Patrick Zaki a processo. Amnesty: “Sapevamo che la procura egiziana avrebbe tirato fuori qualcosa”
Dopo oltre un anno e mezzo di detenzione preventiva il ricercatore egiziano va a processo. Per Amnesty International, Patrick Zaki rischia fino a 5 anni di carcere.
Alla fine, dopo infiniti prolungamenti dei periodi di detenzione preventiva, Patrick Zaki andrà a processo, con prima udienza il prossimo 28 settembre invece che il 14*. Al ricercatore egiziano viene contestato uno scritto del 2019 in difesa della minoranza copta, come riporta Amnesty International attraverso le parole del suo portavoce Riccardo Noury.
Sapevamo che la procura egiziana avrebbe tirato fuori qualcosa per giustificare l'inizio del processo di #PatrickZaki. Per uno scritto in difesa di una minoranza copta perseguitata in Egitto, Patrick rischierebbe fino a 5 anni di carcere #FreePatrickZaki pic.twitter.com/aIeHDxlpcs
— Amnesty Italia (@amnestyitalia) September 13, 2021
La stessa organizzazione per i diritti umani, sin dal giorno dell’arresto, avvenuto l’8 febbraio 2020, ritiene che “Patrick George Zaki sia un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media“.
Ieri pomeriggio l'aquilone per Zaky è voltato ancora nel cielo. Qui il bel servizio di ieri sera del Tg3 Emilia Romagna a cura di Laura Passetti e montaggio di Dario Fabbri. @FDUmilano @amnestyitalia @Artventuno pic.twitter.com/PgAFoe6Hj7
— Gianluca Costantini (@channeldraw) September 13, 2021
*Articolo aggiornato al 14 settembre 2021