Una festa mascherata da concerto: gli Eugenio in Via di Gioia a Roma
La band torinese lo scorso 12 aprile ha convinto e divertito il pubblico romano al Largo con un concerto a metà tra la festa e lo spettacolo
A Roma ormai l’inverno lascia i suoi ultimi strascichi, piogge sparse e i primi calori estivi si affacciano dando nuova linfa vitale ai suoi cittadini che riempiono, ormai per gli ultimi scampoli di stagione, i locali.
Gli ultimi concerti al chiuso non possono trasformarsi in occasioni perse, soprattutto se poi più che concerti si trasformano in una vera e propria festa.
Si tratta del concerto degli Eugenio in Via Di Gioia, il 12 aprile al Largo, un concerto a metà tra lo spettacolo musicale e l’intrattenimento ironico e folkloristico.
Ad aprire la serata ci hanno pensato i Laago!, band romana che ha scaldato il pubblico con la sua prima apparizione su un palco, il cui nome in lingua Yoruba significa semplicemente “suono”.
Il tempo di scaldarsi, sul palco arrivano i protagonisti della serata.
Non c’è migliore parola per descrivere la serata se non buonumore, perché questa è la sensazione che viene sprigionata dalla band sul palco, frutto di un’unione della musica e del portamento della band.
Si parte con Silenzio, e Sette Camicie che i fan intonano a memoria; probabilmente la forza della band risiede proprio nel suo legame con i fan dai più nuovi ai più vecchi che da quattro anni seguono la loro evoluzione, spontanea e naturale, che li ha portati prima a realizzare il grande Raduno in Via Di Gioia in quel di Piazza Bologna un mese fa e poi a riempire quasi del tutto il grande club romano di via Prenestina.
La scaletta è solo all’inizio, ma la band non può resistere dall’interfacciarsi direttamente con il suo pubblico e tra un pezzo e l’altro la scena passa alle battute e piccole gag improvvisate tra i componenti del gruppo.
Ho perso è un urlo, un canto alla sconfitta, che ci mantiene saldi a terra per non abbattersi e così in un ossimoro costante tra un testo più cupo con una musica più eccitata e movimentata fa ballare tutti i presenti.
Ancora gag e risate ed è così che Emilia viene per una sera intitolato Cecilia, dedicandolo ad una bambina presente in sala proprio sotto il palco.
Una band che sa ridere anche nei momenti più cupi e difficili, quando improvvisamente una tastiera decide di non funzionare in modo normale non diventa un difetto ma uno spunto per scherzare con il pubblico.
Un momento dei più attesi è l’esecuzione di Selezione Naturale, pezzo scritto insieme ad un altro artista torinese, il rapper Willie Peyote.
Non c’è interruzione e il concerto corre fino all’ultimo pezzo suonato completamente Re fasullo d’Inghilterra, cover del brano tratto dal famoso film Disney Robin Hood.
Gli Eugenio in Via Di Gioia sono una band unica, che fa del legame con il pubblico e della ironia il suo punto di forza, un’unione ben riuscita che ha reso il concerto passionale e piacevole da seguire.
Testo di Cristiano Tofani, foto di Marta Bandino