EURO 2020 | I Top & Flop di Italia – Austria (ottavi di finale)

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Gli Azzurri volano ai quarti di finale grazie ai goal nei tempi supplementari dei subentrati Federico Chiesa e Matteo Pessina.

A Wembley è un’Italia che soffre il pressing, l’intensità e la fisicità dell’Austria durante i tempi regolamentari ma alla fine si qualifica ai quarti di finale grazie ad un prova di carattere di tutto il gruppo e la sblocca nei tempi supplementari con i due giocatori subentrati dalla panchina. Venerdì 2 luglio sfida al Belgio, che ha eliminato 1-0 il Portogallo.

IL MATCH

Dopo un cammino da veri dominatori e senza particolari insidie nella fase a gironi di UEFA EURO 2020, questa volta gli Azzurri del C.T. Roberto Mancini cominciano a provare brivido della sofferenza. Agli ottavi di finale, nella prima vera sfida da “dentro o fuori” in una competizione importante dopo anni, l’Italia fa più fatica del previsto contro un’Austria ben messa in campo dal suo C.T. Franco Foda e che ha dimostrato una grande condizione fisica nonostante il giorno in meno di riposo rispetto alla nostra Nazionale.

Il match è cominciato subito con ritmi altissimi, l’Austria ha scelto la strategia del pressing alto e del raddoppio sistematico sulle fasce laterali mettendo in difficoltà il palleggio azzurro e togliendo la possibilità dell’uno contro uno a Lorenzo Insigne e Domenico Berardi. Solo un guizzo di Leonardo Spinazzola che confeziona un’occasione sui piedi di Nicolò Barella ed un grande tentativo dalla distanza di Ciro Immobile che si è stampato sul palo hanno vivacizzato il primo tempo. Nella ripresa sono gli austriaci a prendere in mano la partita soprattutto a centrocampo e solo il VAR ha cancellato la gioia del goal e un potenziale rigore ad una squadra abile a sfruttare la poca lucidità degli uomini di Mancini, il quale per questi motivi ha avuto bisogno di affidarsi alla freschezza degli uomini in panchina, soprattutto Federico Chiesa e Matteo Pessina. Proprio i due subentrati sbloccano il match nei tempi supplementari sfruttando le iniziative dell’incontenibile Spinazzola e scacciando via il fantasma della lotteria dei rigori che si faceva sempre più incombente. Nel finale l’Austria ha continuato a crederci ed ha accorciato le distanze con Sasa Kalajdzic ma sono gli Azzurri a qualificarsi ai quarti di finale.

Vittoria di cuore e di gruppo che certifica ancora una volta la qualità della rosa, in cui tutti e 26 i componenti si sentono partecipi e danno il proprio contributo per continuare a sognare e regalare una gioia al popolo azzurro. Ottima prestazione difensiva di Francesco Acerbi e grande impatto sul match di Federico Chiesa e Matteo Pessina. Decisivi. Voto 7.5.

Per l’Austria buona prova di Marko Arnautovic, sempre nel vivo del gioco e molto pericoloso in area di rigore mentre il migliore a sorpresa è stato Konrad Laimer, esterno offensivo che milita nel Lipsia. Instancabile. Voto 7.

 

TOP PLAYER – LEONARDO SPINAZZOLA

Per la seconda volta in questo Europeo l’esterno della Roma è stato premiato come Star of the match, e anche per noi merita ancora una volta il titolo di Top player della nostra Nazionale. Nelle partite degli Azzurri è il vero e proprio attaccante aggiunto sulla fascia sinistra, sempre incisivo con le sue accelerazioni, ma allo stesso tempo si fa trovare sempre pronto anche in fase difensiva dimostrando di avere fiato e gamba da vendere. Contro l’Austria i due goal arrivano dalle sue giocate e fino ad ora è stato uno dei migliori calciatori in tutta la competizione in grado di creare la superiorità numerica in maniera costante con i suoi uno contro uno. Se fosse più lucido vicino alla porta e riuscisse a segnare qualche goal in più in Europa non avrebbe rivali. Al momento in ogni caso sta giocando il miglior calcio della sua carriera. Speedy Gonzales. Voto 8.

FLOP PLAYER – LORENZO INSIGNE

Dopo il grande match all’esordio di EURO 2020 contro la Turchia, Lorenzo Insigne da “Magnifico” sembra tornato “scugnizzo”. Il numero 10 degli Azzurri corre, si impegna, si sacrifica in fase difensiva ma negli ultimi 20 metri non riesce più ad accendere la luce. Troppa imprecisione nell’ultimo passaggio, poca cattiveria nel concludere le azioni e una condizione fisica non ottimale per un calciatore che ci ha abituato nel Napoli ad essere decisivo ed andare al doppio della velocità degli avversari quando è al top della forma. Leader fuori dal campo per il suo fantastico rapporto con i compagni pieno di scherzi e sorrisi, adesso deve cambiare marcia dentro il rettangolo di gioco nelle partite che contano per essere realmente protagonista in questo Europeo. Inconsistente. Voto 5.

Daniele Di Stefano

Immagine in copertina via twitter.com/Vivo_Azzurro

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