Una maratona di notte in nome della creatività (e non solo)
La Casa Internazionale delle Donne di Roma lo scorso fine settimana ha ospitato “La XXV ora”, maratona dedicata a design e comunicazione organizzata dall’Accademia delle Arti e delle nuove Tecnologie. Ecco com’è andata
Si è conclusa sabato sera a Roma “La XXV ora”, la maratona più creativa del web. Il format di AANT, Accademia delle Arti e delle nuove Tecnologie, anche quest’anno ha messo in competizione i suoi studenti su una sfida eccezionale: un cliente vero, un progetto vero, 24 ore per realizzarlo, un vincitore. “Quest’anno non ci siamo limitati a lavorare bene, ma abbiamo messo il cuore su un tema sociale a cui teniamo molto”, ha spiegato la Direttrice della scuola, Rossana Quarta, che venerdì sera ha dato il via alla manifestazione alla Casa Internazionale delle Donne.
I 150 studenti della scuola sono stati divisi in otto squadre, capitanate da un professore, che per ventiquattro ore consecutive hanno lavorato su un progetto di design e comunicazione dedicato alla Casa Internazionale delle Donne che dall’accademia dista appena 600 metri.
L’edizione 2018 de “La XXV ora” si è fatta carico di un pezzo di questa città, in un momento critico della propria esistenza con l’obiettivo di mettere al servizio di un luogo simbolo l’energia e le competenze dei propri allievi. Tutta la maratona è stata narrata sui canali social dell’accademia dall’attrice Silvia Maria Vitale, che con una vena ironica, ha raccontato questo viaggio, il lavoro e l’energia che i ragazzi hanno messo in questa edizione speciale de “La XXV ora”.
La fantasia e l’energia di questi ragazzi hanno accorciato la distanza con un luogo simbolo per le donne e le lotte che esse hanno dovuto affrontare per la propria emancipazione e che ancora oggi costituisce un punto di riferimento.
La Casa internazionale delle Donne è una struttura aperta che guarda al territorio e al mondo; un laboratorio dove si coniuga la politica di genere; un centro cittadino, nazionale e internazionale di accoglienza, d’incontro, di promozione dei diritti, della cultura, delle politiche, dei “saperi” e delle esperienze prodotte dalle e per le donne.
“Forse non abbiamo i linguaggi giusti per dire che la Casa Internazionale delle donne è utile non solo alle donne, ma a tutti. La libertà delle donne è la libertà anche degli uomini. Se questi giovani riescono ad inventarsi nuovi linguaggi per far passare un messaggio femminista alle nuove generazioni, gli saremmo grate“. Lo ha detto Marina Del Vecchio, vicepresidente della Casa Internazionale delle Donne accogliendo i ragazzi di AANT negli spazi di via della Lungara.
Ventiquattro ore per attraversare quei 600 metri e unire una generazione di ragazzi a un pezzo della storia della nostra città e del mondo. Ventiquattro ore per tessere un legame tra passato e futuro grazie all’energia creativa dei ragazzi di AANT e la sensibilità della Casa Internazionale delle Donne.
Per rivivere la maratona creativa: https://www.facebook.com/aantaccademia/
Sara Dellabella