F1: Lewis Hamilton trionfa anche a Imola. Settimo titolo costruttori consecutivo per la Mercedes
Il pilota britannico vince il Gran Premio dell’Emilia-Romagna e grazie anche al secondo posto di Bottas fa conquistare alla Mercedes il settimo titolo mondiale costruttori
Gara pazza ad Imola. La Formula 1 torna in uno dei templi del motorsport e ne onora la memoria con una gara densa di emozioni. La prima la regala Max Verstappen superando in partenza Lewis Hamilton e piazzandosi alle spalle di Valtteri Bottas. La gara perde uno dei protagonisti nelle prime fasi: Pierre Gasly quarto, e reduce da un buon turno di libere e dalle qualifiche, è costretto a fermarsi per un problema di pressione dell’acqua alla sua Alpha Tauri. Uno dei momenti chiave è stato il pit-stop di Verstappen, che ha portato immediatamente alla risposta di Bottas.
Lewis Hamilton, che ha deciso di proseguire ed ha continuato la sua marcia creando un gap che gli avrebbe potuto consentire in caso di stop di restare in testa. grazie a una virtual safety car riesce a rientrare in pista con gomme nuove con un margine rassicurante sul duo Bottas–Verstappen. Il finlandese subisce il colpo ed inizia a preoccuparsi dell’olandese alle sue spalle. Al 43° giro un lungo di Bottas offre a Verstappen la possibilità di superarlo piazzandosi in seconda posizione. Ma, dal nulla, l’olandese, colpendo un detrito fora la posteriore destra e vede finire lì la sua gara.
Mentre i primi battagliavano, Sergio Perez consolidava il suo quarto posto e Sebastian Vettel, frenato da un problema sull’anteriore destra durante il pit stop, vedeva svanire i suoi sogni di chiudere in zona punti. Il messicano, ancora senza squadra da tutto sé stesso ma, quando entra la Safety Car per portar via la vettura di Verstappen viene costretto ad un pit che lo porta da terzo a 7°. Chiuderà sesto tallonando Leclerc e perdendo una grande occasione di chiudere podio. Podio che centra Daniel Ricciardo su Renault, il suo secondo stagionale dopo il Gp di Germania.
PODIO – La gara termina con Hamilton che trionfa su Bottas e Ricciardo. Questo uno-due consente alla scuderia di Stoccarda di centrare il suo settimo mondiale costruttori consecutivo, battendo il record della Ferrari dell’era Schumacher che si era fermata a sei. “I’m proud to be part of this” il commento a caldo di Hamilton, venuto a sapere della notizia. Il britannico scendendo dalla vettura abbraccia Toto Wolff: sono loro l’asse inossidabile che ha creato, insieme al compianto Niki Lauda, la supremazia Mercedes.
A phenomenal achievement from @MercedesAMGF1 as they rewrite the F1 record books
The first team in history to win seven straight constructor titles! 🤩 🏆#ImolaGP 🇮🇹 #F1 pic.twitter.com/iYIKKrkuU7
— Formula 1 (@F1) November 1, 2020
FERRARI – Buona quinta posizione conquistata da Charles Leclerc, che ha sofferto la ripartenza dalla Safety Car causata dalla foratura di Verstappen mentre Vettel poteva giocarsi la zona punti sfumata per un errore nel fissaggio dell’anteriore destra al pit e che lo ha costretto a chiudere solo 13°.
MVP – Si contendono in molti questo riconoscimento. Lo avrebbe meritato Pierre Gasly se avesse avuto l’occasione di correre più giri, ma una nomination la merita anche Kimi Raikkonen che sull’Alfa Romeo con le gomme medie ha effettuato 45 giri ma, essendo partito in 11ª posizione ed avendo occupato la quarta posizione per gran parte della gara, ha comunque chiuso nono. L’MVP va invece a Sergio Perez, che ha sfiorato il podio e che per un errore strategico della sua scuderia ha chiuso 6° dopo una grande gara d’attacco. Stupisce come un talento cristallino come quello del messicano sia ancora senza una scuderia per il 2021.
Andrea Pulcini
Immagine di copertina via twitter.com/Novedadeseneld1