Cinque grandi pensatrici del Novecento raccontate da Laura Boella
Il pensiero di Etty Hillesum, Hannah Arendt, Simone Weil, Edith Stein e Maria Zambrano in “Cuori pensanti – cinque brevi lezioni di Filosofia per tempi difficili”.
Cuori pensanti – cinque brevi lezioni di Filosofia per tempi difficili (Chiarelettere, 2020) di Laura Boella è un’accurata e approfondita analisi di quello che è stato il pensiero filosofico di cinque grandi pensatrici del Novecento che hanno contribuito a far compiere passi avanti al pensiero della filosofia morale, distaccandosi da quello che era stato fino ad allora il pensiero convenzionale, attraverso i loro importantissimi scritti. Le cinque filosofe delle quali la Boella approfondisce e spiega il pensiero sono Etty Hillesum, Hannah Arendt, Simone Weil, Edith Stein e Maria Zambrano. Queste grandi pensatrici hanno tutte approfondito a vario titolo il tema del sentire interessandosi alla questione dei sentimenti senza tuttavia voler attuare una “riabilitazione” del sentimento rispetto alla ragione.
Laura Boella: "Le mie filosofe guerriere controcorrente" https://t.co/D9xqAEXaZH
— Repubblica (@repubblica) December 23, 2020
Se ad esempio consideriamo quello che è stato l’insegnamento di una grande filosofa quale fu Edith Stein, possiamo notare come lei concentrò gran parte del suo pensiero sul tema dell’empatia, che intendeva come una scoperta dell’altro, inteso anche come Dio, l’Altro assoluto, un incontro possibile solo al culmine di un cammino affettivo e spirituale concepito in primis come ricerca della verità. Questo concetto è discusso da Stein nella sua tesi di laurea nel 1916 a Friburgo sotto la direzione di Husserl e pubblicata un anno dopo.
L’empatia (Einfühlung) è riconoscere l’esistenza di un altro essere, diverso da noi, che abita il nostro mondo.
Stein approfondisce il concetto di empatia nei suoi scritti successivi e concentra i suoi studi su tre figure che rappresentano più di altre la viva applicazione dell’esperienza empatica: la donna, l’intellettuale e il mistico.
La filosofa si occupa a lungo della questione femminile e della questione dell’educazione della donna tenendo conferenze in Germania, Svizzera, Austria, dal 1927 al 1933. Tra le pensatrici delle quali si parla nel libro la Stein fu l’unica ad impegnarsi nel movimento femminista. Stein riesce a comprendere come sia lei stessa che le altre donne siano il luogo di un «problema» proprio in quanto donne (riattualizzando il concetto contenuto nelle Confessioni di Agostino secondo il quale con il cristianesimo l’io si è reso «problema a sé stesso»). La vita ha reso la donna «problema a sé stessa», e con il bisogno di comprendere il proprio io alla luce di quello che è, in sé, e non in base al modo nel quale viene pensata e raccontata secondo stilemi precostituiti. Ciò che queste cinque grandi filosofe del Novecento ci lasciano in eredità è importante non solo ai fini del discorso dell’indipendenza della donna ma anche nel racconto del secolo appena trascorso.
Da oggi in tutte le librerie e gli store online torna Laura Boella con “Cuori pensanti”: cinque lezioni di filosofia che attraversano la vita, gli amori, le inquietudini, le domande e le riflessioni di altrettante straordinarie pensatrici.
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Un’altra grande filosofa studiata in Cuori pensanti è Etty Hillesum. Hillesum in qualche modo registra e osserva con grande attenzione tutto quanto accade nel campo di Westerbock, ce lo dicono in modo inequivocabile le ultime due lettere nelle quali magistralmente racconta quello che succede andando in giro di notte nel campo. Le lettere racchiudono tutto il senso dell’essere un cuore pensante: «Dai campi stessi dovranno irraggiarsi nuovi pensieri, nuove conoscenze dovranno portar chiarezza, oltre i recinti di filo spinato, e congiungersi con quelle che là fuori ci si deve ora conquistare con altrettanta pena, e in circostanze quasi altrettanto difficili. E forse allora, sulla base di una comune e onesta ricerca di chiarezza su questi oscuri avvenimenti, la vita sbandata potrà di nuovo fare un cauto passo avanti. Per questo mi sembrava così pericoloso sentir ripetere: “Non vogliamo pensare, non vogliamo sentire, la cosa migliore è diventare insensibili a tutta questa miseria”. Come se il dolore – in qualunque forma ci tocchi incontrarlo – non facesse veramente parte dell’esistenza umana».
Un testo importante che analizza in modo attento e accurato il pensiero novecentesco delle cinque filosofe. Come scrive l’autrice: «Le precedenti cinque lezioni rappresentano un’occasione per approfondire il tema del cuore, dell’amore, della pietà, della compassione, che compare in contesti molto diversi nelle pensatrici.»
Cuori pensanti – 5 brevi lezioni di filosofia per tempi difficili
Laura Boella
Chiarelettere
Prima edizione: novembre 2020
Seconda edizione: gennaio 2021
Maria Laura Canori
Immagine di copertina via ilriformista.it