Giorno della memoria: l’Olocausto dei disabili
“Vite indegne di essere vissute”. Le persone con disabilità sono state le prime sulle quali è stato sperimentato l’orrore dell’Olocausto, ricordato ogni 27 gennaio nel Giorno della Memoria
Persone con problemi psichici, fisici e con malattie genetiche hanno subito una morte atroce, andavano “contro” la causa della razza, che doveva essere pura. Aktion T4 è il nome del programma nazista di eutanasia nei confronti dei disabili. Il numero di vittime accertate fu di 70.000 solo tra il 1939 e il 1941, ma il massacro proseguì anche negli anni successivi, con una stima di 200.000 morti.
Per la #Giornatadellamemoria è giusto ricordare lo sterminio di più di 200.000 persone con #disabilità, il progetto noto come programma #AktionT4.
— Ability Channel (@abilitychannel) January 27, 2022
Qualche anno fa il regista e attore Marco Paolini ha realizzato uno spettacolo teatrale, Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute, per raccontare l’epurazione di disabili e malati di mente praticata dal regime nazista.
E in un giorno importante come questo, quando le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz il 27 gennaio 1945, non possiamo rimanere in silenzio. Non solo nel Giorno della memoria. Dobbiamo parlare il più possibile di ciò che è successo, soprattutto a chi, oltre 70 anni dopo, crede nelle divisioni e non nell’unità, vuole alzare muri invece di condividere. Non bisogna mai smettere di credere nel fatto che siamo tutti uguali.