I Top & Flop degli Europei di calcio femminile: Italia – Belgio
L’Italia finisce nel peggiore dei modi l’avventura europea: good-bye England!
Nella sfida decisiva contro il Belgio, le Azzurre precipitano nel baratro dell’eliminazione. A parte la Francia (una delle favorite per la vittoria finale), l’Islanda ed il Belgio erano avversarie molto alla portata dell’Italia, che invece ha incontrato sorprendentemente tante difficoltà nell’affrontarle. A nostro giudizio, la partita decisiva contro il Belgio – valida per l’accesso ai quarti di finale – andava impostata e giocata in modo differente. Le ragazze della c.t. Milena Bertolini sono apparse troppo timide e inconcludenti in attacco (ad eccezione di un legno colpito dalla Girelli). Inesistente il confronto sul piano fisico-atletico: le ragazze di Ives Serneels hanno mostrato una netta superiorità quanto a stazza e statura. L’Italia si è persa in una sterile ragnatela di passaggi in orizzontale o indietro, mentre le fiamminghe hanno sempre cercato la profondità con filtranti improvvisi, mediante i quali penetrare la debole retrovia azzurra.
La consistenza della difesa italiana, infatti, è sembrata simile a quella del burro: le belghe hanno affondato le loro lame nella difesa italiana con estrema semplicità e senza incontrare un minimo di resistenza italica. In questo breve cammino europeo, sembra essere mancata soprattutto una forte determinazione e motivazione: la squadra azzurra è risultata sempre poco convinta sul piano mentale, oltre che molto confusa da un punto di vista tecnico-tattico. La rete che costa l’eliminazione arriva al 49’ con Tine De Caigny. Al movimento calcistico nazionale femminile, serve ora un forte cambio di direzione: occorre intensificare gli investimenti in strutture, scuole calcio, campionati, calciatrici, tecnici ed, anche, ricercare un maggior appeal mediatico.
Dall’apoteosi inglese di Euro 2020 dell’Italia calcistica maschile, all’incubo britannico di Euro 2022 della Nazionale calcistica femminile: metamorfosi calcistiche. Dal cigno al brutto anatroccolo: pur nuotando nello stesso stagno! Game over! Forse è giunta l’ora di avviare una rivoluzione totale nel sistema del calcio femminile nostrano!
TOP PLAYER – GIRELLI
È l’unica delle nostre che riesce a rendersi veramente pericolosa con azioni e conclusioni personali. In avanti, l’intesa con la Bonansea non è delle migliori (pur essendo entrambe compagne di nazionale e di club alla Juventus): la compagna di club alla Juventus fluttua come sotto-punta dietro a Girelli servendola però poco e male. Dopo il gol delle fiamminghe, l’Italia confeziona forse l’unica vera azione offensiva degna di nota, ancora con Girelli: un gran tiro che va, però, ad infrangersi contro l’incrocio dei pali. Peccato (forse poteva essere l’episodio che avrebbe cambiato il volto del match). Girelli si muove lungo tutto il fronte d’attacco, ma non viene mai accompagnata dagli inserimenti delle centrocampiste o dai tagli delle esterne. Lotta eroicamente per tutta la partita, ma con la rassegnazione di aver compreso che per l’Italia non è mai stata serata. Voto in pagella: 6,5. Troppo sola in attacco: va sfruttata meglio in zona gol. Bomber a secco!
FLOP PLAYER – BERTOLINI
Pensiamo che questa volta il flop player debba essere individuato nello staff tecnico. Infatti, riteniamo che le maggiori responsabilità di questa eliminazione assai brutta e dolorosa vadano attribuite alla nostra c.t. Milena Bertolini. Uscire ultime in classifica con un solo punto, quando la qualificazione era alla nostra portata, è un risultato che fa davvero troppo male e lascia tanta amarezza in bocca. Una cocente delusione. Ora, a nostro giudizio, riteniamo che serva un ricambio generazionale: almeno in campo o, forse, anche in panchina. La Bertolini si è ostinata a mandare in campo la squadra con il 4-3-3, ieri riadattato in un 4-4-1-1, che forse non è il vestito tecnico-tattico più congegnale considerando le qualità delle nostre Azzurre. È mancata una certa determinazione caratteriale in questo campionato europeo.
Dopo la pesante batosta contro la Francia, non c’è mai stata la necessaria svolta mentale e tattica per rialzarci ed andare a vincere le partite. L’unico obiettivo che rimane ora è quello centrare la qualificazione ai Mondiali del 2023 in Australia (attualmente l’Italia è prima nel girone G, con due punti di vantaggio sulla Svizzera): un’eventuale mancata qualificazione ai Campionati del Mondo potrebbe gravemente nuocere allo sviluppo del movimento calcistico italiano femminile. Un po’ come accaduto a livello maschile con la seconda consecutiva mancata qualificazione ai Mondiali. Voto in pagella: 4. Fallimento tecnico totale. Niente sorrisi, ma solo lacrime: il contrario di quello che tutta l’Italia si attendeva…il contrario di quello che tutta l’Italia sperava e sognava!
Francesco Ciavarella