Scienza, pubblicata la prima storica foto di un buco nero
Svelata la prima immagine di un buco nero grazie al lavoro di EHT Event Horizon Telescope con la partecipazione italiana di INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica
Al centro della galassia Messier 87 (a 55 milioni di anni luce dalla Terra) e con una massa di 6,5 miliardi di volte di quella del nostro Sole, ecco svelata la prima storica immagine di un buco nero.
La scoperta è frutto del lavoro del progetto internazionale Event Horizon Telescope (EHT), anche con la partecipazione dell’Italia con Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Intervistato dall’ANSA, Luciano Rezzolla, direttore dell’Istituto di Fisica Teorica di Francoforte e membro del comitato scientifico EHT, ha precisato che si tratta “di un’ombra del buco nero“, aggiungendo: “Nei buchi neri supermassicci che si trovano al centro delle galassie, la materia che viene attratta si riscalda e, cadendo nel buco nero, emette luce, parte della quale è osservabile con i radiotelescopi. In queste condizioni fisiche, infatti, è possibile rivelare la cosiddetta zona ‘in ombra’, ossia quella regione di ‘assenza di luce’ e che è tale in quanto la luce al suo interno viene assorbita dall’orizzonte degli eventi“.
#buconero: c’è anche l’italiano 🇮🇹 Luciano Rezzolla tra gli scienziati dello straordinario progetto Event Horizon Telescope, sostenuto dai #fondiUE.
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Come già dichiarato da molti scienziati, l’immagine del buco nero è un importantissimo passo in avanti nel lavoro di comprensione dei misteri dell’universo, compresa la Teoria della Relatività di Albert Einstein: il celebre fisico tedesco aveva infatti predetto la loro esistenza, e quello “immortalato” assomiglia molto al concetto di spaziotempo con un campo gravitazionale talmente forte da risucchiare al suo interno qualsiasi materia, luce compresa, di cui parlò Einstein per la prima volta oltre 100 anni fa.