Volley, il primo storico scudetto di Perugia
Trionfo della squadra di Lorenzo Bernardi contro la Lube Civitanova: la Sir Safety Conad Perugia si laurea campione d’Italia per la prima volta nella sua storia. Ripercorriamo la fantastica stagione (non ancora conclusa, nel weekend Final Four di Champions League) degli umbri
Hanno esploso la loro gioia i Sirmaniaci, i tifosi più caldi della Sir Safety Perugia al termine di una gara-5 che col risultato di 3-0 sulla Lube Civitanova ha portato gli umbri al primo tricolore della loro storia. Lorenzo Bernardi in piedi sullo sgabello del primo arbitro che fomenta e festeggia con la sua folla. I Sirmaniaci sono in festa, la Sir Safety Conad Perugia Volley è campione d’Italia. Pochi secondi prima Ivan Zaytsev aveva messo a terra il pallone più importante della giovane storia della società, regalandole il suo primo scudetto.
Civitanova e Perugia hanno incrociato il loro cammino diverse volte in questa stagione. Ogni volta che c’era un qualcosa d’importante in palio a contenderselo sono state queste due formazioni. Per sfortuna dei tifosi della Lube, a trionfare quando era sempre chi stava dall’altra parte della rete.
Hanno iniziato a darsi battaglia in Supercoppa Italiana. Hanno proseguito in Champions League dove sono state inserite nello stesso girone ed in Coppa Italia. Ma non c’è mai stata storia, gloria per Perugia delusione per i marchigiani.
Quella degli umbri è una stagione dominata, non solo, ovviamente, nei playoff, ma anche in regular season, chiusa al primo posto. Un dettaglio non indifferente dato che le ha permesso di giocarsi in casa l’ultimo, decisivo, scontro della sfida scudetto. Anno dopo anno, pezzo dopo pezzo, il presidente Gino Sirci ha saputo mettere su una grande squadra, puntellandola dove serviva acquistando i giocatori giusti per comporre il suo puzzle.
Così, con gli anni sono arrivati i vari Podrascanin, Atanasijevic (vero uomo squadra che ama la città ed il cui amore è ricambiato dalla gente), Zaytsev, che pur di accettare questa sfida ha cambiato, con ottimi risultati, ruolo. Ma a dare il là decisivo a questa sinfonia è stato l’arrivo da Trento di Colaci. Il libero ha saputo portare quell’esperienza e quella maturità che serviva a far crescere questo gruppo. Il resto l’ha fatto “Mister Secolo”, Lorenzo Bernardi, che ha saputo infondere e trasmettere ai suoi ragazzi quella voglia di vincere, di non mollare nei momenti chiave di sopportare la pressione che deriva dall’avvicinarsi a grandi traguardi.
Quell’esultanza sulla sedia di domenica sera lo ha riportato indietro nel tempo a quando in quella posizione festeggiò uno dei tanti successi ottenuti con la nazionale italiana guidata da Julio Velasco. Non è facile, se sei stato un grande campione, compiere il grande salto in panchina ed ottenere dei risultati, Bernardi ce l’ha fatto centrando un impresa riuscita a pochi, centrando un tris di trionfi (Supercoppa, Coppa Italia e Scudetto) storici.
È lo scudetto di molti. Nominare i giocatori cardine sarebbe fin troppo facile perchè su questo titolo c’è la firma del capitano, Luciano De Cecco, di Aaron Russel, di Alexander Bergher, ma c’è un giocatore che più di tutti merita una mansione speciale, Simone Anzani, che, a suon di buone prestazioni si è guadagnato la convocazione nella nazionale azzurra che con Chicco Blengini in panchina affronta l’estate che la condurrà ai mondiali che l’Italia ospiterà insieme alla Bulgaria.
Ora spazio ai festeggiamenti, legittimi che ci saranno dopo questo trionfo ma la testa va resettata. C’è una Final four di Champions League da giocare il prossimo weekend. Ad attenderli in semifinale i russi del Rubin Kazan (l’altro match è tra la Lube e i polacchi del ZAKSA Kedzierzyn-Kozle), campioni in carica dai quali a fine stagione sembra certo l’approdo nel capoluogo umbro di Wilfredo Leon. La speranza è che possa approdare nella sua nuova realtà dopo una cocente delusione. La stagione giunge alla fine e i Sirmaniaci sperano si possa concludere, sollevando all’interno della Basketball Arena di Kazan, un altro, prestigioso, trofeo.