“Il profilo dell’altra” di Irene Graziosi: il sottile confine tra social e realtà

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In un mondo di iperconnessi, Irene Graziosi ci porta nella vita di due protagoniste dalle personalità inconciliabili: Gloria, giovane influencer, e Maia, cameriera a tempo perso, disillusa dalla vita. Ma chi, tra Gloria e Maia, vive davvero la vita reale?

Il profilo dell’altra” è il primo romanzo di Irene Graziosi, pubblicato da Edizioni E/O a fine aprile. La storia che ci troviamo tra le mani è quella di due ragazze: Gloria e Maia. Due persone molto diverse tra loro che, casualmente, si ritrovano a dover lavorare insieme.

Gloria è una giovanissima influencer ricercatissima dai brand e dai fan, dalla vita apparentemente piena e perfetta. Maia è una brillante studentessa di psicobiologia a Parigi che, dopo la morte della sorella Eva, causata da un grave disturbo mentale, cade in un tunnel di autocommiserazione: con il fidanzato Filippo lascia Parigi per trasferirsi a Milano dove passa le giornate sul divano a mangiare orsetti gommosi, guardando ossessivamente la sua serie preferita, mentre aspetta che il tempo trascorra e che arrivi il momento di riempirsi di Xanax per dormire.

La sua apatia ha reso anche la relazione con Filippo disfunzionale, lui la vorrebbe diversa, lei semplicemente vorrebbe non essere”. Le uniche giornate in cui ha un motivo per uscire di casa sono quelle in cui lavora come cameriera al pub vicino casa, lavoro trovatole da Filippo e che lei, per non deluderlo, ha deciso di accettare.

Le vite così lontane di Gloria e Maia si incontrano grazie ad una vecchia amica di Maia.

Gloria la assume come sua assistente, con il compito (non ben definito) di crearle una personalità, di riempire il contenitore vuoto che tutti pensano che Gloria sia.

Ma può un vuoto riempire un altro vuoto?

Tra le due si instaura un rapporto di amicizia e odio: Gloria ammira Maia per la sua schiettezza, ma non si capisce mai fino a che punto la voglia vicina. Maia dal canto suo, cerca di svolgere il suo lavoro nonostante con i social non ci abbia mai avuto a che fare e detesti quel mondo.

Diventa infatti, molto spesso, critica nei confronti della vita dell’influencer:

Non ti fa schifo tutto questo? Questo, essere famosa per essere famosa, i brand, la pubblicità, le tue finte amiche stronze, questo posto orrendo, questa musica merdosa.

Si scopriranno, col tempo, vicine in una sola cosa: il vuoto che entrambe portano dentro.

Infatti, Maia sentirà di essere viva con la vicinanza di Gloria e quest’ultima riempirà la sua vita con le parole e le esperienze di vita di Maia.

Irene Graziosi tratta un tema attualissimo in maniera molto semplice: il nascondere le proprie fragilità dietro le foto, i like, i follower. Mette in luce la solitudine, il lutto, la malattia mentale, accenna alla violenza e al revenge porn, e molti altri temi e problemi che affliggono i giovani di oggi e la cultura digitale in cui si è immersi.

Forse troppi temi importanti per metterli insieme in un unico romanzo, che non permette, così, di avere del tutto un filo logico, chiaro e delineato, di ciò che si vuole raccontare davvero.

Ma, con una scrittura esile, contribuisce comunque alla riflessione sul potere e la pervasività dei social network, e quanto essi siano, ormai, la nostra prigione della realtà.

Giada Giancaspro

 

Il profilo dell’altra
Edizioni E/O, 2022
pp. 240, € 16,50

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