Alla scoperta di Bookdealer, il primo e-commerce per librerie indipendenti
Una piattaforma, la prima in Italia, che riunisce librerie indipendenti di tutto il Paese per integrare, accanto alla vendita di persona, consegne a domicilio. Ne abbiamo parlato con Leonardo Taiuti, già editore di Black Coffee e co-fondatore di Bookdealer insieme al libraio torinese Mattia Garavaglia
È appena nato Bookdealer, prima piattaforma di e-commerce in Italia che sostiene le librerie indipendenti: è stata la pandemia a darvi il “la” per lanciarla o era già un’idea che avevate messo in cantiere?
Non ti nascondo che era già da tempo che ci chiedevamo come fare qualcosa di buono per la realtà delle librerie indipendenti. Non ci piaceva l’idea che proprio loro, che spesso rappresentano il primo punto di incontro con la lettura, uscissero sconfitte dalle sfide della modernità. Detto questo, certo, il lockdown e la normativa relativa alla limitazione degli sconti sul libro hanno acceso una sorta di lampadina e ci hanno fatto capire quale potesse essere la strada da seguire, quale potesse essere lo strumento da offrire alle librerie indipendenti italiane per provare a essere ancora più protagoniste, per tornare a essere il centro gravitazionale di un sistema, quello editoriale, che senza di loro è destinato a inaridirsi.
La mappa delle librerie indipendenti presente sul vostro sito ci “parla” di un progetto che non coinvolge solamente le grandi città, ma anche centri più piccoli Sud compreso. In che modo vi rapportate ai librai che vedono in Bookdealer uno strumento in più per farsi conoscere, oltre che naturalmente far recapitare i testi disponibili?
Mi ricollego a quello che ho appena detto. Bookdealer nasce nel rispetto della filiera del libro, con l’obiettivo di portare fuori dalle librerie quella dimensione di attenzione e cura – per il libro e per il lettore – che solo il libraio sa dare: non potevamo certo concentrarci unicamente sui grandi centri urbani, o sulle zone del Nord. I piccoli centri e il Sud Italia rappresentano una ricchezza per il nostro Paese. E questa filosofia di pensiero è esattamente quella che ci guida nei rapporti con i librai. Siamo ben consapevoli della ricchezza culturale che rappresentano ed allo stesso tempo sappiamo di poter contribuire a farli competere in un mondo tecnologico, globale e “smart”, facendo sì che proprio questo mondo sappia riconoscere in loro quel ruolo da protagonisti che noi già gli riconosciamo.
Diversi titoli di articoli in questi giorni vedono nella nascita del vostro portale una sfida ad Amazon (e in parte sembra così). Ma forse c’è di più, sei d’accordo?
Quello che ci ha guidato non è stata l’idea di creare una realtà alternativa ad Amazon. Non nasciamo in contrapposizione. Sarebbe limitante pensare a Bookdealer in questi termini. Bookdealer è qualcosa di diverso. Noi aspiriamo a staccarci dal modello Amazon: vogliamo provare a tracciare una nuova via, una via in cui la fruibilità dell’e-commerce incontri l’attenzione e la cura della piccola realtà del territorio. Volendo forzare il concetto, Bookdealer è prima di tutto una rete finalizzata a valorizzare i pregi e la bellezza delle librerie, e solo in un secondo momento un e-commerce: senza la rete Bookdealer sarebbe un portale come tanti. Bookdealer unisce attenzione a efficienza, senza dimenticare che l’attenzione può essere la marcia in più.
Per concludere: è noto a tutti, o almeno per chi se ne interessa, che gli italiani leggono sempre meno. Bookdealer si può dire che sia un’idea che non riguarda solo le librerie indipendenti italiane ma anche i lettori in generale, desiderosi di scoprire (o riscoprire) titoli passati a volte troppo sotto traccia?
Certo che è rivolto ai lettori. Non possiamo dimenticare come il lettore sia il principale protagonista del mondo librario. Scordarlo sarebbe un errore imperdonabile. Forse nelle risposte precedenti è possibile leggere tra le righe anche la risposta a questa tua ultima domanda, ma mi fa piacere che tu me l’abbia rivolta. Quando parlo di valorizzare la grande cura che solo i librai sanno avere, la cura cui faccio riferimento non è solo quella per il libro, ma specialmente quella per il lettore. E non intendo una cura stereotipata e affidata ad algoritmi (da noi non esiste “potrebbe interessarti anche…”, ma abbiamo “la tua libreria consiglia anche…”, tanto per fare un esempio), ma una cura artigianale, fatta di scelte e di proposte che molto spesso consentono al lettore di scoprire percorsi di lettura affascinanti e lontani dai soliti best-seller. E questo tipo di attenzione non esiste su nessun altro store online.
Intervista a cura di Graziano Rossi
In copertina, Periferica – La libreria fuori dal centro di Albinia (GR), una delle librerie indipendenti che fa parte di Bookdealer.