Quando la maternità è un peso: il caso dell’atleta Lara Lugli

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Una donna citata per danni dal suo club, il Pordenone Volley, per essere rimasta incinta. La brutta storia di Lara Lugli.

Quanto successo all’atleta Lara Lugli dovrebbe far riflettere. Perché Lara è un’atleta che merita di poter svolgere la sua professione indipendentemente dalle scelte che decide di compiere nella sua vita privata. Occorre spiegare bene le pieghe di questa storia per comprenderla affondo.

Lara Lugli è una donna di 41 anni tesserata per la Compagine di B1 Femminile del Pordenone Volley ed è stata citata recentemente per danni dal suo club per aver provato ad avere un bambino. Perché secondo i vertici della società veneta, l’atleta in sede contrattuale doveva manifestare l’intenzione di aver figli. Aver taciuto questo desiderio ha portato poi la società, a questo atto, scattato quando l’atleta ha chiesto che le venissero pagati gli stipendi maturati durante il suo stato interessante.

È così che l’atleta, stanca dopo una battaglia che dura dal 2018 e che dovrebbe avere un compimento il 18 maggio con l’udienza che si terrà davanti al Giudice di Pace di Pordenone.

 

Sul caso è intervenuta anche Donatella Manzon, Legale Rappresentante del Pordenone Volley. la quale ha evidenziato come l’atleta Lugli abbia violato 11 punti dell’accordo stilato con la società a causa dell’interruzione delle prestazioni sportive.

Questa faccenda apre dibattiti e discussioni in merito ad una questione delicata riguardo lo sport femminile e i diritti delle donne in generale. In tal senso l’Assist (Associazione Nazionale Atlete) ha contribuito alla nascita del Fondo per la Maternità nato per aiutare atlete non professioniste che si trovano o si sono trovate in una situazione simile a quella di Lara Lugli.

A prescindere da come si concluderà questa vicenda è bene che tanto le istituzioni sportive quanto quelle governative prendano la palla al balzo e compiano un passo decisivo e importante verso l’emancipazione femminile e per un reale e concreto abbattimento di tutta una serie di pregiudizi che impediscono una reale parità di trattamento tra uomini e donne.

Andrea Pulcini

Immagine di copertina via twitter.com/beabri (foto di Filippo Rubin / LVF)

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