Alienante e stupefacente, doppio live a Villa Ada: Andrea Laszlo De Simone e Colapesce
Sul palco romano in scena una serata a dir poco suggestiva: prima Andrea Laszlo De Simone poi Colapesce per un doppio live che ha conquistato i favori del pubblico
Da venticinque anni ormai a Roma il pubblico è abituato ad assistere a live carichi di energia e emozioni. La location? Sempre la stessa, l’area del laghetto di Villa Ada in estate si trasforma, pronto ad accogliere artisti nazionali ed internazionali. Quello andato in scena lo scorso 30 giugno è un evento che verrà ricordato a lungo. Due cantautori, uno dopo l’altro, due stili diversi, che hanno però in una sola serata raccolto i favori dei corrispettivi fan.
Sono le 21.45 e sul palco si iniziano a sentire le prime note di Uomo Donna, sale sul palco Andrea Laszlo De Simone accompagnato dalla sua band. Non sarà un set completo, i tempi sono ridotti, ma lo spettacolo non è inferiore a quanto visto a Torino lo scorso 30 novembre. Una suggestiva ambientazione psichedelica, creata principalmente con un gioco di luci che va a creare effetti chiaroscuri. Il live crea empatia con il pubblico, diversi i suoi fan presenti che non perdono occasione di cantare e a tratti commuoversi, segno che i suoi brani arrivano a fondo. La scelta, nonostante il tempo più ristretto, è di mantenere la struttura della scaletta già vista nel corso dei suoi live: Uomo Donna viene eseguito in sequenza, una scelta che l’artista ha spiegato nel corso della nostra intervista preconcerto.
Sono quasi le 23 e nonostante molti non volessero che questo momento arrivasse, l’artista annuncia la fine del tempo a sua disposizione e saluta tutti con La guerra di baci. Non possiamo che confermare l’impressione avuta in passato, il suo live e i suoi pezzi conquistano il pubblico.
Il tempo del cambio palco e quando sono appena le 23 a salire sul palco stavolta è Colapesce con la sua band. Attira subito la curiosità del pubblico per la scelta scenica. I membri della band iniziano a suonare tutti vestiti preti. Il cantautore sulle note della già iniziata Pantalica sale sul palco con una tunica da sacerdote e una mitra a forma di testa di pesce spada. Il tutto è un richiamo sempre più chiaro a Infedele, l’album pubblicato dalla 42 Records lo scorso ottobre.
Un live travolgente e musicalmente coinvolgente. La chitarra del cantautore siciliano riecheggia per tutta la villa romana. La poliedricità dell’artista e della sua musica si fa notare nel corso della sua esibizione. è impossibile definire univocamente la sua musica che attinge dall’elettronica al cantautorato puro.
Le emozioni raggiungono il culmine alla metà dell’esibizione, quando, lasciato solo dalla sua band, Colapesce si siede al piano e si esibisce in una versione piano e voce di Segnali di vita, cover di Franco Battiato con cui incanta tutti i presenti.
Il live arriva alla fine con Maledetti italiani, M’illumino ed infine Bogotà, che chiudono un concerto ed una serata a dir poco indimenticabile.
Per una sera si è assistito ad uno spaccato di quel che il cantautorato italiano ha ancora da offrire con uno spaccato che da Torino ci ha portato vicino a Siracusa, lasciando un bel ricordo della serata ai tanti presenti.
Testo di Cristiano Tofani
Foto di Marta Bandino