È nato il Governo di Giorgia Meloni, con scelte ministeriali alquanto discutibili
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito l’incarico di formare il nuovo Governo a Giorgia Meloni, che ha accettato senza riserve.
Venerdì 21 ottobre 2022 resterà, a prescindere da ciò che saprà fare o meno questo Governo, nella storia. Per la prima volta la Repubblica italiana ha un presidente del Consiglio donna ed è Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, partito uscito vincitore dalle elezioni dello scorso 25 settembre.
Ieri la presidente del Consiglio ha accettato l’incarico di formare il nuovo Esecutivo dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine di consultazioni, a detta del capo dello Stato, che hanno avuto un esito rapido “anche per le condizioni interne e internazionali“. Dopo il colloquio con Mattarella, Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi si sono presentati davanti alla telecamere per elencare la lista dei nuovi ministri.
Fino a qui la cronaca delle ultime ore, fatta di scelte legittime da parte di chi, poco meno di un mese fa, ha conquistato la maggioranza dei voti in tutto il paese. Quello che però balza subito agli occhi riguarda il tipo di decisioni fatte, alcune che vanno assolutamente contro i diritti di tante, troppe persone. Due esempi su tutti: Eugenia Roccella (FdI), ministra della Famiglia, della natalità e delle pari opportunità, antiabortista e contraria all’eutanasia, e Carlo Nordio, ministro della Giustizia, che per contrastare il DDL Zan paragonò l’omosessualità alla pedofilia.
Nella gallery che abbiamo pubblicato su Instagram l’elenco completo dei ministri, compresa la nomina di Salvini (ministro delle Infrastrutture) e Antonio Tajani (ministro degli Esteri) come vicepresidenti del Consiglio, e di Alfredo Mantovano come sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Graziano Rossi
Immagine di copertina via quirinale.it