Anche l’Ecuador dice “sì” ai matrimoni gay
La Corte Costituzionale del Paese sudamericano ha dato il suo ok alle nozze gay
Cresce il numero dei Paesi del mondo che dice “sì” ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. Questa volta è il turno dell’Ecuador, che grazie all’autorizzazione della sua Corte Costituzionale, diventa lo Stato numero 27 del mondo ad approvare le nozze gay equiparandole a quelle delle persone eterosessuali.
Ecuador ha dado vía libre esta madrugada al matrimonio homosexual. La ley, que ha desatado la euforia entre el colectivo gay del país, obliga a modificar la Constitución y desafía a la Iglesia católica en un Estado históricamente conservador https://t.co/FNLsTQoMWN
— EL PAÍS (@el_pais) June 13, 2019
Ma come si è arrivati a questa decisione? Da tempo numerose coppie e associazione LGBTI avevano ingaggiato una battaglia per potersi sposare liberamente, anche se già nel 2018 era stato riconosciuto il diritto a un matrimonio egualitario. Di fatto la sentenza della Corte Costituzionale dell’Ecuador conferma l’allineamento del piccolo Paese che affaccia sull’Oceano Pacifico ad altri Stati sudamericani, come Argentina, Brasile, Colombia e Uruguay.
Per l’attivista dei diritti LGBTI, Freddy Veloz Baez, “c’è ancora una lunga strada da percorrere per porre fine all’omofobia nella nostra società, ma oggi festeggiamo. Per tutte le coppie che potranno sposarsi e per le generazioni future, questo sarà un giorno da ricordare”.
(a cura della redazione)