Poncho e Lefty. Un’avventura rocambolesca, tutta da vivere… ops, da leggere!

Tempo di lettura 4 minuti
Due fratelli e un’avventura imprevedibile e rocambolesca. Un romanzo che in redazione è piaciuto così tanto da meritarsi una doppia recensione

Succede talvolta che alcuni libri riescano a conquistare tutti, ma proprio tutti. Prendete i nostri due redattori per esempio. Da una parte @vivileggiama: lettrice onnivora sempre con il naso tra le pagine alla ricerca di storie e personaggi che rapiscano la mente e il cuore preferibilmente accompagnati da una scrittura degna di questo nome. Dall’altra Damiano Sabuzi Giuliani: ama i libri tutti sesso droga e rock’n’roll, preferibilmente ad alta tensione. Entrambi hanno letto Poncho e Lefty dello scrittore canadese Tyler Keevil, entrambi l’hanno amato e entrambi ci dicono la loro

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Poncho e leftyPoncho e Lefty è il romanzo perfetto se desiderate un’avventura imprevedibile e rocambolesca.

Poncho e Lefty sono in realtà Tim e Jake Harding, due fratelli. Tim, il maggiore e voce narrante degli eventi, è il classico bravo ragazzo. Lavora su un peschereccio e il suo capo non disdegna l’idea di averlo come genero. 

Jake che è l’altrettanto classico combinaguai. Quando esce di prigione e si fa vivo al porto dove lavora Tim è chiaro che i due si metteranno nei guai. Jake infatti deve ripagare un debito d’onore maturato in prigione. Finirà per coinvolgere Tim in un’avventura quasi epica.

Che poi non è vero che Tim è il classico bravo ragazzo e Jake la classica pecora nera di famiglia. I due fratelli sono ben più di questo e il loro rapporto è ben più complicato di così. E complicato è il furto che devono compiere e le ragioni dietro di esso.  Quello che sicuramente esiste tra i due è un saldissimo rapporto di fratellanza che li tiene uniti e che genera corresponsabilità nelle scelte.

Mi piacerebbe raccontare di più della trama. Ma questo romanzo è così godibile e avvincente che non vorrei – aggiungendo altri dettagli – privare del piacere della lettura nessuno. Sappiate però che ci saranno scelte compiute dai personaggi e svolte nelle vicende degne dei migliori film d’azione, d’avventura e anche un po’ thriller. 

I protagonisti in fondo rappresentano gli ultimi, quelli che non andranno mai da nessuna parte, ma di quelli con la faccia simpatica che conquistano facilmente la simpatia delle donne. C’è un sentimento di famiglia in sottofondo, nel rapporto tra i due fratelli ma non solo, che scalda il cuore. 

Il romanzo è ambientato tra Canada e Stati Uniti, tra porti e circoli ippici, mare aperto e sentieri innevati. E poi ci sono i gangster che collezionano cavalli come si collezionano macchine, un po’ di droga, problemi con la legge, armi, barche e un po’ di sangue.

Tyler Keevil confeziona un romanzo in cui gli ambienti, esterni o interni, sono descritti in maniera vivida. E in cui le scene si susseguono con la stessa efficacia di un film ben montato (del resto l’autore ha lavorato anche come sceneggiatore). E in effetti non mi dispiacerebbe affatto vederne la trasposizione cinematografica, magari con James Franco o con un Bob Morley nella parte dei due fratelli.

Insomma: personaggi da odiare e amare allo stesso tempo per la capacità di complicarsi la vita, improbabili e folli decisioni che forse anche voi al posto loro avreste preso, una storia in cui non sarete mai sicuri di quello che accadrà girando pagina. Vi troverete con il libro aperto a parlare da soli oscillando tra esclamazioni di incredulità e incoraggiamenti telepatici verso i personaggi.

@vivileggiama

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Tyler keevil

Tyler Keevil

Se vi piacciono le storie intricate dove ci sono in mezzo i cavalli, la malavita organizzata, la droga e l’alcool questo libro fa per voi.

Insomma così sembra riduttivo perché in realtà il romanzo di Tyler Keevil parla anche dell’amore per la famiglia, dell’unione tra fratelli e di quelle rocambolesche avventure che sono così assurde che sembra improbabile possano accadere nella vita reale. 

Certo il carattere dei due protagonisti Tim e Jake (Poncho e Lefty) è forgiato da una vita di disavventure, perdite e scelte sbagliate. Questo rende la storia perfettamente credibile soprattutto perché porta il lettore ad immedesimarsi e a dire “se fosse successo a me cosa avrei fatto al loro posto?”.

A volte scegliere di stare dalla parte oscura della luna – per dirla alla Pink Floyd – o scegliere di passeggiare nel lato selvaggio – per citare Lou Reed – non è sempre una libera scelta. Può essere il risultato di una serie di casualità, il susseguirsi di piccoli eventi che quotidianamente possono accadere a chiunque.

Ed è così che questa avventura, decritta con una precisione maniacale, ci porta a vivere sulle barche anche se al massimo abbiamo messo piede su di un pattino. A capire il mondo delle corse dei cavalli anche se non abbiamo mai sfiorato un equino o a capire la sensazione che si ha dopo aver bevuto boccali di birra anche se siamo astemi.

Tutto, in questo romanzo, è scritto ad arte per entrare nei personaggi, scavare nelle coscienze e condividerne le emozioni. 

Un romanzo dove agire all’interno dei confini della Legge è solo una scusa per delimitare un perimetro che piano piano si affievolisce fino a non vederne più i contorni. In bilico tra il migliore John Steinbeck e Chuck Palahniuk, Keevil ci ricorda che la narrativa nordamericana è così ricca di sfumature e spesso anni luce dal mondo patinato della California, di New York o Montréal.

Damiano Sabuzi Giuliani

 

Poncho e Lefty
Tyler Keevil
Jimenez, 2020
p.352, € 18

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