La stanza singola di Franco126: l’Atlantico Live di Roma

Tempo di lettura 4 minuti
Il rapper romano conquista uno strabordante Atlantico per la tappa capitolina dello Stanza Singola tour
Franco126

Franco126
©Francesca Romana Abbonato | Ghigliottina

Aria di casa, probabilmente è la descrizione più appropriata, perché l’effetto entrando nell’Atlantico Live di Roma la sera del 14 marzo è proprio quello di essere a casa propria, in una situazione tranquilla alla fine di una giornata lavorativa. Una casa che a partire dalla grandissima sala già pienissima finiva proprio lì in alto su quel palco perfettamente arredato da Stanza Singola, come da titolo dell’album.

Oltre un anno di successi su tutti i palchi italiani fino all’estate scorsa, momento in cui il duo romano Carl Brave x Franco126 decide di sciogliersi per proseguire ognuno per le sue strade, così prima l’uno – con il doppio album Notti Brave e Notti Brave (After) – e poi l’altro hanno debuttato nuovamente in quel mercato già a loro favorevole, ma con due volti leggermente diversi.

Un universo più intimo e casalingo, appunto, avvolge Franco126 e live la sensazione è perfettamente trasposta da tutto il suo insieme, dalla scenografia fino ad un calorosissimo pubblico.

Forse è proprio il pubblico che ha impreziosito ancora di più la serata, un pubblico caldissimo fin dalle prime note della playlist musicale che ha tenuto compagnia alla sala fino all’arrivo del rapper sul palco.

Una playlist, finemente scelta, che ha alternato miti del cantautorato passato, soprattutto romano come Baglioni e Califano, e beniamini moderni come Calcutta e Liberato, con brani urlati e cantati a piena voce dai presenti che hanno affollato fin dalle 21 la sala e le balconate del club a ridosso di via Cristoforo Colombo. Una playlist proseguita con un’emozione ascendente, esplosa totalmente nel finale affidato all’intramontabile Mia Martini. Minuetto viene cantato in un unico boato nel buio ormai sceso sulla sala.

Sono appena le 21.45, quando con Fa lo stesso si aprono le danze e i cori, ed anche se non è mezzanotte il sole sembra splendere dentro l’Atlantico.

San siro e poi Brioschi consolidano l’affinità col pubblico e forte di questo, Franchino decide di rompere un po’ il ghiaccio con un “A questo punto del concerto in genere proseguiamo con tre bire”, così con questa semicitazione e tre birre sul palco attacca con Noccioline, l’ottava polaroid uscita dal duo con Carl Brave, per l’occasione eseguita da solo come tutti i pezzi tratti dall’album della coppia.

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Solo Guai e Sempre in due, fanno uno strano effetto eseguite in solitaria, ci si poteva aspettare un’ospitata proprio a Roma, ma non c’è stata, o almeno non quell’ospitata.

Un rimpianto subito colmato, sul palco viene chiamato proprio il primo ospite: Gemitaiz. I due portano Senza di me, che pur senza Venerus viene apprezzata dal pubblico.

Si sa ogni concerto deve avere il suo momento “tenerezza” accompagnato da una ballata ed una coreografia di accendini e qui porta il titolo di Parole crociate.

Tempo di alcuni pezzi e arriva un tentativo di depistaggio: “Questo pezzo avremmo dovuto farlo in due, ma purtroppo l’ospite non è potuto venire, mi aiuterete voi sul ritornello”. Partono le prime note della titletrack Stanza Singola, il pubblico la conosce a memoria, e al ritornello compare Tommaso Paradiso, il frontman dei The giornalisti, che ha collaborato con Franco126 proprio alla realizzazione del pezzo, carica ancora di più il pubblico, esploso per l’arrivo del cantante.

Tempo di una pioggia di applausi e Paradiso si congeda con un complimento più che apprezzato da fan e rapper: “Fate un grandissimo applauso alla migliore penna di questo momento”. Forse è ancora presto per giudicare, ma questo concerto sta comunque volgendo a suo favore.

È iniziato tutto con la musica d’autore, passata e presente, un momento di tributo non può mancare anche all’interno del set. Due tributi ad un maestro della scuola romana, scomparso pochi anni fa, Franco Califano celebrato dalle cover di Io non piango e La mia libertà. Un momento che sembra fare da collante tra la vecchia e la nuova scuola romana, di cui Franco126 fa assolutamente parte. Ieri l’altro, Vabbè e infine Frigobar chiudono la scaletta o almeno così dovrebbero. A suon di “se non metti l’ultima noi non ce ne andiamo” alla fine Franchino e la sua band sono spinti di nuovo sul palco.

“Solo a Roma possiamo fare il bis, anche perché altri pezzi li devo ancora scrivere”

E così Brioschi e ancora una volta Senza di me, sempre insieme a Gemitaiz, chiudono definitivamente il concerto.

Un live intimo, che ha cullato e divertito il pubblico. Un’intimità difficile da trovare di fronte alle migliaia di persone raccolte dal sold out dell’Atlantico, ma raggiunta raggiunta grazie al carisma e alla fermezza del suo interprete. La scuola romana ha un nuovo e forte esponente.

La scaletta del concerto:

Fa lo stesso
San Siro
Brioschi
Noccioline
Nuvole di drago
Solo guai
Sempre in due
Senza di me (con Gemitaiz)
Parole crociate
Oi oi
Interrail
Stanza singola (con Tommaso Paradiso)
Io non piango (cover Califano)
La mia libertà (cover Califano)
Ieri l’altro
Vabbè
Frigobar

bis
Brioschi
Senza di me (con Gemitaiz)

Testo di Cristiano Tofani
Foto di Francesca Romana Abbonato

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