EURO 2020 | I Top & Flop di Belgio – Italia
Conquistato il pass alle Final Four di EURO 2020: gli Azzurri di Mancini sfideranno le temibili “furie rosse” della Spagna.
Dopo aver eliminato anche una delle più accreditate pretendenti alla vittoria continentale, l’Italia di Roberto Mancini prosegue a marcia spedita verso la finale di Wembley. La Nazionale italiana, a differenza di quella degli ultimi 50 anni, piace sempre più ai tifosi e alla critica per il suo gioco spettacolare e vincente.
ITALIA
Contro il Belgio, uno degli avversari più blasonati ed attrezzati per la vittoria finale, l’Italia di Roberto Mancini sfodera ancora un’incredibile performance sontuosa. Belgio Italia 1-2: questo il risultato finale con cui gli Azzurri si aggiudicano il tanto agognato accesso alle semifinali di EURO 2020. A differenza dei precedenti match della nostra Nazionale, i Mancio boys dimostrano di saper anche soffrire come una squadra. Infatti se la costruzione della manovra ed il palleggio ragionato e veloce continuano ad essere le costanti della filosofia di gioco manciniana, non sono mancate situazioni di pericolo create dagli avversari. Come era facilmente prevedibile si sono distinti per la loro classe di caratura internazionale oltre ai noti Lukaku e De Bruyne, ma a stupire è stato soprattutto Jérémy Doku: autentica sorpresa di questo torneo. Il duo Bonucci e Chiellini controllano per buona parte Lukaku (lasciato solo in attacco dai compagni), ma in 4 occasioni la tecnica cristallina di Big Rom è talmente elevata da riuscire a creare delle occasioni pericolosissime che, fortunatamente per noi italiani, i belgi non hanno saputo sfruttare. A centrocampo, dominano quelli che sono considerati i due migliori centrocampisti al mondo: De Bruyne e Barella. Ed è proprio il Nicolò nazionale che sblocca la partita con una prodezza balistica fenomenale. Il 2-0, poi, è un capolavoro di Lorenzo Il Magnifico Insigne. Su errore di Di Lorenzo, l’arbitro concede il penalty che il solito Big Rom realizza. La partita si chiude sul risultato finale di 2-1. Voto in pagella Italia: 8,5. Il bel gioco e la capacità di soffrire (per una ventina di minuti abbondanti) sono le armi della nostra Italia: la stampa internazionale preferisce l’innovativo mancinismo all’ormai datato, ma pur sempre affascinate, guardiolismo. Adesso tutto concentrati con la Spagna. Si va a Wembley: il sogno continua!
https://www.youtube.com/watch?v=vGDN4uMVhfg&ab_channel=HattrickBoys
TOP PLAYER – BARELLA
In questo torneo non è riuscito ancora ad esprimersi al top delle sue condizioni (complici due annate logoranti ed estenuanti con l’Inter e la Nazionale, in cui Nicolò ha avuto pochissime occasioni di riposo), Barella domina a centrocampo e si coordina perfettamente con Jorginho e Verratti. Il 18 azzurro surclassa letteralmente i grandi Witsel, T. Hazard e J. Vertonghen attraverso una incredibile capacità di recupero di palloni unita alla meravigliosa abilità di inventare e dettare tempi e ritmi delle azioni di ribaltamento tanto amate da Mancini. Il centrocampista interista serve ottimi assist che però Immobile e, soprattutto, Chiesa sprecano. Poi, al 31’ decide di fare il suo lavoro ossia il fenomeno realizzando una rete da Autore (in questo caso, l’uso della maiuscola è stato volutamente adottato). Una conclusione perfetta in termini di: coordinazione, precisione balistica, tecnica e potenza. Che dire di più? Solo che a livello internazionale è sempre più identificato come unico alter ego del grandissimo Kevin De Bruyne (rispetto al quale eccelle anche nella fase di copertura e lavoro sporco). Voto in pagella: 9. Tecnica, tattica, inventiva, capacità realizzativa: le peculiarità del miglior centrocampista italiano e non solo. Fuoriclasse indiscusso!
https://www.youtube.com/watch?v=yKt6tuFZ1lc&ab_channel=CalcioZOOM
FLOP PLAYER – DI LORENZO
Questa volta Giovanni si è completamente dovuto arrendere ad un avversario strepitoso e straripante che risponde al nome di Jérémy Doku. L’ala mancina del Rennes fa letteralmente il bello e cattivo tempo sulla fascia sinistra. Schierato come ala sinistra in appoggio a Lukaku, il 21enne belga si lancia per tutti i 90’ in continui scatti e sprint, durante i quali vince sempre a mani basse il duello tecnico ed in velocità con i vari Di Lorenzo (su tutti), Bonucci e Chiellini. Con le sue continue finte ad alta velocità mette sempre in crisi la difesa azzurra. L’esterno basso del Napoli non riesce mai a trovare le giuste contromisure al belga. Di fronte a certi fenomeni, l’impegno e l’abnegazione tattica di Di Lorenzo non sono purtroppo sufficienti. Forse la maggiore esperienza di Florenzi sarebbe stata più utile contro un avversario letteralmente scatenato come Doku. In vista della semifinale, se a partire titolare sarà sempre Di Lorenzo (che fin qui, come tutti gli altri azzurri, va detto che ha disputato un ottimo europeo) è importante che Mancini studi delle contromosse tattiche per arginare i diretti avversari illustri iberici: Sarabia e, soprattutto, il grande azulgrana Jordi Alba. Due avversari che per velocità e tecnica ne sanno qualcosa. Voto in pagella: 5-. Disorientato e travolto dalla potenza e dalla velocità di Doku. Annientato e spaventato!
ROBERTO MANCINI
Come sempre il più grande merito di questo, sin qui, favoloso cammino azzurro ad Euro 2020 va al nostro grandissimo tecnico Mancini. Il mancinismo strabilia ed emoziona tutti: italiani e, soprattutto, stranieri. Una novità assoluta per il nostro movimento calcistico. Un’Italia così pimpante e fresca nelle idee e nel gioco non si ricordava da oltre 50 anni. A nostro avviso, l’altro grande merito del Mancio è stato quello di costruire una squadra che, salvo infortuni (come nel caso del grande Stefano Sensi), considerasse i giocatori più funzionali ed adeguati al progetto tecnico elaborato dal nostro Selezionatore. Indovina tutti i cambi e lo spartito tattico scelto per affrontare i diavoli rossi del Belgio è quello più giusto ed appropriato per battere i rivali del Belgio. Battuti i primi in classifica del ranking (Belgio): chapeau! Voto in pagella: 9. È lui il dodicesimo uomo in campo per gli Azzurri: sicuramente il più decisivo e l’unico insostituibile. Mago Merlino!
Francesco Ciavarella