ci ha spesso abituato a questo tipo di esternazioni, ci fa capire che tipo di campionato del mondo potremmo avere davanti e se queste sono le premesse (visto anche il finale da cardiopalma della prima gara), conviene tenersi le domeniche libere e godersi lo spettacolo già dalla prossima gara in USA.

In Moto2, Mattia Pasini vince su Vierge e Oliveira; Moto3 quasi tutta italiana con Marco Bezzecchi, primo seguito dallo spagnolo Aron Canet e dall’altro italiano Fabio Di Giannantonio.

CLASSIFICA PILOTI MOTOGP
1 CRUTCHLOW C. 38
2 DOVIZIOSO A.     35
3 ZARCO J.             28
4 VINALES M.         21
5 MARQUEZ M.      20
6 MILLER J.            19
7 PETRUCCI D.     17
8 ROSSI V.          16 

CLASSIFICA COSTRUTTORI
1 HONDA    45
2 DUCATI   38
3 YAMAHA 36

Sergio Basilio

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