I Top/Flop delle italiane in Champions League ed Europa League (16-18 febbraio)

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Il resoconto della nostra redazione sportiva e i migliori/peggiori giocatori delle squadre italiane impegnate in Champions League ed Europa League

Più ombre che luci per le squadre italiane impegnate nei match di andata degli ottavi di finale di Champions League e dei sedicesimi di finale di Europa League. Bene la Roma sul campo del Braga, il Milan impatta a Belgrado mentre deludono Juventus e Napoli contro Porto e Granada.

SPORTING BRAGA – ROMA

Unica squadra italiana vincitrice in questo primo turno a eliminazione diretta delle coppe europee, la Roma mette una seria ipoteca per il passaggio del turno dei sedicesimi di Europa League con il 2-0 sul campo dello Sporting Braga. Fonseca torna in patria mettendo in atto poco turnover e ritrovando una squadra cinica e concreta che sfrutta al meglio l’uomo in più per gran parte del match. Il vantaggio è firmato nel primo tempo da una zampata di Edin Dzeko su assist del solito Spinazzola, chiude i conti nei minuti finali Borja Mayoral che conclude una bellissima azione orchestrata dai suoi compagni. Vittoria convincente di una squadra che gioca un calcio propositivo che sta ritrovando i suoi interpreti principali (Dzeko, Pedro, Veretout), scoprendo le nuove geometrie del talento Villar e che aspetta la miglior condizione di Stephan El Sharaawii.

TOP PLAYER – EDIN DZEKO

Il gigante di Sarajevo è tornato. L’attaccante giallorosso chiude definitivamente il suo peggior periodo da quando è alla Roma e le discussioni che lo hanno riguardato mettendo a segno il goal del vantaggio che ha indirizzato la partita nei binari giusti e fornendo una prestazione di forza e di sostanza per i compagni. Che sia il momento giusto per tornare a riprendersi il posto da titolare? Rapace.

STELLA ROSSA – MILAN

Un Milan con la testa e soprattutto le gambe concentrate al derby scudetto contro l’Inter di domenica? La nostra risposta è sì. Nonostante un ampio turnover la squadra di Pioli non riesce a riscattare totalmente la pessima prestazione contro lo Spezia della scorsa giornata di Serie A (ne abbiamo parlato qui) e anzi dimostra di aver perso la fiducia e lo smalto a cui ci eravamo abituati. I rossoneri non riescono a chiudere la partita e si fanno pareggiare per ben due volte: al vantaggio su autorete risponde un rigore concesso per fallo di mano di un disattento Romagnoli, Theo Hernandez si procura e trasforma il rigore del nuovo vantaggio che dura fino al 93′, quando Donnarumma viene beffato da un preciso colpo di testa e da uno Stella Rossa in dieci uomini. Risultato? 2 a 2 fuori casa contro una squadra tenace ma sulla carta inferiore, che verrà a San Siro con il coltello fra i denti con una qualificazione ancora aperta. Basterà il leggero vantaggio?

TOP PLAYER – THEO HERNANDEZ

Squadra nuova, storia vecchia. Dal massiccio turnover effettuato da Stefano Pioli l’unico a distinguersi è il titolarissimo terzino francese, scampato alla rivoluzione. Con i suoi strappi sulla fascia sinistra è sempre una spina nel fianco per la difesa dello Stella Rossa e non è un caso che nei goal per la sua squadra ci sia sempre il suo zampino. Come attaccante aggiunto è spesso determinante, si procura e calcia il rigore del 2 a 1 in assenza di Ibrahimovic e Kessiè. Treno.

PORTO – JUVENTUS

Chi ben comincia è a metà dell’opera. Non esiste un detto peggiore per rappresentare la prestazione della Juventus a Oporto, probabilmente una delle peggiori della stagione. Per il terzo anno consecutivo i bianconeri falliscono il match di andata degli ottavi di finale Champions League e questa volta sbagliano completamente approccio alla partita in entrambi i tempi di gioco. Dopo soli due minuti dall’inizio del match subiscono la rete del vantaggio del Porto per un clamoroso errore in uscita di Bentancur, che mette subito in salita una trasferta complicata. I portoghesi chiudono bene gli spazi in difesa e ripartono in contropiede in maniera pericolosa, sfruttando la scarsa verve creativa e la poca pericolosità della squadra di Pirlo, che subisce anche ad inizio ripresa il raddoppio degli avversari. Negli ultimi minuti arriva però il sussulto di orgoglio firmato Federico Chiesa che sfrutta alla perfezione un assist di Rabiot e regala il goal che da speranza per la gara di ritorno a Torino. Prestazione deludente e questa Juventus avrà bisogno di recuperare le forze e gli uomini più carismatici per ribaltare il risultato.

FLOP PLAYER – CRISTIANO RONALDO

Sarebbe scontato bocciare pesantemente Bentancur o la fase difensiva per gli errori che hanno portato ai goal del Porto in una serata dove per 80 minuti non ha funzionato quasi nulla e si è rischiato addirittura il tracollo. Il vero flop nella sua patria natale è stato proprio CR7. Da uno come lui ci si aspetta molto di più, soprattutto nel suo regno: la Champions League. Invece evanescente per quasi tutta la partita per poi riapparire al 90′  per reclamare un calcio di rigore non concesso dall’arbitro. A volte è apparso troppo nervoso con se stesso e con i compagni quando invece questi ultimi hanno bisogno dei suoi goal e della sua classe. Desaparecido.

GRANADA – NAPOLI

Dopo la grande vittoria contro la Juventus nell’ultima giornata di campionato con una squadra falcidiata dagli infortuni, il Napoli non riesce nel bis in Europa nelle medesime condizioni. Dopo gli infortuni di Petagna e Lozano con gli spagnoli Gattuso addirittura è costretto a convocare ben 9 ragazzi della primavera per fronteggiare il Granada nell’andata dei sedicesimi di Europa League e col passare dei minuti questa sfida si rivela un’impresa impossibile. Gli andalusi sono una squadra tecnica e veloce e riescono a passare due volte sfruttando le disattenzioni e gli spazi concessi dalla difesa partenopea. L’attacco azzurro capitanato da Lorenzo Insigne non riesce a pungere e Gattuso purtroppo non ha abbastanza assi nella manica per poter cambiare la partita. Per passare il turno servirà un’impresa allo stadio Diego Armando Maradona ma questa squadra ci ha dimostrato in passato di saperci regalare grandi partite. Ci riuscirà?

FLOP PLAYER – VICTOR OSIMHEN

Fortemente voluto in estate da Gattuso e aspettato e coccolato dopo l’infortunio alla spalla e il Covid, Victor Osimhen è tornato, ma non si vede, o meglio, non si sente. Il nigeriano non riesce a timbrare il cartellino nemmeno contro il Granada ed è ormai da troppo tempo che non succede. Il giocatore ammirato ad inizio campionato sembra un lontano ricordo e il Napoli senza i goal e la profondità del suo attaccante principe fa fatica. Che sia la partita di ritorno il suo momento? Per il momento è rimandato. Mister 70 milioni.

 

Daniele Di Stefano

Immagine di copertina via twitter.com/calciomercatoit

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