“Quando tutto diventò blu”: gli attacchi di panico raccontati da Alessandro Baronciani

Tempo di lettura 7 minuti
“Quando tutto diventò blu”, seconda opera di Alessandro Baronciani ad essere protagonista di un “restyling” da parte dell’autore per BAO Publishing

La scelta della data di uscita* non è casuale. Il Blue Monday, meglio noto come “il giorno più triste dell’anno”, si lega a doppio filo con quelle che sono le tematiche del graphic novel “Quando tutto diventò blu” capace di affrontare e raccontare in modo intenso e mai didascalico il delicato tema degli attacchi di panico e le loro conseguenze.

“Quando tutto diventò blu” è la storia di Chiara, amante del mare e delle immersioni, che un giorno sott’acqua sente il cuore battergli all’impazzata e un profondo senso di paura. Da lì la scoperta di questa presenza con cui convivere, gli attacchi di panico iniziano a diventare sempre più frequenti e a condizionare il suo stile di vita, le relazioni e la sua quotidianità. Inizia un lungo percorso di accettazione della malattia, alla riscoperta di se stessa e delle causa più profonde di un simile male.

La storia è ambientata a fine anni ’90, circa una quindicina di anni fa. Come credi sia cambiata oggi, rispetto ad allora, la percezione di chi soffre di attacchi di panico? Sia dal punto di vista del paziente che, più in generale, della società, credi ci sia una maggior presa di consapevolezza della malattia e anche meno approccio superficiale nei confronti di chi ne soffre?

Sicuramente, è cambiata la società rispetto a quella degli anni Novanta. Ad esempio, sono cambiati i telefoni: nel libro ho disegnato il mio primo Nokia “a banana”, lo conservo tuttora, chissà se ancora si accende. È cambiato il nostro modo di ascoltare musica, il modo in cui facciamo amicizia, anche attraverso i social: una volta avevamo degli “amici”, mentre ora abbiamo dei “follower”. Forse è cambiato anche il modo in cui proviamo sentimenti. Quello che non è cambiato, è il modo in cui stiamo male. Fa sempre dannatamente male stare male! Forse si conoscono di più certi tipi di disturbi, come gli attacchi di panico, c’è stata più divulgazione e la mia generazione sa di cosa si tratta quando se ne parla. Sappiamo perché succedono, ma ancora non si sa perché nel mezzo della tua vita ti ritrovi in una selva oscura. Per questo gli attacchi di panico sono ancora un mistero, io li vedo come un’avventura interiore. Improvvisamente, ti ritrovi in una situazione difficile da cui devi uscire e non è più una foresta piena di pericoli: è la tua cameretta, sei a casa tua e hai paura di uscire. Come la protagonista di Quando tutto diventò blu, sei nel profondo dei tuoi pensieri e devi trovare un modo per affrontarli.

La protagonista nel corso della storia affronta tutte le fasi del percorso che la porta a soffrire di attacchi di panico, fino ad una lenta – seppur dolorosa – guarigione: sconfigge la paura. Verso la fine, afferma che bisognerebbe sempre capire cosa ci fa stare male. Credi che le nostre paure e quello che ci fa star male cambino nel corso del tempo? A distanza di anni dalla prima pubblicazione di “Quando tutto diventò blu” le tue paure sono cambiate o sono sempre le stesse?

Forse la Paura è sempre la Paura. Un attacco di panico può sembrare immotivato, senza una vera ragione, per questo è spaventoso: Quando tutto diventò blu racconta questo.  Quando ho cominciato a pensare una storia a fumetti sugli attacchi di panico, ne ho parlato con gli amici, come faccio di solito, e ho scoperto che molti di loro ne avevano sofferto. Spesso me ne parlavano usando immagini simboliche, descrivendo sensazioni particolari, come quella di essere chiusi dentro una bottiglia e di non poter comunicare con il mondo esterno. Nel libro, volevo mostrare cosa succede tutto intorno a te quando hai attacchi di panico: resti a casa, non esci, fai camminate solitarie, hai crisi, devi sederti dovunque tu sia e devi aspettare che ti passi. Ti rifugi in un posto sicuro che può essere casa, un fidanzato, coperte, medicinali, tantissimi medicinali. Ricordo di aver visto La stanza del figlio di Nanni Moretti, che è ambientato ad Ancona. Mi sono sempre chiesto perché avesse associato al film un posto così lontano da tutto. Poi ho pensato che fosse perfetto. È stato il primo luogo dove ho immaginato l’Università della protagonista.

Il libro esce oggi, 20 gennaio, meglio noto come Blue Monday: il giorno più triste dell’anno. Per la protagonista, la tristezza è collegata anche alla sua solitudine, che deriva dagli attacchi di panico. Per te cosa caratterizza un “Blue Monday” invece? Perché a volte è più facile riconoscere quello che ci rende tristi, tanto da avere una data simbolica sul calendario, rispetto a quello che ci rende felici (come del resto afferma anche la tua protagonista verso la fine)?

Per me “Blue Monday” è sempre stata la canzone dei New Order, ha un testo struggente e drammatico che si sposa perfettamente con i ritmi disco-balearic della band! Mi piace che ci sia una data, il 20 gennaio, che è la più lontana dall’estate sul calendario, a ricordare che bisogna essere blu ogni tanto. Non ho mai dato connotati negativi al blu, per me è il colore da indossare quando ti stanchi di vestirti di nero, ma “blue” in inglese vuol dire anche “triste” perché non riusciamo a capire cosa ci rende felici. È un colore meditativo, di incubazione. Per capire cosa vuoi e mettere tutto a fuoco, c’è bisogno di tempo e anche di silenzio intorno: il blu è il colore che si addice a questa condizione.

Il volume torna in libreria per BAO, dopo il successo di “Le ragazze nello studio di Munari” e “Negativa”. Quanto è importante per te questo lavoro di recupero e riscoperta delle tue opere precedenti e con che approccio ti riavvicini ai tuoi lavori passati?

Sono molto felice che il libro torni in libreria. Quando c’è una nuova edizione, vuol dire che il messaggio del libro è arrivato a destinazione, chi l’ha letto ne ha parlato ad altre persone. È una cosa è molto importante! “Le ragazze nello studio di Munari” e “Quando tutto diventò blu” erano titoli che avevano avuto una sorte veramente travagliata. Questa nuova edizione mi ha permesso di riguardare il libro, rileggerlo, rifare l’editing, mettere delle pagine che avevo eliminato nella prima stampa. E poi la copertina è molto più bella ed elegante!

Al tour di presentazione del libro si affiancherà nei prossimi mesi il tour dello spettacolo inedito con disegni e musica live: “Quando tutto diventò blu. Concerto a fumetti” insieme a Corrado Nuccini (Giardini di Mirò). L’idea mi ricorda molto il tour “Concerto disegnato” che organizzasti con Colapesce anni fa, ci puoi raccontare qualcosa di più su quello che ci aspetta?

L’estate scorsa insieme a Carlo Lucarelli e Colapesce ho portato sul palco del Mystfest di Cattolica “Negativa”. È stata una prova incredibile per me: ho fatto diventare un mio fumetto uno spettacolo! È stato faticoso ma bellissimo, ci sono più piani di coinvolgimento del pubblico. Quando Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò mi ha chiamato nel progetto “Suner”, organizzato da Arci e Regione Emilia-Romagna, mi è sembrata la cornice perfetto per creare un nuovo spettacolo. Questa volta abbiamo realizzato delle canzoni inedite, una sorta di colonna sonora per il libro. Poi abbiamo coinvolto artiste promettenti e giovanissime residenti in Emilia-Romagna come Her skin, Ilariuni (cantante dei Gomma), Giungla e altre artiste affermate, come Maria Antonietta e Rachele Bastreghi.

ll tour di presentazioni che segue l’uscita del volume “Quando tutto diventò blu” di Alessandro Baronciani comprende sia le date in libreria, a partire da Milano (oggi l’anteprima) e Torino, con nuove date in arrivo:

ANTEPRIMA  – BLUE MONDAY
Milano
20 gennaio ore 18:30
la Feltrinelli (Duomo) Galleria Vittorio Emanuele II
Alessandro Baronciani dialoga con Colapesce 

Torino
30 gennaio ore 21:00
Circolo dei lettori, via Bogino 9
Alessandro Baronciani dialoga con Maurizio Blatto

Che lo spettacolo inedito con disegni e musica live: “Quando tutto diventò blu. Concerto a fumetti” creato da Alessandro Baronciani insieme a Corrado Nuccini(Giardini di Mirò) e grazie a Suner, un progetto promosso da Arci Regione Emilia Romagna. Sul palco con loro ci saranno Daniele Rossi al violoncello, e alle voci Ilariuni (Gomma) e Her Skin e tanti altri ospiti a sorpresa. 

Quando tutto diventò blu
Alessandro Baronciani
BAO, 2020
pp 128, €17

Alessia Carlozzo

*articolo aggiornato al 10 giugno 2020

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