La corsa allo spazio tra Russia e Stati Uniti… per un film

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Battendo sul tempo un concorrente progetto statunitense con Tom Cruise, l’attrice Julija Peresil’d e il regista Klim Šipenko erano decollati il 5 ottobre dal cosmodromo russo di Bajkonur in Kazakistan, al fianco dell’astronauta Anton Škaplerov.

L’attrice e il regista russi che hanno soggiornato per 12 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per girare lì il primo film nello spazio sono tornati sulla Terra domenica 17 ottobre. La navicella Sojuz MS-18 che trasportava Julija Peresil’d, Klim Šipenko e l’astronauta Oleg Novickij è atterrata sulle steppe del Kazakistan alle 6:36 (ora di Parigi), come mostrano le immagini ritrasmesse in diretta da Roscosmos, l’agenzia spaziale russa.

Il regista Klim Šipenko, 38 anni, è apparso mentre usciva dalla capsula, visibilmente provato ma sorridente, facendo un gesto con la mano alle telecamere e alle persone presenti, prima di essere portato dai medici che dovevano controllare il suo stato di salute.

Fra gli applausi è stata poi estratta dalla capsula, nelle stesse condizioni, Julija Peresil’d, 37 anni, l’attrice che interpreta il ruolo principale del film, selezionata fra circa 3.000 candidate, che ha poi ricevuto un mazzo di fiori ed è stata visitata.

Il cosmonauta Oleg Novickij, uscito per primo dalla navicella, è stato salutato dal capo della Roscosmos, Dmitri Rogozin, a cui ha rivolto un: «tutto bene!». Poco prima del ritorno a Terra, Rogozin aveva pubblicato delle foto della sua équipe di salvataggio in arrivo sui luoghi dell’atterraggio a bordo di dieci elicotteri.

Nuova corsa alle imprese nello spazio

Battendo sul tempo un concorrente progetto statunitense con Tom Cruise, Julija Peresil’d et Klim Šipenko erano decollati il 5 ottobre dal cosmodromo russo di Bajkonur, in Kazakistan, al fianco del cosmonauta Anton Škaplerov. Il loro film, intitolato provvisoriamente La sfida, metterà in scena una chirurga che si reca a bordo della ISS con la missione di salvare la vita di un cosmonauta. Due cosmonauti russi che attualmente stazionano sulla ISS e Škaplerov appariranno nel film come comparse.

In un contesto di rivalità russo-americana, questa avventura cinematografica assume anche i tratti di una nuova corsa alle imprese nello spazio, sessant’anni dopo il primo uomo mandato in orbita dall’URSS, Jurij Gagarin.

Il settore spaziale russo, fiore all’occhiello di Mosca in epoca sovietica, in particolare con la messa in orbita del primo satellite, del primo animale, del primo uomo e poi della prima donna, è oggi minato dai problemi. Per Roscosmos la pellicola ridarà lustro a un blasone sbiadito dagli scandali della corruzione, dai ripetuti guasti e dalla perdita del lucrativo monopolio dei voli con equipaggio umano verso l’ISS.

Questa iniziativa interviene anche in piena corsa non scientifica allo spazio, visto il moltiplicarsi in questi ultimi mesi dei voli di piacere, come quelli del miliardario britannico Richard Branson e del miliardario statunitense Jeff Bezos. In modo analogo, Roscosmos intende prossimamente portare sull’ISS un miliardario giapponese.

Il progetto del film ha suscitato polemiche in seno alla comunità scientifica russa. Il direttore dei voli con equipaggio umano dell’agenzia, Sergej Krikalëv, è stato persino licenziato quest’estate per aver detto che sarebbe stato meglio investire i soldi nella ricerca e nell’innovazione spaziale. L’astronauta francese Thomas Pesquet ha espresso anche lui il suo scetticismo, osservando che si poteva realizzare qualcosa di altrettanto realistico in studio. Eppure è sotto il suo comando che si è svolta la missione russa, essendo lui entrato in carica come capitano dell’ISS il 4 ottobre, per la durata di tredici giorni.

Traduzione di Sara Concato via lemonde.fr

Immagine di copertina via twitter.com/theresacross_

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