A Città del Messico una statua di Cristoforo Colombo sarà sostituita da quella di una donna

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Secondo la sindaca di Città del Messico la decisione rappresenta un atto di «giustizia sociale» e il riconoscimento di 500 anni di «resistenza indigena» a partire dalla conquista spagnola.

A qualche giorno dal duecentesimo anniversario dell’indipendenza del Messico dalla dominazione spagnola, le autorità del Paese nordamericano hanno confermato, lunedì 6 settembre, che una statua del navigatore ed esploratore italiano Cristoforo Colombo sarà sostituita da quella di una donna indigena.

«La scultura sarà trasferita in un luogo sicuro, degno e adeguato» ha riferito in un comunicato l’Istituto nazionale di antropologia e storia (INAH). Al suo posto sarà collocata la scultura di una «donna olmeca», realizzata dall’artista messicano Pedro Reyes – ha dichiarato domenica la sindaca di Città del Messico, Claudia Sheinbaum, in occasione di un evento pubblico coincidente con la celebrazione della giornata internazionale delle donne autoctone.

«Sono proprio le donne indigene ad avere avuto probabilmente il peso maggiore nella storia del Messico ma il minore riconoscimento», ha sottolineato. La decisione rappresenta un atto di «giustizia sociale», ha aggiunto Sheinbaum, e insieme il riconoscimento di cinquecento anni di «resistenza indigena» a partire dalla conquista.

Richiesta di scuse

La statua di Cristoforo Colombo, al quale si attribuisce la scoperta del continente americano sotto il patronato della corona spagnola, era stata collocata in una rotonda del viale centrale Paseo de la Reforma («passeggiata della Riforma») nel 1877, nei pressi delle rovine del Templo Mayor, il cuore della civiltà azteca.

Le autorità l’avevano rimossa nell’ottobre del 2020 perché fosse «presa in carico da personale specializzato in materia di conservazione e restauro». Ma, invece di essere rimessa nello stesso posto, sarà mandata in un altro quartiere della capitale per evitare «rischi per questo pezzo di importante valore artistico e storico», ha dichiarato l’INAH.

La rimozione della statua è stata decisa poco dopo la diffusione di un appello sui social network volto a farla cadere, in «omaggio ai milioni di indigeni e discendenti di africani massacrati» in seguito alla scoperta dell’America, secondo gli organizzatori della campagna. La statua di Cristoforo Colombo e il monumento dell’angelo dell’Indipendenza sono stati entrambi segnati da scritte di protesta durante le marce femministe.

Il governo del presidente Andrés Manuel López Obrador afferma di voler difendere le cause indigene. Ha chiesto al governo spagnolo e al Vaticano di presentare delle scuse storiche per gli abusi commessi durante la conquista e l’evangelizzazione del loro territorio.

Traduzione di Sara Concato via lemonde.fr

*titolo originale: “In Messico una statua di Cristoforo Colombo sarà sostituita da quella di una donna”

Immagine di copertina via Wikimedia

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