Il Tottenham batte l’Ajax e raggiunge il Liverpool in finale di Champions League
La squadra di Pochettino batte l’Ajax in rimonta con un gol al 95′ e si regala la finale di Champions League contro il Liverpool
Lo stadio dedicato ad un maestro del calcio (Johan Cruijff) ha visto i suoi giovani discepoli uscire a testa alta. La partita di stasera va vista e rivista. È un manuale di calcio, di tattica, di agonismo, c’è l’essenza di questo sport. In questi 90 e più minuti c’è la spiegazione visiva da donare agli arcani, a chi pensa che il calcio siano 22 ragazzi che inseguono un pallone.
Ajax-Tottenham è una pietra miliare del calcio, un incontro che merita l’immortalità perché ha visto due stili di gioco così diversi tra loro ma al contempo armonici nel suo modo di contrapporsi. Dove la diversità non faceva altro che rendere più gradevole lo scontro. Poco importa chi ha vinto, il campo ha consegnato un verdetto più importante di quello sancito dal fischio finale dell’arbitro.
L’Ajax ha affrontato la gara a testa alta, senza paura, trovando il vantaggio grazie ad un preciso colpo di testa di De Ligt al 4° minuto del primo tempo. Questa marcatura rende più semplice il compito dei padroni di casa che tengono bene il campo.
Nonostante la rosa sia composta quasi esclusivamente da elementi giovani, questi ragazzi mettono in campo una maturità ed una padronanza di palleggio fuori dall’ordinario. Quando Ziyech realizza il raddoppio, la Johan Cruijff Arena esplode. Il Tottenham mai riesce, nel corso della prima frazione di gioco, a mettere in discussione il risultato con sporadiche e inefficaci folate offensive.
Nella riprese il vento cambia rapidamente. Lucas Moura realizza due reti in 4 minuti portando il risultato in parità. Da li in poi la gara si trasforma. Diventa una partita a scacchi. Ognuno dei due contendenti affronta la sfida usando le sue armi migliori.
Il Tottenham gioca coi lanci lunghi e le spizzate verso i suoi rapidi esterni, l’Ajax risponde col suo possesso palla fatto di scambi rapidi e veloci. Si fa fatica a seguire il gioco tale è la velocità messa in mostra dalle due compagini. Zyech ha ben due occasioni per realizzare il goal che chiude la partita ma le sbaglia. Si arriva così al minuto numero 94e 38 secondi.
I giocatori in maglia biancorossa non lo sanno ma è l’inizio della fine. A pochi secondi dalla fine del recupero Onana rinvia lungo, ma il suo lancio crea un batti e ribatti che mette Moura in condizione di calciare e beffarlo. In quel momento il clima all’interno del rettangolo di gioco è diametralmente opposto.
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Crollano a terra, privi di forza i lancieri, ai quali va dato il merito di essere la più bella favola di questa edizione di Champions League consegnando al contempo ai londinesi la prima finale della loro storia.
Una partita unica chiusa da un finale per cuori forti. Questo è quanto emerso dallo scontro di Amsterdam dove, per una volta la squadra sconfitta non ha nulla da recriminare ma può solo essere orgogliosa del cammino svolto.
Questa vittoria è un merito al lavoro svolto da Pochettino che ha plasmato nel corso degli anni un gruppo di uomini. È il picco più alto mai raggiunto dal Tottenham nella sua storia che ora che è giunto all’ultimo atto, contro un’altra inglese che ha giocato una partita leggendaria, il Liverpool, farà di tutto per portare nella capitale inglese il prestigioso trofeo dalle grandi orecchie.