Presidenziali francesi: l’estrema destra va al secondo turno

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Il presidente francese uscente Emmanuel Macron e la candidata di estrema destra Marine Le Pen sono arrivati in testa al primo turno delle elezioni presidenziali questa domenica. Si affronteranno come nel 2017 per il secondo turno previsto per il 24 aprile prossimo.

Nulla è deciso per Emmanuel Macron

Se il presidente uscente ha ottenuto un punteggio più importante rispetto a cinque anni fa (27-28% contro il 23-24% per Marine Le Pen), il distacco dalla sua rivale di estrema destra si preannuncia più stretto al secondo turno. Emmanuel Macron lo sa.

«Nei quindici giorni a venire, non risparmiamoci sforzi perché nulla è deciso, siamo umili, determinati, convinciamo tutti e tutte, il prossimo 24 aprile, possiamo fare la scelta di una nuova era francese ed europea, il 24 aprile, possiamo fare la scelta della speranza, il 24 aprile, possiamo fare la scelta della Francia e dell’Europa insieme», ha dichiarato nel suo discorso dopo l’annuncio dei risultati.

Al termine di una votazione segnata da un’astensione molto forte stimata a circa il 25%, l’estrema destra si è quindi nuovamente guadagnata il secondo turno delle presidenziali.

Marine Le Pen, che si vuole «presidente di tutti i francesi», ha fatto appello a «tutti coloro che non hanno votato» per Emmanuel Macron a «unirsi» a lei per la «grande alternanza di cui (la) Francia ha bisogno».

In Francia, l’estrema destra non è mai stata così potente. Marine Le Pen può soprattutto contare sulle riserve di voti di Eric Zemmour, altro candidato di estrema destra, che ha esortato a votare per lei.

Jean-Luc Mélenchon manca di poco il gradino del secondo turno

Arrivato in terza posizione appena dietro Marine Le Pen, l’Insoumis Jean-Luc Mélenchon (intorno al 21,9%) ha mancato di poco il passo per accedere al secondo turno malgrado la mobilitazione del «voto utile» a sinistra.

Tuttavia, con un miglior punteggio rispetto a quello del 2017, conferma il ruolo centrale a sinistra del suo movimento La France Insoumise.

Il candidato che si è presentato per la terza volta alle presidenziali ha chiaramente esortato i suoi elettori e le sue elettrici a non votare per l’estrema destra il prossimo 24 aprile. «Non bisogna dare neanche un voto a madame Le Pen!».

L’emergenza climatica è la vera sconfitta del primo turno delle elezioni

L’emergenza climatica resta la grande sconfitta di questo primo turno delle presidenziali francesi tenutesi proprio alcuni giorni dopo l’uscita dell’ultimo rapporto allarmante del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, secondo il quale, l’umanità dispone di meno di tre anni per invertire la curva di emissioni di gas a effetto serra.

L’ONG Greenpeace ha classificato il programma di Emmanuel Macron sull’ecologia come «estremamente debole» e «conforme al suo bilancio».

Marine Le Pen, che l’organizzazione di protezione ambientale qualifica come «pericolosa (anche) per il clima», vede le sue scarse proposte sull’ecologia analizzate come «greenwashing» e «soprattutto un mezzo per riportare in primo piano, in una maniera nuova, il suo progetto xenofobo di ripiegamento identitario e nazionalista».

Traduzione di Sara Concato via fr.euronews.com

Immagine di copertina via twitter.com/Mart1nMucha

Elezioni presidenziali Francia 2022: Macron e Le Pen verso il secondo turno

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