L’ennesimo rinvio del DDL Zan. Capogna (Possibile – LGBTIQ+): «L’odio avanza e questa legge serve ora»

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La Conferenza dei Capigruppo del Senato ha rimandato la discussione sul DDL Zan a dopo le elezioni amministrative di inizio ottobre. Il commento di Gianmarco Capogna, Portavoce Nazionale Possibile LGBTIQ+.

Il nuovo rinvio del DDL Zan è l’ennesima conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, di come sulla pelle delle persone LGBTIQ+ si giochi una battaglia politica che nulla ha a che vedere con la dignità delle nostre vite e delle nostre rivendicazioni. È assurdo pensare che ci sia sempre qualcosa che viene prima e che nel nostro Paese noi continuiamo ad essere considerati di serie B.

La strategia di aspettare le amministrative per poi cavalcarne un eventuale risultato positivo dei partiti che sostengono il DDL non è solo rischiosa ma anche svilente per la concezione che la nostra classe dirigente ha nei confronti dei diritti LGBTIQ+. Non siamo qualcosa da rivendicare in caso di un successo elettorale o di mettere da parte in caso di sconfitta, siamo cittadine e cittadini che meritano rispetto, pari diritti e dignità come tutte le altre persone. Vale per il DDL Zan come per matrimoni e adozioni, temi spariti dall’agenda politica dei partiti in Parlamento, ancor di più per il superamento della legge 164/82 che ancora relega il riconoscimento delle persone trans a decisioni di parti terze, siano esse medici che tribunali.

Tutta la discussione intorno al disegno di legge contro l’omolesbobitransfobia, la misoginia e l’abilismo ha nuovamente confermato che ancora troppo spesso per la politica da palazzo queste sono più bandierine di propaganda che battaglie di pieno e convinto coinvolgimento. Un grave errore, e una enorme miopia politica, anche in quello che si definisce “centrosinistra”, perché dietro quelle leggi, dietro le nostre rivendicazioni, ci sono delle persone, con volti, storie e dignità.

Dopo anni e anni di battaglie sull’omolesbobitransfobia, siamo stufi e stufe. Intorno a noi l’odio avanza e questa legge serve ora, in particolare per le persone LGBTIQ+ più giovani che aumentano come vittime. Dobbiamo assicurare a loro e a tutte e tutti noi un futuro migliore. Non c’è più tempo.

Gianmarco Capogna
Portavoce Nazionale Possibile LGBTIQ+

Immagine di copertina via Unsplash

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