Sulle rive del Tago: #ConLaValigiaPronta a Lisbona
Giorno di quarantena n° 42: andare al supermercato è il viaggio più emozionante che possiamo permetterci (mi raccomando, non dimenticate guanti e mascherine). Eccoci nella splendida Lisbona
Bentornati viaggiatori, avete preparato i bagagli? Se siete nostri lettori dal primo articolo, dovreste aver imparato a essere sempre #ConLaValigiaPronta.
Lasciamo la terra dei tulipani alla volta del bel Portogallo. Sapevate che è il Portogallo nazione più antica d’Europa? Il Paese ha, infatti, mantenuto gli stessi confini sin dal 1139, diventando così lo Stato più antico del Vecchio Continente.
Curiosi di saperne di più? Non possiamo che non iniziare dalla capitale della terra lusitana. La bella Lisbona è situata sulle rive del fiume Tago ed è l’unica capitale europea ad affacciarsi sull’Oceano Atlantico.
Proprio come la nostra amatissima Roma, anche Lisbona è costruita su 7 colli. Sorpresi? Beh, non è l’unica cosa che Italia e Portogallo hanno in comune. Uno dei due ponti che collegano le rive del fiume è dedicato al giorno della Liberazione nazionale, ovvero il 25 aprile.
Iniziamo il nostro tour lisboneta dalla piazza più importante della città: Praça do Comércio (in italiano: Piazza del Commercio). La piazza, situata a ridosso della riva del fiume, è anche conosciuta come Terreiro do Paço (Piazza del Palazzo), poiché qui si trovava il Palazzo Reale Ribeira, che venne distrutto dal grande terremoto del 1755.
La nuova piazza assunse una forma rettangolare a “U”, aperta verso il fiume Tago, ricca di gallerie e torri (in ricordo del vecchio palazzo reale) e venne rinominata Praça do Comércio per indicare la sua nuova funzione nell’economia di Lisbona.
Aprendosi verso Rua Augusta, la Piazza del Commercio si collega a un’altra tradizionale piazza di Lisbona, il Rossio. Ufficialmente nominata Piazza di D. Pedro IV, venne piastrellata con mattonelle bianche e nere in modo da creare un andamento ondulante.
Raggiungibile attraverso strade tortuose oppure usando l’Elevador de Santa Justa e gli elevador da Bica e da Gloria (molto simili a tram, adatti a muoversi in forte pendenza), il Bairro Alto è un caratteristico quartiere centrale di Lisbona, che offre di giorno piacevoli scenari di vita popolare e di sera un particolare spaccato della movida portoghese. È celebre, in particolare, per le tascas, una sorta di osterie monolocale a conduzione familiare.
Rimanendo sempre nel centro storico, non può mancare una visita al Castello di San Giorgio, dal quale si può godere di una meravigliosa vista sulla città.
Ma adesso abbandoniamo il cuore di Lisbona per spostarci lungo le sponde del Tago. Nell’omonimo quartiere, vediamo ergersi maestosamente all’orizzonte la torre de Belém (in italiano: torre di Betlemme). Simbolo del Portogallo nell’epoca delle grandi scoperte, la torre è in realtà un bastione di 30 metri con quattro piccole torri. La torre di Belém fu costruita nel Cinquecento per volere di re Giovanni II, che progettò un sistema di difesa per la foce del fiume Tago.
Concedendoci una rilassante passeggiata lungo le rive del fiume, eccoci di fronte al monumento alle Scoperte, o Padrão dos Descobrimentos realizzato nel 1960, a cinquecento anni dalla morte di Enrico il Navigatore, per celebrare l’era delle scoperte geografiche.
Il monumento attuale non è però quello originale. La prima versione del monumento, infatti, costruita nel 1940 per l’esposizione universale del Mondo Portoghese, fu demolita nel 1958 perché costruita con materiali scadenti. L’attuale monumento è costruito invece in pietra bianca.
Concludiamo il nostro viaggio davanti a un altro monumento del quartiere Belém: il monastero dos Jerónimos, fatto costruire dal Re Manuele I per celebrare il ritorno del navigatore portoghese Vasco da Gama, dopo aver scoperto la rotta per l’India.
Non possiamo lasciare Lisbona senza aver fatto un salto alla pasticceria Pastéis de Belém, la pasticceria più antica (e a detta di molti, la più buona) di tutta la città. I Pastéis de Nata, ovvero i tortini tradizionali portoghesi, sono qui preparati seguendo la ricetta originale, che ovviamente è segretissima. Secondo la leggenda questa ricetta risale addirittura agli inizi del XIX secolo e fu inventata dai monaci dopo la chiusura del loro monastero. Non lasciatevi abbattere dalla fila, ne vale la pena!
Il nostro viaggio per le strade della bella Lisbona finisce qui, ma non rattristatevi, torniamo presto. Voi rimanete #ConLaValigiaPronta!