Lo Zenit Kazan sempre più padrone del volley europeo
Civitanova ha lottato su ogni pallone, ha giocato una bella pallavolo e ha messo alle strette i padroni di casa, ma non è bastato. Grazie anche a un’efficacissima battuta di Wilfredo Leon, lo Zenit Kazan si è laureato campione d’Europa per la quarta volta consecutiva
Lo scorso weekend si è disputata in Russia la Final Four della Champions League di volley maschile. Teatro degli incontri la Basketarena di Kazan. A prendervi parte, oltre ai campioni d’Europa del Rubin, i polacchi del Kedzieryn-Kozle e le italiane Lube Civitanova e Sir Safety Perugia.
Un torneo nel quale agli umbri neo Campioni d’Italia è toccata la sfida più difficile, contro i padroni di casa tra cui milita un futuro giocatore di Perugia, Wilfredo Leon.
È stato proprio lui, il cubano naturalizzato polacco, a regalare alla sua squadra la finale mettendo a segno 19 punti. Poco hanno fatto gli uomini guidati in panchina da Bernardi. I russi hanno surclassato dall’inizio alla fine gli avversari, che hanno il dato tutto ma alla fine si sono dovuti arrendere per 3-0.
Decisamente meglio è andata alla Lube Civitanova. Affrontava un avversario conosciuto visto che il Kedzieryn-Kozle lo aveva già affrontato nel Mondiale per Club a dicembre. La squadra di Giampaolo Medei ha superato con nonchalance gli avversari per 3-1, anche grazie alle magistrali prove di Sokolov e Juantorena, autori di 20 e 18 punti.
Arriviamo al giorno delle finali. In quella per il 3° posto, grande prova di carattere per la Sir Safety, che va sotto 2 set a 1 ma rimonta, ed al tie-break batte la compagine polacca mettendosi al collo una preziosa medaglia di bronzo. Decisivo per gli umbri AlexandarAtanasijevic, autore di 24 punti.
Quello per il titolo è stato un match tirato, emozionante, dove entrambe le squadre hanno messo in mostra un volley godibile, di alto livello. Gli spettatori assistevano estasiati agli scambi tra le due squadre.
Protagonista della serata ed autore di una gran prova difensiva il libero marchigiano Grebennikov. Il suo alterego, in attacco, è Tsvetan Sokolov, che chiude l’incontro con 29 punti, 4 muri e 2 ace, prova sontuosa la sua che però non è bastata a vincere la partita perché, dall’altra parte della rete, la squadra allenata da Alekno non mollava ed impediva agli avversari centrare il successo.
Per lunghi tratti dell’incontro gli uomini guidati in panchina da Medei hanno dominato il Kazan ma, come in semifinale, nei momenti chiave sale in cattedra lui, l’uomo che l’anno prossimo nelle marche vedranno da vicino, Leon. C’è il suo graffio, la sua zampata, nei momenti chiave della partita e non è casuale se sia stato lui con un ace a porre fine all’incontro.
Un’altra delusione per Civitanova, che termina con due pesanti ko tra campionato e Champions League ma la Lube è già pronta a dare battaglia nella prossima, nella quale spera di togliersi tante soddisfazioni.
Perugia, dopo il secondo posto della scorso stagione, con questa terza piazza prosegue il suo processo di crescita in Europa ed ora con un Leon in più, sognare qualcosa di più ambizioso, in ambito internazionale, non è impossibile, dopo lo storico primo scudetto di quest’anno.
Andrea Pulcini