Leggi, tocca, ascolta: nel complesso nuragico di Lu Brandali una mostra ad hoc

Tempo di lettura 6 minuti
A Santa Teresa di Gallura, nel nord della Sardegna, Lu Brandali: Leggi, tocca e ascolta, una mostra pensata per chi ha problemi di vista. Il sito archeologico è stato fornito di un percorso tridimensionale e di supporti tattili, per permettere di tastare gli oggetti ritrovati e di visitare il complesso nuragico risalente a oltre tremila anni fa

di Gloria Frezza e Graziano Rossi

lu brandali

Sardegna, terra di natura selvaggia, di storia misteriosa, con uno sguardo attento all’integrazione. A Santa Teresa di Gallura, all’interno del sito archeologico di Lu Brandali, quest’ultima qualità del popolo sardo brilla ancora più forte dallo scorso 18 luglio, data di inaugurazione della mostra “Lu Brandali: Leggi, tocca e ascolta”. Lu Brandali è una delle più complete testimonianze dell’esistenza del popolo nuragico, popolazione che abitava la Sardegna oltre tremila anni fa.

Nel 1967, l’archeologo Michele Careddu trovò il sito e diede inizio alle operazioni per riportarlo alla luce. Operazioni che si sono protratte fino al 2016 e che hanno restituito al nostro patrimonio archeologico un intero villaggio nuragico provvisto di attrezzi, strutture abitative e megalitiche, insieme alla splendida Tomba di Giganti, che conteneva oltre 50 inumazioni.

Lu Brandali è un vero tesoro per la Sardegna e per tutti i turisti che riescono a visitarla ma, finora, rimaneva inaccessibile alle persone con disabilità legate alla vista, che quindi non avevano la possibilità di avventurarsi all’interno del complesso e comprenderne le bellezze. Grazie all’idea di CoolTour Gallura, cooperativa sociale al femminile, ora è diventato possibile.

La mostra Lu Brandali: Leggi, tocca e ascolta ha, infatti, creato per ogni spettatore un viaggio in tre dimensioni, tattile e sensoriale, totalmente tradotto in braille con la collaborazione dell’associazione I.Ri.F.O.R. Con lo slogan “Vietato non toccare”, Lu Brandali si apre concretamente al divertimento di tutti e regala un’esperienza fruibile con facilità.

lu brandali

A inglobarla il progetto “Tooteko”, idea di una start-up che punta a rendere arte e luoghi di cultura fruibili per non vedenti e ipovedenti grazie ad un’app che consente di toccare i reperti esposti e ascoltarne le spiegazioni audio. Il sistema rende reali tutti gli oggetti rinvenuti a Lu Brandali.

Olle, brocche, asce di bronzo, pestelli e fusaiole, tramite riproduzioni in ceramica fatte per essere tastate e conduce le persone con disabilità in un percorso che ripropone tutte le sensazioni e la storia del sito nuragico e mostrare loro la ricostruzione delle Tombe di Giganti fino alla torre di Longonsardo.

Questo piccolo grande progetto, in una regione emozionante come la Sardegna, lancia un segnale concreto a tutto il territorio italiano. Racconta che la cultura non può essere definita tale se non è di tutti, che la fruibilità dell’arte e della storia non hanno limiti se si pensa abbastanza in grande.

Alessia Chisu, Arianna Riva e Stefania Simula, creatrici della cooperativa, hanno dichiarato di essere estremamente orgogliose di aver reso possibile questo progetto in Sardegna. Alessia Chisu di CoolTour Gallura ha risposto a qualche domanda, ecco la nostra intervista:

Una mostra ipersensoriale dedicata a uno dei più grandi misteri dell’archeologia, il nuraghe. Da dove è nata l’idea per un evento di questo genere?
Partiamo dal presupposto che fortunatamente nel corso di questi ultimi dieci anni i “misteri” che riguardano la civiltà nuragica non sono più tanti, infatti, le persone interessate a capire e a conoscere la storia dell’isola sono oramai tantissime. L’idea nasce dall’esperienza maturata da ormai 6 anni con la gestione dei beni archeologici del Comune di Santa Teresa Gallura e in stretta sinergia con i professionisti di settore, come la Dott.ssa Letizia Lemmi (responsabile scientifico della mostra), i Dott. Rubens D’Oriano e Francesco Carrera (Archeologi SABAP per le province di Sassari e Nuoro), l’Archeologa Angela Antona e il Dott. Francesco di Gennaro (Funzionario SABAP per le province di Sassari e Nuoro).

lu brandali

Grazie alla fiducia che il Comune di Santa Teresa Gallura ci riserva oramai dal 2012, la nostra cooperativa ha cercato di rendere il sito archeologico Lu Brandali e la Torre di Longonsardo quanto più fruibili, ma nel corso delle nostre visite guidate, ci è sempre stato chiesto dove fossero i materiali archeologici ritrovati durante gli scavi e soprattutto ci siamo rese conto che buona parte dei fruitori con disabilità non potevano godere appieno del nostro patrimonio. Da qui l’idea di utilizzare le nuove tecnologie come la realtà virtuale e le esplorazioni immersive create da IMAGO TEAM e Valentina Soro e i dispositivi audio-tattili Tooteko che, grazie a dei sensori, danno la possibilità ai non vedenti e ipovedenti di toccare e ascoltare delle stampe che raccontano la storia e la funzione dei monumenti presenti a Lu Brandali. Nuove tecnologie ma non solo, infatti l’area tattile si compone anche di riproduzioni ceramiche e di bronzo create da Daniele Chessa e Andrea Loddo e di un’esposizione degli oggetti originali ritrovati durante gli anni di scavo nel sito archeologico, come alcuni crani ritrovati nella tomba di giganti e l’ansa con decorazione a cerchielli, quest’ultimi scelti come logo per la mostra. 

Lu Brandali: Leggi tocca ascolta è stata pensata per permettere a più cittadini possibile la fruizione di cultura, penso a persone con problemi motori, di vista, etc. Quanto è importante coinvolgere chi è in difficoltà?
Rispondo con un’altra domanda: quanto è importante coinvolgere bambini e adolescenti normodotati nella divulgazione della nostra storia? la risposta non può che essere: fondamentale. Tutti, nessuno escluso, hanno il diritto di poter apprendere, ma il lavoro è ancora lungo. Proprio due giorni fa ho portato in visita guidata una vittima civile di guerra che, a causa della sua curiosità adolescenziale, ha perso le braccia e la vista nell’esplosione della mina. In quel caso le tecnologie a nostra disposizione sono state limitate, per questo ci stiamo già mettendo all’opera per ampliare la nostra offerta.

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Oggi la stragrande maggioranza dei cittadini naviga sul web, in particolare frequenta i social network. Immaginando un “ponte” tra passato, presente e futuro, secondo voi supporta la riemersione di una cultura millenaria come quella sarda?
I social sono ormai alla base del nostro operato. Attraverso questi canali, parlo ovviamente di quelli credibili, la cultura sarda, non solo immagina un “ponte” tra le varie epoche, ma lo sta  davvero creando grazie alle piccole realtà come la nostra che, quotidianamente, lavorano duramente per esportarla e divulgarla nella maniera più chiara e reale possibile.

Durante il periodo estivo – la mostra è aperta fino al prossimo 15 novembre – la cooperativa CoolTour Gallura, organizzatrice della manifestazione, ha in programma eventi particolari?
Il nostro programma è vastissimo. Organizziamo eventi di vario genere sia d’estate che in inverno. Lo facciamo per far conoscere i nostri beni culturali ai diversi target presenti sull’isola. Dalle rassegne letterarie allo yoga sulla torre, le persone hanno possibilità di conoscere e vivere i monumenti in maniera diversa. L’evento più prossimo sarà l’11 di agosto che vedrà protagonista uno degli arpisti più noti nel panorama musicale mondiale, l’italo-svizzero Raoul Moretti che, attraverso le note della sua arpa, accompagnerà uno spettacolare tramonto dalla suggestiva terrazza panoramica della Torre di Longonsardo, monumento simbolo di Santa Teresa Gallura che si affaccia sulla spiaggia di Rena Bianca e si erge di fronte alle maestose Bocche di Bonifacio. Seguirà l’osservazione astronomica in collaborazione con l’associazione astronomica nuorese nel sito archeologico Lu Brandali il 13 agosto alla scoperta della volta celeste e di tutto il sistema solare, mentre a settembre organizzeremo un laboratorio di scrittura creativa diretto da Flavio Soriga che si svilupperà tra Lu Brandali e la Torre di Longonsardo.

Lu Brandali: Leggi, tocca e ascolta
Santa Teresa di Gallura
fino al 15 novembre
Santateresaturismo.it

Immagini gentilmente concesse da CoolTour Gallura

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