#ConLaValigiaPronta | La Roma dei romani
Prima tappa italiana del nostro viaggio virtuale intorno al mondo! Partiamo dalla nostra meravigliosa capitale accompagnati da delle guide di eccezione: i romani stessi
Siamo a maggio e nessuno sa in che modo ci siamo arrivati. Siamo a maggio e iniziano le belle giornate; quelle giornate da pranzo al sacco e gita fuori porta. Non mangiatevi le mani (visto il periodo), #ConLaValigiaPronta è tornata per rallegrarvi un po’!
Abitando in un Paese che ha ben 55 siti UNESCO sul proprio territorio (l’Italia è quello che ne ha di più al mondo), mi sentita in dovere di citarne qualcuno. Facile intuire da dove voglia iniziare. Bastava interpretare gli indizi lasciati negli scorsi articoli:
Non volendo scrivere l’ennesimo articolo sulle attrazioni turistiche della capitale, ho deciso di lasciare la parola a guide migliori di me: i romani stessi. Chi meglio di un romano può parlarvi della Città Eterna? Da qui l’idea: chiedere a tutti i romani che conosco (di nascita o acquisiti) quale fosse il posto che più amavano della loro città.
Ecco cosa mi hanno risposto.
Cristiano e Alessandro – Terrazza Lo Zodiaco
Tra i tanti punti panoramici da cui ammirare Roma, la terrazza Lo Zodiaco è uno dei più gettonati. Non conoscendola mi sono informata: Lo Zodiaco si trova sulla cima del Monte Mario (circa 140 m sopra il livello del mare) e offre una suggestiva vista della città, dai castelli al centro storico. Nelle vicinanze, con sede a villa Mellini, si trova l’Osservatorio Astronomico e Meteorologico. Molti romani consigliano una visita in notturna per poter godere della vista della città incorniciata dal cielo stellato. Inoltre, nel caso voleste fare colpo, potete approfittare del ristorante panoramico e fare una cena romantica.
Sofia – Pincio
Altro punto che offre un panorama mozzafiato, ideale conclusione per una gita. Vicinissimo a Piazza del Popolo (letteralmente sopra) e Villa Borghese, il Pincio è uno dei parchi storici più belli di Roma. Le sue origini sono molto antiche: il colle del Pincio, anticamente “Colle degli Orti”, era frequentato già in epoca repubblicana, quando le famiglie nobili iniziarono a costruirvi i propri giardini. Il nome deriva proprio da una di queste famiglie: i Pincii. L’attuale aspetto del parco si deve, però, a Napoleone che, durante l’occupazione francese, volle regalare alla città un parco pubblico. Statue, fontane e nicchie nascoste trasformano il Pincio in una passeggiata in mezzo all’arte e alla storia sullo sfondo di una Roma vaticana che si fonde a quella rinascimentale.
Andrea – Piazza dei Cavalieri di Malta
Spesso ci sentiamo piccoli di fronte all’imponenza del Colosseo o alla maestosità dell’Arco di Trionfo. A Roma è tutto così grande, immobile e grandioso. Ma per cogliere a pieno l’essenza della città si deve prestare attenzione anche ai piccoli dettagli. Ed è proprio un piccolo dettaglio a rendere la Piazza dei Cavalieri di Malta un luogo davvero speciale. A un primo sguardo sembra una piazza come tante altre. Sulla piazza si affaccia l’ingresso alle proprietà del Gran Priorato di Roma. Il portone è chiuso, ma la curiosità però è troppa. Allora accostiamo un occhio al buco della serratura ed ecco davanti a noi uno scorcio particolare di San Pietro. La serratura, infatti, incornicia perfettamente il Cupolone grazie a un insolito gioco di prospettiva. Una galleria di piante appositamente tagliate crea l’atmosfera di un paradiso di cui possiamo godere solo attraverso la vista. Ma questo ci basta.
Stefano – Quartiere Coppedè
Un piccolo angolo di Roma sconosciuto ai più e spesso nemmeno citato nelle guide turistiche. A pochi passi dal centro storico, il quartiere Coppedè è il luogo ideale per gli amanti dell’architettura urbanistica e non solo. Erroneamente denominato “quartiere” dal suo architetto Gino Coppedè (da cui prende il nome la zona), si tratta in realtà di un isolato composto da una ventina di palazzine e ville. La varietà di stili architettonici utilizzati (dal Liberty all’Art Decò, dal Barocco al medievale) ricreano un effetto “pastiche” e un’atmosfera sognante e a tratti fittizia.
Piccola curiosità per gli amanti della musica: proprio nelle vicinanze del Coppedè si trova il Piper Club, o semplicemente Piper. Inaugurato nel 1965, in poco tempo il locale di via Tagliamento divenne il simbolo di una generazione intera. Da subito assunse il ruolo cardine della bella vita romana, iniziando a essere frequentato dai maggiori esponenti del mondo dello spettacolo e dell’arte e personaggi di spicco. Il Piper si ispirava al beat inglese (da cui riprese l’utilizzo di luci stroboscopiche) e organizzava concerti di gruppi di musica beat e cantanti nazionali e internazionali.
Paola – La Chiesa di San Luigi dei Francesi
Un vero e proprio gioiellino dell’arte barocca, la chiesa di San Luigi dei Francesi si trova a metà strada tra Piazza Navona e il Pantheon. Luogo di culto di tutti i francesi residenti a Roma fin dal 1589, la chiesa è un vero e proprio omaggio alla Francia. La vera chicca di San Luigi dei Francesi è che custodisce non una, ma ben tre opere del Caravaggio: Il Martirio di San Matteo, La Vocazione di San Matteo e San Matteo e l’angelo. Per godersi al massimo questi capolavori è possibile inserire 1 euro in un apposito bussolotto: così facendo si accenderà l’illuminazione nella nicchia in cui si trova il trittico.
Marco – La Casina delle Civette
All’interno del parco di Villa Torlonia, sulla via Nomentana, troviamo la Casina delle Civette. Ex residenza della famiglia Torlonia (adesso adibita a museo) deve il suo nome alla presenza di due civette stilizzate sulla vetrata e per il ricorrente e quasi ossessivo tema della civetta nelle decorazioni e nei mobili. Data la sua somiglianza a un rifugio alpino veniva anticamente chiamata “Capanna Svizzera”. L’attuale aspetto della Casina delle Civette è il risultato di un lungo lavoro di restauro, eseguito tra il 1992 e il 1997.
Silva – Giardino degli Aranci
Concludiamo con un altro splendido belvedere da cui poter ammirare Roma in tutta la sua bellezza. Parco Savello, conosciuto anche come Giardino degli Aranci, è un piccolo terrazzo situato sul Colle Aventino che si affaccia sul fiume Tevere. L’attuale giardino fu costruito nel 1932 da Raffaele de Vico, quando l’amministrazione volle creare un nuovo punto panoramico da affiancare a quelli del Pincio e del Gianicolo.
Il nostro viaggio tra i luoghi del cuore dei romani finisce qui.
Ci tengo a ringraziare personalmente tutte le persone che hanno risposto al sondaggio e per il materiale fornito.
E voi, cari viaggiatori, non disperatevi, #ConLaValigiaPronta torna presto!
Immagine di copertina via Arianna Volpini