In fuga dal nazismo a bordo della St. Louis

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“St. Louis. Il coraggio di un capitano”, graphic novel sulla storia di 937 persone salvate dal coraggio e la determinazione del capitano Schröder. Ne abbiamo parlato con l’autrice Sara Dellabella

Una storia che ci porta indietro nel tempo, precisamente nella Germania del 1939. In quel tempo imperversava l’ideologia nazista con Adolf Hitler al comando di un Reich mai così affamato di sangue.

La sua principale lotta fu contro gli ebrei, un popolo che ha tentato di estirpare per sempre dalla cartina geografica del mondo.

St. Louis. Il coraggio di un capitano“, graphic novel pubblicata da Round Robin Editrice, scritta dalla giornalista Sara Dellabella e disegnata da Alessio Lo Manto, porta all’attenzione dei lettori la storia di Gustav Schröder, Capitano della St. Luis, nave salpata il 13 maggio 1939 con destinazione Cuba, e dove i 937 passeggeri ebrei avrebbero trovato la terra promessa.

Ma, giunti al termine del loro viaggio scopriranno che quella era solo la tappa iniziale di un viaggio che li ha visti vagabondare per giorni solcando i mari dell’oceano. Solo la forza e la determinazione di Schröder ha fatto sì che queste persone fuggissero alle persecuzioni naziste. Grazie a questa impresa il Capitano fu insignito del titolo di “giusto tra le nazioni”.

Per parlare di “St. Louis. Il coraggio di un capitano” abbiamo fatto due chiacchiere con Sara Dellabella:

Cosa ti ha spinto a rievocare questa storia? 

È stata una storia che mi ha colpito fin dalla prima volta che l’ho sentita narrare. Poi, il lockdown di aprile e maggio 2020, mi ha dato la possibilità e il tempo di approfondire e di cercare le notizie di questo viaggio e del Capitano. La storia che narriamo è quella di una nave con a bordo più di 900 persone che cercano la salvezza in altri stati e ogni volta viene respinta. È una storia di respingimenti, che ogni giorno si replicano sotto i nostri occhi. E poi la vicenda della St. Louis dava anche l’opportunità di raccontare la Shoah, allargando l’orizzonte, svelare che le responsabilità non erano solo di Germania e Italia, ma che il frutto avvelenato dell’antisemitismo aveva infestato il mondo intero”.

Perché hai scelto di scrivere una graphic novel? 

Fin da subito è stato chiaro che questa storia poteva essere raccontata solo così. Intanto perché non c’erano abbastanza elementi per poterne fare un saggio e poi perché la tensione emotiva di questo viaggio poteva essere raccontata bene con le tecniche di scrittura del fumetto, con il gioco dei chiari e degli scuri”.

Che emozioni hai provato lavorando a “St. Louis. Il coraggio di un capitano” insieme a Alessio Lo Manto?

Più andavamo avanti con il lavoro, più diventava grande il senso di responsabilità. Per questo abbiamo deciso di non usare i reali nomi dei passeggeri, fatta eccezione per il Capitano Gustav Schröder. È stato per un senso di rispetto che non abbiamo voluto coinvolgere nel nostro immaginarci gli eventi a bordo della nave i reali protagonisti della vicenda. E poi il fatto che si trattasse di una vicenda che appartiene alla storia ha fatto sì che ogni immagine e parola fosse accuratamente studiata e modellata sul materiale storiografico che abbiamo trovato nel corso delle nostre ricerche”.

Hai in mente altri progetti atti a riportare in auge “storie dimenticate”? 

Per ora è solo un’idea, ma mi piacerebbe raccontare la deportazione del 16 ottobre del 1943, partendo dai diari di Rosina Sorani che ci danno la possibilità di capire che aria si respirava in quei giorni a Roma e che la deportazione non ha riguardato solo le persone, ma anche il patrimonio letterario conservato nelle biblioteche del Collegio Rabbinico e della comunità Israelitica di Roma. In totale i nazisti portarono via più di 7.000 volumi. È una storia poco conosciuta e che restituirebbe il racconto della città alla città, magari sempre con la formula della graphic novel”.

Sono libri come “St. Louis. Il coraggio di un capitano” a tenere vivi ricordi di epoche e brutalità passate e a far sì che sì possa andare avanti non dimenticando il passato e soprattutto rendere questo tipo di narrazioni fruibili alle nuove generazioni.

Andrea Pulcini

St. Louis. Il coraggio di un capitano
di Sara Dellabella e Alessio Lo Manto
Round Robin Editrice, 2021
pp. 102, € 15,00

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