Pugilato: Tyson Fury è il nuovo campione del mondo dei pesi massimi WBC
Wilder vs Fury 2: dopo il pari di dicembre 2018, a Las Vegas il Gispy King annienta l’americano e conquista il titolo WBC
Las Vegas (Nevada) – Nella notte fra sabato 22 e domenica 23 febbraio alla MGM Grand Garden Arena, è andato in scena il main event della riunione pugilistica di Las Vegas: Wilder vs Fury 2.
Dopo il pareggio di dicembre 2018 a Los Angeles, il britannico Tyson Fury (31 anni, altezza 206 cm, peso 116 kg) è salito di nuovo sul ring per sfidare ancora una volta lo statunitense Deontay Wilder (34 anni, altezza 200 cm, peso 104 kg), che detiene dal 2015 il titolo di campione del modo in carica dei pesi massimi WBC. Il pugile dell’Alabama, bronzo alle Olimpiadi di Pechino 2008, è alla sua undicesima difesa del titolo.
Dopo una conferenza stampa dai toni molto accesi – in cui si è assistito anche ad un principio di rissa, che sarebbe potuto deflagrare in uno street fight tra i due grandi atleti – il match non ha certo deluso le attese per intensità e suspense.
Una curiosità che unisce i due contendenti risiede nella circostanza che nessuno dei due aveva mai perso prima di questo incontro. È la sesta volta che si affrontano sul quadrato due pesi massimi imbattuti (in precedenza: Frazier vs Ali nel 1971, Tyson vs Tucker nel 1987, Tyson vs Spinks nel 1988, Joshua vs Parker nel 2018 e, infine, Wilder vs Fury nel 2018).
Prima del match, i record professionali dei pugili erano:
- Deontay Wilder: 43 incontri, 42 vittorie (41 per KO) ed 1 pareggio;
- Tyson Fury (il nome gli è stato dato dai genitori in omaggio al grande pugile Mike Tyson): 30 incontri, 29 vittorie (20 per KO) ed 1 pareggio.
Grande spettacolo scenografico con le ring entrance. Il Gispy King è entrato in sala portato su un trono, con tanto di corona e mantello in ermellino rosso; The Bronze Bomber, invece, è giunto sul ring con un travestimento da guerriero mascherato “in stile Star Wars”. Il ring announcer della serata è stato il grande Jimmy Lennon Jr. L’arbitro è stato Kenny Bayless (in carriera ha diretto come arbitro ben 45 mondiali).
Highlights – L’incontro è stato un massacro ai danni di Wilder.
Tyson Fury, infatti, è andato subito a segno con alcuni colpi precisi e potenti, che sono stati palesemente accusati dal campione. Allo scadere del primo round, Wilder barcolla lievemente dopo un attacco del Gispy King, il quale – in segno di vittoria – solleva già le mani alla fine della prima ripresa.
Nel secondo round, Wilder parte bene assestando due buoni colpi al viso di Fury, che poi si ricompatta e risponde positivamente allo statunitense. Sul finire della ripresa, il pugile di Alabama va a vuoto e viene sorpreso da un bel ritorno di Fury, che spinge il campione all’angolo.
La terza ripresa è micidiale per The Bronze Bomber. Infatti, il boxer di Manchester mette a segno un gancio destro potente, che fa letteralmente piegare le gambe a Wilder; è questo, forse, il preludio alla vittoria finale. A circa 40 secondi alla fine del terzo round, Tyson Fury sblocca un destro che fa volare Wilder al tappeto. Il campione si rialza, ma appare già troppo provato dal colpo subito.
Nella quarta ripresa, dopo un prolungato corpo a corpo tra i due colossi, Wilder scivola al tappeto perdendo l’equilibrio e l’arbitro non fa correttamente partire il conteggio. Il campione prova a girare attorno al quadrato, per tenere Fury alla distanza.
Il round successivo si apre con un diretto (straight) destro di Fury, che fa barcollare Wilder il quale si rifugia in clinch. Ma non finisce certo qui! Il gigante britannico dal centro del ring porta, in serie, due ganci sinistri tremendi (il primo al volto, il secondo al fianco destro dell’avversario), che mandano Wilder al tappeto per la seconda volta. La ripresa termina con il pugile di Alabama che si chiude nell’angolo diventando un bersaglio troppo facile da colpire per il Gispy King.
Non cambia il tema dell’incontro nel sesto round; Wilder rimane troppo fermo sulle gambe e si chiude all’angolo per tentare di difendersi al meglio dai diretti e dai ganci di uno scatenato Fury.
Siamo così giunti al settimo round. E subito Fury comincia a martellare il campione con alcuni precisi ganci sinistri (è stata questa una tattica ripetutamente eseguita con successo dal britannico per tutto l’incontro). Alla metà della ripresa, Fury costringe all’angolo Wilder, che cede all’impeto del grande pugile inglese. È la fine, l’arbitro ferma il match e Tyson Fury vince per KO tecnico alla settima ripresa. È stato un incontro a senso unico.
La WBC ha un nuovo campione del mondo dei pesi massimi: Tyson Fury. Per il Gipsy King è stato un ritorno incredibile e quasi inaspettato. L’inglese si aggiudica meritatamente il titolo imponendosi per manifesta superiorità di potenza, tecnica e grinta sul suo avversario. Per Wilder, invece, è stata una serata da dimenticare: forse il pugile statunitense non si aspettava di incrociare i guantoni con un avversario così forte, determinato e concentrato. Il nuovo campione del mondo al termine dell’incontro, come aveva promesso, si esibisce cantando live dal ring con i suoi fans. Meglio, però, quando combatte sul ring!
Che dire di più? Ma certo – come tutti gli appassionati di boxe stanno già sognando – anche noi aspettiamo il match tanto atteso. Un incontro epico tutto britannico valevole per la riunificazione delle corone mondiali dei pesi massimi che vedrebbe opposti: Tyson Fury (campione del mondo WBC) e Anthony Joshua (campione del mondo WBA, WBO, IBF e IBO). Quella si che sarebbe una sfida mozzafiato! E a noi non resta che attendere.
Francesco Ciavarella