Fuori dall’Hype ci sono i Pinguini Tattici Nucleari: live all’Atlantico di Roma
La band bergamasca ha portato lo scorso 17 aprile a Roma il tour in supporto all’ultimo lavoro uscito per Sony
Ogni volta che una band o un artista del panorama indipendente firma un contratto con una major è sempre l’occasione per storcere il naso. I fan più accaniti portano i timori dall’annuncio della collaborazione fino all’uscita dei primi brani. I timori a volte si tramutano in critiche, alcune gratuite altre meno, ma spesso diventano apprezzamenti.
La firma con la major non deve per forza tramutarsi in una notizia negativa e partire prevenuti è sempre sbagliato (come in qualsiasi ambito d’altronde).
I Pinguini Tattici Nucleari, ne sono probabilmente il più chiaro esempio. Freschi di firma con Sony, hanno pubblicato lo scorso 5 Aprile per la stessa etichetta il loro ultimo lavoro Fuori dall’Hype. Il passaggio al grande mercato discografico è stata una scelta negativa o criticabile? Assolutamente no!
La band originaria di Bergamo mantiene tutto il suo stile, la sua ironia e la propria energia che si sprigiona dagli ascolti in cuffia dei brani fino alla loro esecuzione sul palco.
Lo scorso 17 aprile i Pinguini Tattici Nucleari sul palco dell’Atlantico di Roma hanno veramente divertito e fatto cantare e saltare tutto il proprio pubblico che ha riempito l’Atlantico. Si parte con Tetris, uno dei più apprezzati dello scorso Gioventù Brucata, le urla si iniziano a sentire fin dall’inizio. L’energia c’è, anche se bisogna ammetterlo Zanotti non sembra al massimo, ma poco importa non è l’aspetto più importante su cui soffermarsi.
La scaletta sembra davvero ben studiata, con salti continui tra presente e passato, dalla già citata Tetris si passa a Monopoli, tratta proprio dal disco del 2019, per poi tornare a Diamo un calcio all’aldilà del 2015 con Le Gentil e La strategia della tenzone.
La band non può che sembrare emozionata e per un attimo torna a ricordare la loro prima volta a Roma in spazi evidentemente più stretti di quell’Atlantico così pieno in quel giorno. La prima volta fu a ‘Na Cosetta, più intimo e per pochi che ne avevano già sentito parlare prima di un successo che ben prima della Sony li aveva già consacrati nella scena musicsale odierna.
I singoli tratti dall’ultimo album arrivano proprio nel mezzo della serata: l’omonimo Fuori dall’hype, Sashimi e Verdura sono divisi tra loro solo da Gioventù Brucata. Probabilmente la sequenza più adrenalinica della serata, il pubblico è completamente catturato.
La fine della prima parte passa per una canzone che Zanotti ha deciso di scrivere per quel cantante che lo ha spinto a intraprendere questa carriera, Freddie Mercury. Freddie chiude così la prima parte di scaletta.
La serata non poteva finire così, mancavano all’appello almeno due brani.
E così sono subito serviti: prima Sciare ed infine l’amatissima Irene.
L’ultimo brano probabilmente è stato il più fortunato della band, quello che li ha davvero consacrati in quella scena indie rock italiana che da tanto attendeva un band così: originale sia nella penna che nella musica.
Di seguito la scaletta del concerto:
Tetris
Monopoli
Le Gentil
La strategia della tenzone
Nonono
Fuori dall’hype
Sashimi
Gioventù Brucata
Verdura
Antartide
Cancelleria
Bagatelle
Freddie
Bis
Montanelli (Intro)
Sciare
Irene
Testo di Cristiano Tofani
Foto di Marta Bandino