Premio Strega 2021: il trionfo di Emanuele Trevi con “Due vite”
La finale del Premio Strega 2021 ha intrattenuto gli amanti della letteratura ieri in seconda serata, decretando il vincitore di questa edizione: Emanuele Trevi con il suo romanzo “Due vite” di Neri Pozza Editore.
Si è svolta ieri sera al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, l’attesa finale del riconoscimento più ambito da tutti gli scrittori: il Premio Strega.
I 5 titoli finalisti della 75ª edizione che si sono contesi la vittoria erano “Il libro delle case” di Andrea Bajani (Feltrinelli), “Il pane perduto” di Edith Bruck (La nave di Teseo), “L’acqua del lago non è mai dolce” di Giulia Caminito (Bompiani), “Borgo sud” di Donatella Di Pietrantonio (Einaudi) e “Due vite” di Emanuele Trevi (Neri Pozza).
L’evento è andato in onda in seconda serata, in diretta su Rai 3, ed è stato una ventata di normalità anche per il mondo della letteratura. Finalmente un evento dal vivo, con un pubblico, una giuria, tutto come la normalità che tutti aspettavamo di rivivere. Condotto da un’ottima Geppi Cucciari, con la sua bravura e ironia ha saputo condurre la manifestazione fino al momento del verdetto, intervallando interviste a chiacchierate con gli autori per conoscere al meglio i loro romanzi. E non è mancata nemmeno qualche frecciatina (neanche troppo velata) alla nostra classe politica.
A presiedere la giuria lo scrittore Sandro Veronesi, vincitore del Premio Strega 2020 con il suo libro “Colibrì” (La Nave di Teseo), che al momento del verdetto raccoglie il 90% degli aventi diritto di voto e poco dopo la mezzanotte incorona il suo successore: Emanuele Trevi ed il suo “Due vite“. Lo scrittore romano classe 1964 ha conquistato l’ambitissimo riconoscimento conquistando 187 voti. Al secondo posto con 135 preferenze è arrivata Donatella Di Pietrantonio, seguita da Edith Bruck, con 123 voti.
Il vincitore della LXXV edizione del Premio Strega è Emanuele Trevi con «Due Vite» (Neri Pozza).
©️📸 Musacchio, Ianniello & Pasqualini pic.twitter.com/QwQinRtaE4
— PremioStrega (@PremioStrega) July 8, 2021
Nel suo romanzo Trevi ripercorre l’amicizia che lo lega a Rocco e Piera, a cui era molto legato e che ha perso troppo presto. Una storia che, come sostiene lo stesso autore durante la presentazione del suo libro nel corso della serata, è stata come un omaggio ai suoi cari amici, perché a volte si da importanza ai momenti vissuti con qualcuno solo quando questi sono ormai passati, senza riuscire a goderseli e gioirne a pieno mentre accadono.
Le persone incantevoli spesso si consumano e infine si dissolvono nel loro sciame vorticante di minuscole lucine. Due vite di Emanuele Trevi, #PremioStrega2021, a Fahrenheit, qui https://t.co/cJgEgjRiPW pic.twitter.com/MlnOooJ5BR
— Rai Radio3 (@Radio3tweet) July 9, 2021
Era stato proposto al Premio Strega 2021 da Francesco Piccolo con la seguente motivazione:
“Due vite è la storia di tre amici: Emanuele Trevi che racconta Rocco Carbone e Pia Pera, due scrittori scomparsi troppo giovani. Racconta delle sconfitte e delle euforie, dei litigi e dei gesti indimenticabili, delle notti romane; e parla del dolore di averli persi. Questo libro è il modo di tenerli vicini, anche se il tempo che passa cerca di allontanarli. Le storie, la memoria, la riflessione, le divagazioni e la distrazione – sono tutte caratteristiche della scrittura di Trevi, e della sua capacità di tirarci dentro un tempo e un luogo che non pensavamo ci riguardasse così tanto. Due vite di Emanuele Trevi è un libro capace di trasformare l’intimità e la malinconia in letteratura, rendendole universali a avvicinandole alle vite di tutti. Ed è un libro che non assomiglia a nessun altro. Per questo lo candido con entusiasmo al premio”.
Dobbiamo ammettere che non ha deluso le aspettative.
Giada Giancaspro
Immagine di copertina via twitter.com/bellu_francesco