Il mondo di Incubisogni dei Panta
Uscito lo scorso 19 aprile per Goodfellas e Mei, Incubisogni è il disco di esordio dei Panta
Il 19 aprile scorso ha ufficialmente fatto il suo debutto in tutti gli store musicali Incubisogni, disco d’esordio dei Panta, band romana capitanata da Giulio Pantalei (voce) e che vede al basso di Davide Panetta, alle chitarre di Leopoldo Lanzoni e alla batteria di Liberiano De Marco.
L’uscita dell’album è stata anticipata da Così è abbastanza indie?, proprio la prima traccia del disco. Il brano è ricco di riferimenti alt rock e, con i suoi bassi potenti, la batteria saltellante e le chitarre che suonano ad intermittenza, ricorda tantissimo gli Acrtic Monkeys.
Registrato e mixato da Valerio Cascone al The Lab Studio di Roma e completato a Londra con Steve Lyon (Depeche Mode, Paul McCartney, The Cure), Incubisogni è un percorso composto da 10 tracce in cui ci si addentra in un mondo onirico in cui si esplorano sogni (track 1-5) fino ad arrivare agli incubi (track 6-10), il tutto come se fosse una passeggiata in dormiveglia per le strade della Capitale, tra viuzze illuminate e altre in penombra.
Traendo ispirazione dal rock anglo – americano ricco di arrangiamenti lo-fi e chitarre essenziali e fondendo il tutto con l’indie italiano, il gruppo riesce a creare uno stile davvero unico, un sound originale e personalissimo che li caratterizza. Il tutto è impreziosito dai violini di Andrea Ruggiero, i cori di Alessandra Perna e dai synth di Davide Buongiorno, senza dimenticare la parte grafica a cura di Valerio Bulla.
Questo lavoro, così intenso e maturo, è comunque frutto di un gruppo che non è esattamente alle prime armi: all’attivo dal 2016, conta, sino ad oggi, circa 200 live e vanta importantissime collaborazioni con artisti del calibro di Carlo Verdone, Giorgio Canali e David Lynch, che li ha fortemente voluti a Lucca a nome della David Lynch Foundation.
Linh Vu Thuy