Più cibo meno fame: il Banco Alimentare per aiutare i poveri e ridurre gli sprechi

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Recuperare cibo per aiutare i poveri. Nel 2019 l’iniziativa “Più cibo meno fame” del Banco Alimentare del Lazio ha raggiunto e superato i propri obiettivi

Più cibo meno fame” è il nome dell’iniziativa contro la povertà e lo spreco di cibo che porta avanti da molti anni il Banco Alimentare del Lazio Onlus, anche grazie al supporto della Diocesi di Roma e di una parte dell’8×1000.

Il 2019 è stato un anno benevolo per la Onlus, visto che i numeri dei centri raccolta e delle persone aiutate sono aumentati notevolmente rispetto all’anno precedente. Ne abbiamo parlato con Vincenza Auletta, addetta alla comunicazione e responsabile della raccolta fondi del Banco Alimentare:

Sono 20 anni che il Banco Alimentare del Lazio recupera cibo per le strutture che si occupano di poveri. Il progetto per incrementare il recupero del cibo dai supermercati si attua tramite accordi nazionali con catene e singoli punti vendita i quali si mettono a disposizione e noi troviamo una struttura caritativa non troppo distante. Vengono ritirati prodotti cotti o nella maggior parte dei casi freschi, come latticini, insalate o pane. Gli alimenti devono rispettare determinate prassi igienico-sanitarie“.

Per il Banco Alimentare del Lazio è fondamentale il lavoro dei volontari: “I nostri volontari sono formati in quanto c’è un iter da rispettare: col ritiro della merce, c’è una documentazione da ricevere e consegnare al soggetto concedente dato che ci sono dei benefici economici. Sui prodotti donati i punti vendita non pagano l’Iva ed hanno sgravi economici sulla TARI. Sulle strutture che riceveranno poi questa merce abbiamo un solo criterio che deve essere rispettato: il contatto veloce con la persona assistita visto che si tratta per lo più di prodotti freschi o che vanno incontro ad un rapido deterioramento”.

I numeri

La nostra associazione” – ci racconta Auletta – “permette a 75.000 persone povere di poter mangiare, ha accordi con quasi 400 strutture caritative e lo scorso anno sono state donate 4.000 tonnellate di cibo. Sono numeri importanti eppure essendo noi dei grossisti il nostro nome viene sempre dietro associazioni come la Caritas o la Protezione Civile. Siamo una realtà poco conosciuta ma molto attiva. Noi non chiediamo soldi alle aziende ma viviamo di donazioni e questo aspetto del nostro lavoro molto spesso non viene compreso. Il Banco Alimentare è la prima organizzazione che unisce lotta allo spreco all’aiuto alla povertà. Esistono molte associazioni che curano separatamente i due aspetti, noi uniamo queste due anime”.

In un tempo come quello che stiamo vivendo, nel quale l’emergenza Coronavirus ha generato una corsa ed una razzia senza precedenti ai supermercati per far provviste, è bene focalizzarci su chi si prodiga con professionalità, impegno e dedizione a donare cibo a chi non può disporne liberamente.

Sempre a proposito di COVID-19, Giuliano Visconti, presidente del Banco Alimentare del Lazio, ringrazia la Regione Lazio “per aver ascoltato il grido delle Associazioni che da due settimane continuano ad operare in questa battaglia contro il virus. È stata infatti emanata nella giornata di ieri una ordinanza che permette ai volontari delle associazioni che si occupano di aiuto alimentare e aiuto farmaceutico la possibilità di poter continuare la loro attività derogando alle limitazioni imposte dai DPCM. Si tratta di un grande riconoscimento che la Regione Lazio dà all’attività degli ETS coinvolti nell’aiuto alimentare, e un grande segno di vicinanza al nostro lavoro”.

Conclude poi Visconti: “Rivolgiamo un appello affinchè questa emergenza non faccia venire meno l’attenzione a chi ogni giorno vive nel bisogno. Abbiamo bisogno di tutti: delle istituzioni, delle aziende, dei singoli perché ciascuno secondo le proprie disponibilità e responsabilità, faccia la sua parte. Purtroppo la fame non va in quarantena”.

Andrea Pulcini

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