Verso le europee: il PD sceglie l’unità
Presentati simbolo e liste per le consultazioni del prossimo 26 maggio
Sembra esserci spazio per tutti nella formazione per le elezioni europee presentata nei giorni scorsi al Nazareno dal nuovo Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti: 76 candidati, di cui 39 donne e 37 uomini, a rappresentare “l’unità delle forze progressiste ed europeiste per fermare la deriva nazionalista”, ha commentato Zingaretti.
I cinque capilista sono: Carlo Calenda per la circoscrizione Nord orientale, Giuliano Pisapia a Nord ovest, Simona Bonafè al Centro, Franco Roberti al Sud e Caterina Chinnici nelle isole. Guardando ai candidati, ci sono pochi nomi noti, molti esperti e rappresentanti della società civile. Troviamo così Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea; il medico Pietro Bartolo, che il documentario “Fuocoammare” ha reso celebre per il suo lavoro con i migranti a Lampedusa; una Dirigente della Commissione UE, Virginia Puzzolo; l’Europarlamentare uscente David Sassoli. Fra i nomi promossi da Carlo Calenda figura quello Irene Tinagli mentre le candidature dell’ex Viceministra e capogruppo al Senato Maria Cecilia Guerra e dell’Europarlamentare uscente Massimo Paolucci “scongiurano” la partecipazione autonoma di MDP alle europee. In ista anche Caterina Avanza, collaboratrice di Emmanuel Macron e parte dello staff del Presidente fin dalla creazione di En Marche e alcuni esponenti ex-renziani come Simona Bonafè e Alessandra Moretti.
Insomma, liste composite e aperte, che lo stesso Zingaretti ha definito come un esperimento: “È il tempo di una nuova sfida perché le elezioni europee possono essere l’occasione per voltare pagina. Una sfida tra chi sa solo distribuire odio e chi invece vuole benessere, lavoro e fiducia nel futuro (…) La prima parola è unità, un’offerta di unità, uno strumento al servizio del cambiamento. C’è la necessità di fermare una pericolosa deriva nazionalista. Ora la sfida unitaria è aperta“.
Con queste parole il Segretario del PD, insieme a Carlo Calenda e al Presidente del PD, Paolo Gentiloni, ha presentato il simbolo del PD alle europee: un simbolo che rappresenta pienamente i concetti espressi dal leader del PD, riportando un esplicito riferimento al manifesto “Siamo europei” lanciato proprio da Calenda e il simbolo del PSE, il Partito dei socialisti europei – che nel Parlamento è rappresentato dal Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, noto anche come gruppo S&D – al quale il PD aderisce, per ricordare che si tratta di consultazioni europee e che proprio l’Europa è l’unica via di riscatto per tutti i Paesi che la compongono: è “l’Europa che scommette sulla crescita, che lotta contro le diseguaglianze, vicina alle imprese e agli attori che stanno trasformando il nostro sistema produttivo. Da solo nessun Paese europeo ce la fa” ha dichiarato il Segretario PD.
Europa e unità: basteranno queste due parole a rilanciare la sinistra italiana ed europea? Sicuramente, sono parole di speranza che necessitano però di essere trasformate in proposte concrete il prima possibile.