Grazie, Roma

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Il risultato di ieri sera, il 3-0 con il quale la Roma ha rimontato il 4-1 del Barcellona al Camp Nou, resterà negli annali del calcio italiano e non solo. I blaugrana hanno sottovalutato l’impegno dell’Olimpico ma i ragazzi di Di Francesco hanno dimostrato una grandissima forza

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(fonte immagine: facebook.com/RomaForever.it)

È forse il titolo più banale, quello che leggete sopra queste parole, ma è probabilmente quello più giusto. Con la rimonta di ieri sera contro il Barcellona di Messi e Iniesta, la Roma di Eusebio Di Francesco ha dimostrato a tutto il calcio italiano, europeo e mondiale, che con carattere e talento certi risultati possono essere ribaltati.

Appena una settimana fa “sorridevamo” davanti al 4-1 del Camp Nou con il quale la squadra di Ernesto Valverde aveva sconfitto i giallorossi, addirittura con due autoreti della Roma (di De Rossi e Manolas) e senza marcature da parte del numero 10 del Barcellona.

Tant’è che al quinto minuto del match dell’Olimpico, cioè fino a pochi secondi prima dell’1-0 firmato Edin Dzeko, quasi tutti, compreso il sottoscritto, dubitavano nella rimonta della squadra di Di Francesco. Non tanto per demeriti dei giallorossi, ma perché un 1-4 in trasferta, contro una delle squadri più forti di questi decenni, era praticamente impossibile da recuperare.

Quell’impossibile però il bosniaco, De Rossi su rigore e Manolas di testa a un quarto d’ora dal 90′, lo hanno reso possibile: il 3-0 del fischio finale del francese Turpin ha consegnato alla Roma una notte da sogno, un risultato che risolleva il calcio italiano in Europa, perché maturato nel modo più incredibile.

Talmente incredibile che proprio De Rossi e Manolas, autori degli owngoal in Spagna, si sono resi protagonisti di una partita che ha scosso il mondo del pallone. A questo proposito, fatevi un giro sui siti dei quotidiani sportivi spagnoli, perché la débâcle del Barcellona, al contrario è altrettanto clamorosa.

Per la Roma si spalancano dunque le porte delle semifinali di Champions League, un traguardo che non veniva raggiunto dalla stagione 1983/1984, quando il torneo si chiamava ancora Coppa dei Campioni e i giallorossi arrivarono fino alla finale poi persa con il Liverpool. E proprio i Reds nel doppio match dei quarti contro il Manchester City di Pep Guardiola hanno surclassato gli avversari, vincendo 1-2 al’Etihad Stadium dopo il 3-0 di Anfield.

Altro giro, altro sogno e forse, altra banalità: chissà che l’urna di Nyon non regali alla Roma e alla squadra di Jürgen Klopp una semifinale d’altri tempi, sarebbe una ulteriore, meravigliosa, sfida. Un regalo che tutti gli sportivi si meriterebbero.

Graziano Rossi

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