Pet therapy: quando i cani aiutano a guarire e combattono il bullismo

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Medici a quattro zampe nelle corsie di pediatria. Un progetto multidisciplinare in cui gli animali diventano risorsa fondamentale per guarire i piccoli pazienti. Ne abbiamo parlato in un’intervista con il prof. Luca Bernardo, direttore della Casa Pediatrica di Milano
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Fonte: qzlife.it

La Terapia assistita dagli Animali, meglio conosciuta come Pet Therapy, ormai da anni, è parte di numerosi progetti in Italia. I campi di applicazione sono molteplici e spaziano dall’ambito sociale a quello medico: amici a quattro zampe nelle scuole, nelle case di riposo e nelle carceri fino ad arrivare alle strutture sanitarie. Rivelandosi risorsa  fondamentale nel percorso di guarigione.

È nel 2015 che gli animali fanno il loro ingresso nella Casa Pediatrica dell’Ospedale Fate Bene Fratelli di Milano, dove, grazie al progetto “Ci vuole un amico” e per la prima volta in Italia, i bambini ricoverati hanno la possibilità di portare con sé i propri animali domestici. Giocare con loro in un apposito spazio riservato. A questa fase si affianca la Pet Therapy vera e propria, con l’utilizzo degli animali a fini terapeutici. Nel reparto di pediatria, dunque, gli amici a quattro zampe portano sorrisi e dispensano calore. Una vicinanza discreta, silenziosa, che allevia dolori e sofferenze.

Tra le ultime iniziative, tutte attuate in collaborazione con Frida’s Friends Onlus (Associazione esperta nei percorsi mirati di Pet Therapy), c’è “Vite e Bulloni“. Un progetto per il contrasto del bullismo. L’animale con la sua carica empatica rappresenta una “leva motivazionale” in grado di rafforzare l’autostima e di sviluppare sentimenti come l’empatia, la comprensione, l’altruismo e l’accettazione. Il professor Luca Bernardo, direttore della Casa Pediatrica e promotore di queste iniziative, in un’intervista, ci spiega meglio il ruolo degli “animali-terapisti” all’interno del suo reparto.

Da quanti anni gli animali sono parte dello staff medico alla Casa Pediatrica?
Il 3 luglio 2015 insieme al nuovo reparto di Pediatria è stato pensato uno spazio dedicato agli amici a 4 zampe. Un servizio in più, unico sul panorama nazionale, che si aggiunge a percorsi mirati di pet therapy a cura dell’associazione Frida’s Friends. Da luglio i bambini possono portare con loro gli animali domestici. Un accesso preferenziale anche per i cagnolini con certificazioni, guidati dagli operatori cinofili esperti.

In quali casi la terapia è indicata con i bambini?
In generale la vicinanza di cani per i bambini allevia i livelli di ansia e stress e permette ai bambini di ritrovare la serenità.

Che tipo di obiettivi si intendono raggiungere e quali benefici si ottengono?
Gli obiettivi che si vogliono raggiungere sono: riduzione degli stati ansiosi, migliorare l’autostima, migliorare la capacità di concentrazione e di apprendimento, migliorare il rendimento scolastico. I benefici ottenuti sono la diminuzione dello stato di stress, l’esternare maggiormente le proprie emozioni, l’evitamento di comportamenti violenti.

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Nella sua esperienza ha riscontrato che la Pet Therapy, applicata in campo pediatrico, rappresenti un vero valore aggiunto?
I percorsi di pet therapy hanno precisi obiettivi terapeutici. La competenza degli operatori di Frida’s Friends e la preparazione dei loro animali garantiranno un valido supporto al lavoro del personale ospedaliero. I benefici sono riscontrati specie in quei pazienti più aggressivi o più introversi, dove l’approccio con l’animale permettere un maggior contatto con le emozioni. Gestirle e contenerle,oltre ad una maggiore apertura verso le relazioni esterne.

Rispetto alla terapia tradizionale che tipo di risultati si riescono a ottenere?
Gli effetti sono molto positivi per quei bambini in lungo degenza o con particolari patologie. In particolare l’obiettivo è di abbassare i livelli di ansia sia nei bambini ma anche nei genitori, per permettere alla terapia di avere un’efficacia più rapida e maggiore.

Nella Casa Peditrica la Pet Therapy è al centro del nuovo progetto “Vite e bulloni”, dedicato alle vittime di bullismo. Ci spiega, in breve, di cosa si tratta e come gli animali siano, anche in questo campo, un valido ausilio alle terapie tradizionali?
Frida’s Friends e il suo il progetto “Vite e bulloni”, dedicato al bullismo, permette alla vittime, grazie alla relazione col cane e in affiancamento alle altre terapie in corso di trovare uno stimolo e la forza per superare le difficoltà. Ma anche ai bulli di contenere e riconoscere meglio la propria rabbia. E’ un progetto, primo in Italia, in ambito clinico che sfrutta le potenzialità dei cani per diminuire le ansie e i livelli di stress delle vittime, favorire l’apertura verso le relazioni e tenere a bada le emozioni esplosive dei bulli o quelle timide e incerte delle vittime.

Alessandra Bernardo

Fonte immagine in evidenza: pinterest.com

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