Awesome Mix – Vol. 1: una playlist per il relax e per scacciare i pensieri
Per il primo volume della nuova rubrica settimanale un mix di artisti italiani e stranieri che mai avreste pensato di leggere in uno stesso articolo.
Come ad ogni inizio le parole sono sempre difficili da trovare, spiegare di cosa si tratta, cosa ci ha portati a dare vita a questa rubrica, ma soprattutto era la rubrica di cui avevate bisogno? A queste domande cercherò di dare una risposta e spero che queste saranno sufficienti anche se sicuramente non tutti gli euroscettici saranno soddisfatti, me ne perdonerete.
E allora quindi cos’è Awesome Mix? È una playlist, o meglio è la nuova rubrica che scriverò ogni settimana sulle pagine di Ghigliottina che avrà come protagonista una playlist creata appositamente per la rubrica.
La playlist avrà prevalentemente un mood centrale o almeno un filo conduttore che ne ha decretato l’inserimento di un pezzo rispetto ad un altro, ma non aspettatevi una recensione di ogni pezzo, non è questa la rubrica che fa per voi se cercate questo tipo di articoli. Non aspettatevi nemmeno una motivazione sempre articolata per la scelta di un pezzo, a volte la motivazione più sensata è perché sì e lo sappiamo tutti, è una delle frasi più spiazzanti.
La playlist avrà un senso anche dal punto di vista di generi musicali? Potrebbe… o forse no. Probabilmente già da questo numero mi darete del pazzo (e in fondo chi non lo è?). Un genere è un’etichetta e nel tempo mi sono reso conto di non riuscire a fermarmi a delle etichette. Sono sempre stato un rocker convinto eppure negli ultimi anni mi sono reso conto di passare dall’ascoltare gruppi hard & heavy come Disturbed o Children of bodom ad artisti come Franco126 e Levante senza nemmeno dare troppo peso al cosa mi ha portato da una parte all’altra. E sia chiaro non sto sminuendo un artista a favore di un altro, è chiaro che artisticamente però non siano proprio la stessa cosa.
Forse avete capito cosa porterò dentro Awesome Mix: i miei ascolti, le mie giornate e perché no parte del mio complesso modo di pensare e trovare collegamenti tra le cose. Ultima nota ma non per importanza, il nome di questa rubrica non è autoreferenziale, Awesome Mix è il nome della musicassetta che Star Lord in Guardiani della Galassia nei film della Marvel Cinematic Universe riproduce dentro il suo walkman, successivamente diventato anche il titolo delle colonne sonore dei due film della serie (appunto Awesome Mix – Vol. 1 e Awesome Mix – Vol. 2), quindi solo una citazione, non così di classe, ma pur sempre una citazione.
Fatti i dovuti convenevoli, direi che possiamo immergerci in questo viaggio insieme per il primo episodio.
Per questo primo episodio ho voluto dare peso a quelli che sono i pezzi che involontariamente ho ascoltato di più di recente, soprattutto quando a tarda serata mi ritrovo in strada con il cane per l’ultima uscita giornaliera, romantico eh? Eppure, cuffiette alle orecchie, è il momento più comodo per scacciare via lo stress di una giornata densa, tra lavoro e impegni vari.
E allora iniziamo la nostra passeggiata scacciapensieri dall’Italia, da un artista che personalmente odio e amo, Coez. L’ultimo brano pubblicato dall’artista di Nocera Inferiore, Flow Easy sembra essere un buon compromesso tra quei pezzi che lo hanno portato alla ribalta e i brani degli esordi più vicini alla scena hip-hop che al cantautorato indie. E allora pur non essendo un grandissimo estimatore di Coez, gusti sia chiaro niente di personale, questo brano mi ha convinto e mi ha portato a sentirlo più volte nel corso dei giorni.
Restiamo in Italia, ci spostiamo a nord però coi Ministri. Anche se altalenanti negli anni, sono sempre in un modo o nell’altro nelle mie orecchie, e il motivo di Palude non si riesce a togliere con un testo liberatorio e metaforico allo stesso tempo sembra quel che serve quando la giornata si è presentata complicata.
Avevo detto saremmo saltati da un genere a un altro? Avevo detto nell’intestazione che avremmo mischiato artisti italiani e esteri in uno strano mix? Ed eccoci qua con Thom Yorke e la sua Suspirium. Non credo servano molte spiegazioni sul perché sia adatto a scacciare pensieri coi suoi toni lievi, immaginatevi camminare nel buio con le cuffie e questo brano a fare da colonna sonora.
Di nuovo in Italia, con il nuovo lavoro da solista di Maurizio Carucci, il cantante degli Ex-otago, uscito nelle scorse settimane con Fauno, che se poi ci pensate come mood si sposa bene con il brano del frontman dei Radiohead.
E siccome fare avanti e indietro tra i confini nazionali e internazionali, abbiamo capito che è divertente, perché non aggiungere alla collezione anche i R.E.M.? Non so quanti chilometri ho percorso con la playlist su di loro offerta da Spotify. The one I love ha la giusta carica per camminare, sopportare gli estranei che lanciano un versetto al tuo cane senza fermarsi e non uccidere il tuo cane che ti stacca una spalla perché ha sentito un odore o ha visto quel barboncino a 40 chilometri da voi. Non me ne voglia Michael Stipe se ho dissacrato il loro pezzo con queste argomentazioni.
I Fast Animals and Slow Kids sono tra le band più discusse negli ultimi anni, e hanno diviso i propri fan dopo gli ultimi due dischi pubblicati, ma io li metto in questa playlist proprio con un pezzo dell’ultimo disco che ha una dimensione fortemente introspettiva, e allora si che aiuta a tirare le somme di una giornata.
Ma questa sera è un po’ diversa, segue la scia delle persone
Segue la scia dei suoi pensieri e se ne va
Ultima andata e ritorno dal nostro paese, lo prometto. In genere, soprattutto in radio, si dice che lo stesso artista non va mai messo due volte nella stessa playlist, ed è vero non possiamo mica fare un greatest hits. E allora facciamo che inserisco un pezzo di un’altra band con lo stesso frontman? Dropped degli Atoms for Peace ha il beat adatto per accompagnare la chiusura della giornata verso le lenzuola per far scivolare via la pesantezza.
Se ci sono degli artisti che fatico a tenere lontana da qualsiasi ascolto, scopo, pensiero questi sono proprio i Verdena e Luna mi aiuta sempre a staccare la testa e forse proprio perché ne ho sentito una versione elettronica che mi ha lasciato un po’ troppo perplesso in una puntata di un noto talent diciamo che meglio sentirla in originale.
Via dall’Italia, almeno fino al prossimo episodio, andiamo nelle fredde terre islandesi. I Sigur Rós hanno dei pezzi con titoli impronunciabili per noi italiani, ma non per questo dobbiamo dimenticarcene così facilmente, Svefn-g-englar, fortuna che non devo annunciarla in un programma radiofonico.
Ultimi due brani di questo mix, avreste mai pensato di leggere nella stessa playlist Coez e… Bruce Springsteen? L’ho appena fatto, ecco che come penultimo brano inserisco nel Mix Independence Day tratto da quel capolavoro di The River.
Chiudiamo sempre oltreoceano, Skate potrà sembrare troppo attiva dopo aver tenuto tanto bassi i toni nel corso di questo ascolto, ma vedetela come buon auspicio per i prossimi avvenimenti e fatevi alleggerire dal ritmo del brano di Bruno Mars, Anderson .Paak e Silk Sonic.
Se avessi mai pensato di mettere nella stessa playlist Bruce Springsteen e Coez qualche tempo fa forse non ci avrei creduto, ma tutto sommato perché no? Per questa settimana lasciamoci con questi strani accostamenti, magari la prossima settimana sarà tutta dedicata al death metal.
E voi che aggiungereste come scacciapensieri?
Cristiano Tofani
Immagine di copertina via csfd.cz