Airbnb offre esperienze nel mondo per sconfiggere la noia da quarantena
Andrea Sachs, giornalista del The Washington Post, racconta come Airbnb, la piattaforma sulla quale si possono prenotare alloggi ed esperienze in loco, si sia dovuta reinventare durante l’emergenza Coronavirus
A causa del Coronavirus, molte realtà hanno dovuto diversificare le loro attività e proporre alternative per rimanere a galla. Andrea Sachs, giornalista del Washington Post, parla di come si sia reinventata Airbnb, piattaforma online che permette di affittare alloggi nel mondo mettendosi direttamente in contatto con i padroni di casa e che offre anche la possibilità di prenotare esperienze e tour in loco:
Sono la seconda persona ad arrivare alla fattoria scozzese, in un pomeriggio di un recente fine settimana. La prima invitata è una donna di Dublino che indossa un berretto, sullo sfondo un cielo blu che va scurendo. Piano piano arrivano altre persone, dal Massachusetts, dalla California e da Londra. Infine appare la nostra ospite di Airbnb, le sue guance rosee e i suoi capelli mossi dal vento dall’altra parte dell’oceano riempiono lo schermo del mio portatile.
“E adesso”, dice Beccy dopo una veloce introduzione all’evento, “vi mostrerò la Scozia”. La videocamera stacca dalla sua faccia per rivelare un frammento di un Paese che nessuno di noi ha potuto visitare, ma che tutti desideriamo vedere.
Beccy è una delle centinaia di persone nel mondo che guida tour, corsi ed escursioni specializzati attraverso Airbnb Experiences, una estensione della famosa compagnia di affitti a breve termine. A metà marzo, a causa della pandemia globale del Coronavirus, Airbnb ha sospeso le sue gite in loco almeno fino a fine aprile. Meno di un mese dopo, il programma è riemerso con un nuovo nome, Online Experiences, ed un nuovo modo di attirare l’interesse delle persone: dar modo agli ospiti di offrire le loro attività attraverso l’app di videoconferenze Zoom, facendo le modifiche necessarie per adattarsi al nuovo format. Ad esempio, Beccy ha trasformato il suo “Tè con pecore dispettose”, praticamente un tè in compagnia di pecore Herdwick, in una “Meditazione Guidata con pecore dormienti”. Agli invitati viene suggerito di tenere con sé una coperta soffice o un peluche, che fungono da sostituti degli animali.
Airbnb ha ufficialmente lanciato questa funzionalità la settimana scorsa, proponendo 50 esperienze organizzate da esperti e guide in Europa, Asia, America Latina e Stati Uniti. Meno di una settimana dopo, il numero è già arrivato a 75. E ce ne saranno altre – centinaia, se le direttive di isolamento continueranno.
Come già accadeva, le esperienze online sono diverse a livello tematico e culturale, non ci sono due attività uguali, anche se hanno lo stesso obiettivo o provengono dallo stesso Paese. Ad esempio, le opzioni del Giappone includono una introduzione agli anime e alle sotto culture di Tokyo o un momento di meditazione con un monaco buddista. Per quanto riguarda il Sudafrica, uno chef di Cape Malay insegna come fare il curry, mentre un cittadino di Cape Town condivide la sua storia personale, essendo cresciuto durante l’apartheid.
Dal Messico, gli invitati possono imparare tre modi di fare la salsa o creare una cartolina con un artista e fumettista di Oaxaca. Se il rinvio delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi estive di Tokyo vi ha gettato ulteriormente nel baratro, è possibile assistere ancora ai Giochi, grazie a una serie di sessioni proposte da atleti olimpici e paralimpici provenienti da Belgio, Stati Uniti e Regno Unito (si tratta, per la maggior parte, di allenamenti per il corpo o per la mente).
In March, Airbnb Experiences hosts all over the world had to stop doing what they love most. So they tried something new.
Thanks to the creativity and passion of our hosts, Airbnb Experiences are now online. https://t.co/oHRXmeUI2s pic.twitter.com/mLpiY0lhuF
— Airbnb (@Airbnb) April 9, 2020
Le esperienze online di Airbnb durano, in genere, da un’ora a 90 minuti, e i prezzi sono in linea con il costo di un tour o una escursione standard. Qualcuna è anche gratis, come ad esempio quella della fattoria di Dunlap, in Tennessee, che dà la possibilità di vedere gli animali dell’allevamento. D’altronde, ce ne sono anche alcune abbastanza costose, come quella da 52 dollari che dà la possibilità di vedere i cani di Chernobyl.
Tuttavia, la maggior parte ha un prezzo medio sotto i 20 dollari. Inoltre, la connessione con Zoom è omaggio ed il prezzo delle esperienze è per famiglia, il che è ottimo per quelle più numerose. Alcune attività sono già sold out in alcune date, come ad esempio l’olandese Concerto di Meditazione per Violoncello, il Salvataggio Remoto di Capre nei monti Catskill dello stato di New York, l’esperienza dei cani di Chernobyl e quella con le pecore di Beccy.
Pandemia e skincare
Dopo quasi un mese di lavoro da casa, ho della voglia di viaggiare repressa. Quindi non sorprende il fatto che io abbia assalito le esperienze di Airbnb il giorno stesso della loro pubblicazione, quando ho scorso affamata il menu delle opzioni. Ma al momento effettivo di prendere una decisione, ho tenuto la testa sulle spalle, seguendo i criteri che utilizzo per tutti i miei viaggi: importanza del soggetto, livello di interazioni, prezzo e disponibilità. Ho anche dovuto considerare una serie di nuovi fattori, come conseguenza del Coronavirus.
Vivo in un appartamento con pavimenti in legno massello, quindi ho dovuto escludere la lezione di danze irlandesi e la festa coi pattini di Brooklyn per non innervosire i miei vicini. Inoltre, non ho troppi utensili per la cucina, quindi ho dovuto evitare la lezione di ravioli cinesi. Infine, la scarsità di farina nei supermercati ha eliminato per me l’attività di pasta fatta in casa.
Ho scelto tre esperienze che promettevano tanto divertimento e un alto livello di impegno (ero troppo irrequieta per rimanere seduta immobile ad ascoltare un concerto, anche per quello in una casa galleggiante segreta di Amsterdam). Il mio piano era quello di cominciare la giornata meditando con le pecore e passare poi l’ora di pranzo creando degli scrub per viso e corpo con una esperta di bellezza di Milano.
Più tardi, in serata, avrei messo via il grembiule e avrei indossato dei lustrini, per lo spettacolo a base di drag queen e sangria di Lisbona. Ho prenotato tutte le esperienze, ho ricevuto tutte le email di conferma con i link di Zoom (o così pensavo) e ho puntato la sveglia. Sono andata a dormire con quella sensazione familiare di emozione che precede ogni viaggio: l’aspettativa di un’avventura imminente e l’ansia di dormire troppo e saltare l’esperienza.
Mi sveglio mezz’ora prima delle 4 di mattina, ora di inizio della prima attività, per rendermi conto che l’email non conteneva il link. Mando un messaggio all’ospite e all’help desk di Airbnb e mi riaddormento in attesa di risposta. Beccy mi risponde più tardi, scusandosi per l’inconveniente. Riprenoto per il pomeriggio seguente ad un orario migliore, le 13 (dato che ospiti e invitati vivono in diverse zone del mondo, gli orari delle esperienze non sono sempre convenienti per tutti). La problematica cambia il mio programma. La mia seconda esperienza – lo Skincare and Natural Cosmetics Workshop – diventa la prima.
Mentre aspettiamo gli altri due invitati, io e Beatrice, l’ospite italiana, parliamo dei due argomenti più appropriati, date le circostanze: la pandemia e la skincare. Beatrice è chiusa in casa dalla fine di febbraio. Ha dovuto chiudere il suo studio, dove insegnava ai visitatori come creare prodotti di bellezza naturali. Adesso lavora da casa, utilizzando un asciugamano a fiori come sfondo. “È molto difficile creare una crema per il viso o per il corpo online” dice, come scusandosi. “Oggi faremo due scrub facilissimi. Sono molto efficaci”.
La descrizione dell’evento online includeva una lista di ingredienti da avere a portata di mano. Dispongo delle ciotoline intorno al mio computer, stando attenta a non far cadere niente di granuloso o appiccicoso sulla tastiera. Beatrice ci fa vedere come fare uno scrub per il viso con zucchero e miele. Ci dice anche che possiamo usare l’esfoliante come maschera. “Tutti quanto hanno tempo per farsi una maschera” afferma convinta.
Durante la lezione, mescoliamo olio vegetale e sale per creare uno scrub per il corpo. Beatrice ci incoraggia a sperimentare anche altri tipi di olio, quando saremo più liberi di andare a fare compere. “In Italia, tutti hanno in casa dell’olio di oliva” ci informa. Prima di lasciare la videochiamata, ci spiega che possiamo contattarla per farle tutte le domande relative alla skincare che abbiamo. “Ciao” dice, prima di disconnettersi. La saluto con la mano non impiastricciata.
Drink e drag
“Oddio! È surgelata!”, esclama Miss Afrikka con finto orrore qualche minuto dopo l’inizio di “Sangria e Segreti con le Drag Queen”. È vero, l’invitata da Tokyo sembra un insetto conservato nell’ambra. Ma poi il suo computer si riprende e viene riportato l’ordine. Afrikka ci fa un sorriso elettrico, sottolineato dal rossetto blu che porta e incorniciato dalla sua barba curata.
Le nostre ospiti della serata sono Afrikka, chef della Colombia, e Irina Ganache, dalla Russia, che indossa un abito da sera che accentua le curve e sottolinea la scollatura. Sul tavolo c’è un cartello, “In questa cucina si balla”. Prima della crisi globale, questi due amici organizzavano cene drag, attività di rifacimento look e lezioni di cucina per locali e visitatori. Per adattare il loro show al pubblico online di Airbnb hanno dovuto semplificare il menu. Invece di cucinare piatti portoghesi, faremo la sangria (ossia: non getteremo semplicemente della macedonia in una brocca di vino). Ognuno è responsabile dell’esito.
Afrikka ci dice che sette drag queen stanno affrontando la pandemia insieme alla LX Factory, la location di Lisbona dove avviene la loro performance Drag Taste (hanno un palco stile Las Vegas e oggetti di scena professionali, incluse le parrucche). Tre dei coinquilini sfilano fuori. Chiedo degli altri due. Si vede una mano fare ciao da dietro la telecamera.
Ci gettiamo a capofitto nella ricetta del cocktail. Afrikka comincia quasi ogni frase chiamandoci “Tesori miei”. Sotto la sua direzione, i suoi tesori spremono e dividono arance e limoni, tagliano mele, grattugiano zenzero e creano un semplice sciroppo facendo bollire zucchero di canna, acqua, bastoncini di cannella e menta fresca. Quando è ora di aggiungere il ghiaccio, le drag queen cantano a squarciagola “Let it go – All’alba sorgerò” del film Frozen. Afrikka ci ha insegnato a mostrare ammirazione muovendo l’indice come se fosse un serpente, dicendo “Yeeeeessss!”. Ci proviamo. “Non dovete dire ‘Joss’, ma ‘Yes’” ci rimprovera.
Prima di assaggiare le nostre creazioni, il quintetto esegue il “Cell Block Tango” del musical Chicago. Poi le drag queen si spostano verso la videocamera per un brindisi più intimo. Alziamo in aria i bicchieri e diciamo “Saude”, alla salute.
Le pecore dormienti
C’è tanto vento nella regione centro-occidentale della Scozia il pomeriggio della nostra meditazione. La forte brezza interferisce con l’audio, ma riesco ancora a sentire gli uccellini cinguettare, il basso rumore di un trattore e il mormorio di un ruscello. “Questo è un posto davvero raro” dice Beccy al nostro gruppo. “Non c’è traffico, né rumori”. Tranne quando è l’ora di richiamare le pecore. “Copritevi le orecchie” ci avvisa. “Devo urlare”.
Quattro pecore Herdwick e qualche gallina entrano nell’inquadratura. Hamish bela. L’immagine oscilla. “Benny sta mangiando il telefono” ci avverte. “Non essere qui vi fa perdere tutto questo”. Oltre a occuparsi della fattoria, Beccy lavora nella sanità. È specializzata nel trattamento di ansia e stress. Dopo aver nutrito le due più piccole con un biberon – mentre noi cerchiamo di indovinare chi la finirà per prima – ci fa vedere qualche esercizio per liberarci dallo stress.
Incrociamo le braccia e ne massaggiamo la parte superiore. Sorridiamo. E contiamo alla rovescia l’adrenalina da 10 a 1. La figlia di Beccy, Rivkah, si unisce a noi. “Di solito insegno nella Repubblica Dominicana” ci comunica. Fa l’istruttrice di yoga.
Rivkah ci guida in una sessione di meditazione da 15 minuti. Ci dice di chiudere gli occhi. La sua voce ci trasporta. “Immaginate di essere nel fienile, qui con le pecore” dice. “Sentite la brezza. Ascoltate il suono dell’erba sotto i piedi. Notate quali sono le cose che vi fanno gioire”.
Seguo la sua guida e, per qualche minuto di beatitudine, sono in Scozia con le pecore dormienti.
Traduzione di Chiara Romano da washingtonpost.com
Immagine di copertina via washingtonpost.com