Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU: Cina, Russia e Arabia Saudita potrebbero diventarne membri
Gli attivisti per i diritti umani danno voce alle loro preoccupazioni: ci si aspetta che anche Cuba e Pakistan saranno eletti
Cina, Russia, Cuba, Pakistan ed Arabia Saudita potrebbero essere eletti nel comitato del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU (UNHCR), martedì 13 ottobre. La notizia ha lasciato sconvolti gli attivisti per i diritti umani, che hanno implorato i Paesi europei a ritirare il loro sostegno. L’Ong UN Watch, che si preoccupa di monitorare le prestazioni delle Nazioni Unite, ha descritto la situazione come l’equivalente di permettere a cinque piromani di unirsi ai pompieri.
L’UNHCR ha 15 posti vacanti con mandato triennale, formato da 47 membri.
I seggi sono raggruppati in cinque regioni. A causa di una serie di accordi riservati avvenuti dietro le quinte, l’unico gruppo regionale in cui i posti sono stati messi in discussione è quello dell’Asia e del Pacifico, dove cinque candidati si stanno contendendo quattro posti disponibili. Un candidato può essere sconfitto solamente se meno di 97 Paesi votano a favore nell’elezione segreta dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York.
Durante un briefing organizzato dall’UN Watch, Yang Jianli, presidente del Citizen Power Initiatives for China ed ex prigioniero politico, ha dichiarato: “La Cina è coinvolta nell’annientamento della libertà politica ad Hong Kong. Pechino ha esageratamente maltrattato i principi fondanti dei diritti umani dell’ONU. Se questa fosse stata una elezione per il consiglio dei violatori di diritti umani, sarebbe stato più che appropriato votare per la Cina, dato che è la prima al mondo per violazione di tali diritti”. Yang ha spiegato che le democrazie hanno il dovere di votare contro Pechino e che le vittime degli abusi in Cina meritano di sapere che cosa hanno votato tali Paesi nell’elezione segreta.
My friend Jianli, who survived the Tiananmen Square Massacre and was locked in Chinese prisons for five years, enduring physical and psychological torture, sharply sums up China's bid for a U.N. Human Rights Council seat ahead of this Tuesday's elections: https://t.co/UAy015fVJA
— Hillel Neuer (@HillelNeuer) October 11, 2020
Rosa María Payá è un’attivista dei diritti umani cubana e figlia del defunto dissidente Oswaldo Payá, la cui famiglia ritiene sia stato ucciso. La donna ha spiegato che “Cuba usa la posizione per proteggere la sua impunità, assicurando che le accuse multiple contro loro e i loro amici criminali in Venezuela, Cina, Russia e Bielorussia non si moltiplichino. Questi gruppi agiscono in bande, cospirando insieme per insabbiare i fatti e svuotare il consiglio per i diritti umani del suo contenuto e della sua efficacia”.
Vladimir Kara-Murza, dissidente russo avvelenato due volte, ha dichiarato che gli esperti dell’UN Watch sono raramente stati sorpresi.
L’uomo ha ricordato che i regimi di Libia, Sudan e dell’Iraq di Saddam Hussein in passato erano stati eletti nel Consiglio.
“Nonostante ciò, è scioccante che la Russia sia considerata un candidato legittimo, e ancor più lo è il fatto che probabilmente verrà eletta”, ha spiegato. “Le autorità hanno confermato che il leader dell’opposizione russa, Alexei Navalny, è stato avvelenato da un agente nervino militare altamente controllato. Prodotto dallo Stato russo, è usato da anni dai servizi di sicurezza locali. Non c’è dubbio su chi sia il responsabile di questo attacco”.
🇷🇺 Russian opposition leader Alexei Navalny accuses Russian intelligence officers of poisoning him last month as a "threat" before upcoming parliamentary elections.
🇷🇺 Russia is running for a seat on the U.N. Human Rights Council. They are going to win. https://t.co/5Z149LFC5L
— UN Watch (@UNWatch) October 12, 2020
Secondo le Nazioni Unite, i Paesi facenti parte del Consiglio per i diritti umani devono “mantenere gli standard più alti nella promozione e protezione dei diritti umani”. Kara-Murza ha commentato: “Se è una frase che ha davvero significato, ai peggiori violatori dei diritti non dovrebbe essere permesso di entrare nel gruppo”.
Assieme all’Arabia Saudita e alla Cina, anche Nepal, Pakistan e Uzbekistan sono in gara per i quattro seggi disponibili nel gruppo dell’Asia e del Pacifico. Sono quattro i Paesi ad aver annunciato la loro candidatura per i quattro posti nel gruppo dell’Africa: Costa d’Avorio, Senegal, Malawi e Gabon. Oltre alla Russia, invece, l’Ucraina sta cercando di guadagnarsi uno dei due posti nel gruppo dell’Europa dell’Est. Per l’America Latina e i Caraibi, Messico, Cuba e Bolivia concorrono incontrastati per i tre seggi. Nella sezione dell’Europa occidentale, Francia e Gran Bretagna si aggiudicheranno i due posti disponibili.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva ritirato il suo Paese dal consiglio due anni fa. Secondo gli attivisti, ciò aveva rafforzato la visione dittatoriale che i diritti umani dovrebbero essere misurati attraverso il prisma dell’economia e non delle libertà individuali.
Nonostante i gruppi per i diritti umani siano spesso critici nei confronti dell’UNHCR, sono unanimi nel ritenere che esso sia una rara piattaforma per le ONG per affrontare direttamente i regimi repressivi.
Below is the complete list of 🇪🇺 EU officials & leaders who have spoken out against Tuesday's expected election of dictatorships 🇨🇳 China, 🇨🇺 Cuba, 🇷🇺 Russia & 🇸🇦 Saudi Arabia to the U.N.'s highest human rights body:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.(there are none) https://t.co/oOgPicUrqR
— Hillel Neuer (@HillelNeuer) October 11, 2020
Anche il Jerusalem Post ha riportato le parole di Hillel Neuer: “Logicamente, è assurdo e moralmente osceno che le Nazioni Unite stiano per eleggere, nel suo più alto comitato per i diritti umani, un regime che ha ammassato 1 milione di uiguri in campi e che ha arrestato, schiacciato e fatto scomparire coloro che avevano cercato di dare l’allarme circa il coronavirus, oltre a soffocare la libertà di Hong Kong”. Neuer ha anche sottolineato che l’Arabia Saudita ha avuto un record relativo alla pena di morte nel 2019, con un numero pari a 184. La Russia, da parte sua, ha un record di assassini e tentativi di omicidio di anticonformisti, inclusi giornalisti e politici. Cuba, invece, è uno stato di polizia.
Un report di Amnesty International sul Pakistan ha svelato che l’anno scorso il governo ha continuato a inasprire i controlli sulla libertà d’espressione. Ha arrestato e fatto sparire i dissidenti e ha fallito nel proteggere donne e bambini (incluse le spose bambine). Inoltre, ha usato le sue “leggi anti-blasfemia” per perseguire (ossia perseguitare) alcune minoranze religiose, inclusi i cristiani.
Neuer ha chiesto all’Alto Commissario dell’Unione europea, Josep Borrell, e agli Stati membri di fare qualcosa contro l’elezione automatica di questi violatori dei diritti umani.
Traduzione di Chiara Romano da theguardian.com, jpost.com
Immagine di copertina via twitter.com/HillelNeuer