Il Terzo Giorno: a Parma la prima mostra for benefit

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Inaugurata Il Terzo Giorno, la prima mostra “for benefit” che devolverà metà del proprio ricavato alla realizzazione del progetto comunale “Km verde”. L’esposizione è promossa dal Comune di Parma e Arkage, la prima agenzia di comunicazione a cimentarsi in un progetto simile. Quaranta artisti contemporanei e oltre cento opere diverse tra fotografie, dipinti e installazioni che parleranno del rapporto tra uomo e natura, dell’eterno ciclo che indissolubilmente li lega

“Frontier with ghost”, Jane Alexander

La Natura, lettera maiuscola, come creazione e bellezza. Come massima espressione del mondo in movimento e in mutazione. Per quanto lunga e instabile possa essere la strada che ci porta al progresso, la Natura rimane davanti ai nostri occhi un elemento eterno e vivo”. Con queste parole il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, apre la strada ad una mostra intelligente e contemporaneamente ad un’idea rivoluzionaria che unisce cultura e gratitudine.

Parliamo de Il Terzo Giorno, che inaugurata lo scorso 20 aprile sarà ospitata fino al 1° luglio al Palazzo del Governatore, al centro della città emiliana. Curata da Didi Bozzini e promossa dal Comune, la mostra coglie l’occasione per riflettere sulla sostenibilità e sul rapporto tra uomo e natura, in questo costante girotondo di gratitudine che è la vita sul nostro pianeta. C’è, però, un’ulteriore particolarità. Si tratta della prima mostra in Italia con un approccio “for benefit”: il 50% degli incassi della biglietteria saranno, infatti, restituiti al Comune di Parma al fine di finanziare il “Km verde”.  Questo progetto innovativo punta alla mitigazione ambientale dell’Autostrada del Sole, con la realizzazione di un parco alberato di undici chilometri lungo l’arteria stradale dal fiume Enza al Taro. A rendere tutto questo possibile c’è Arkage, che cura tutti gli aspetti organizzativi della mostra ed è la prima agenzia di comunicazione in Italia a diventare Società Benefit e B Corp certificata.

“Bodyssimo Express”, Bodys Isek Kingelez

La comunicazione può fare molto per sensibilizzare il pubblico sul tema della sostenibilità – ha dichiarato l’Ad di Arkage, Pasquale Borriello –. L’arte è una forma di comunicazione senza intermediari che arriva subito al cuore. Questa mostra ci fa capire perché, se non ci preoccupiamo subito, con urgenza e serietà, del nostro pianeta, un giorno non troppo lontano non ci saranno più mostre da andare a vedere”.

Il Terzo Giorno è l’evento apripista della città di Parma come Capitale italiana della Cultura 2020 e propone un racconto del mondo attraverso finestre sempre diverse, che sono gli sguardi degli artisti coinvolti. Ognuno di loro si affaccia sulla Terra dal proprio punto di vista, riuscendo a catturare uno tra i milioni di aspetti con cui la Natura la caratterizza. Tra i 40 occhi fugaci, quelli di Marina Abramović, Jane Alexander, Richard Long, Andrea Marescalchi e Ryan Mendoza. Oltre cento opere tra fotografie, installazioni e dipinti che puntano a ricreare quel terzo giorno in cui “Dio disse: ‘La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi’”. Mentre i due piani dell’antico palazzo parmense sono divisi in “Creazione” e “Distruzione”, riassumendo in maniera suggestiva una dualità che è da sempre parte di Uomo e Natura. Da non perdere le sculture coloratissime di Bodys Isek Kingelez, artista congolese dallo sguardo infantile e decadente, a cui il MOMA dedica da maggio una retrospettiva.

“The Diefenbach Chronicles, Capri #003”, Francesco Jodice

Ma Il Terzo Giorno ha anche un corrispettivo notturno. Il 26 maggio avrà luogo “La Notte del Terzo Giorno”, un evento che comprenderà concerti, video mapping, performance e un’apertura straordinaria della mostra. Il tema in questo caso sarà la luna piena, considerata la controparte celeste della nostra Terra e il doppio eterno della Natura universale. A tutto ciò si aggiunge l’Atelier dei bambini, laboratorio immaginifico dentro il quale i più piccoli potranno contribuire a creare un’opera unica in 1.500 pezzi, aggiungendo all’insieme un semplice elemento naturale (un ramo, una foglia, un sasso) e constatando che alla fine “tutto ha un senso”.

Di fronte alla riproposizione dell’armonia di mondo, sposiamo le parole della creatrice Didi Bozzini: “Oggi il rischio della catastrofe è concreto, quotidianamente tangibile. Forse è giunto il tempo di chiedersi se non sia possibile trovare la strada per un nuovo Eden solamente grazie allo sguardo meravigliato degli artisti, di coloro che provano a esprimere la qualità della natura senza pesarne la mera quantità. La strada per un giardino dove l’immaginazione sostituisca il calcolo, il bello prenda il posto dell’utile ed il buono quello del molto”.

Il Terzo Giorno

Parma, fino al 1° luglio 2018
Palazzo del Governatore, Piazza Garibaldi 19
lunedì e martedì chiuso
mercoledì e giovedì 12-20
venerdì 12-23
sabato, domenica e festivi 10-20
Il servizio di biglietteria e l’accesso alla mostra terminano un’ora prima dell’orario di chiusura

Gloria Frezza

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