In Svezia trionfa l’ultradestra: i Democratici Svedesi appoggiano il governo
I Democratici Svedesi permettono a Ulf Kristesson di formare il governo: non ne faranno parte ma ne indirizzeranno la politica.
La Svezia ha svoltato con decisione a destra: il futuro governo del paese scandinavo, infatti, sarà un blocco conservatore che raggiunge la maggioranza parlamentare con l’appoggio dell’ultra-destra.
Il Primo ministro sarà Ulf Kristersson, eletto il 17 ottobre a seguito di una trattativa che ha messo d’accordo i tre principali partiti di destra – Moderati, Liberali e Cristiano Democratici – con la forza oltranzista dei Democratici Svedesi.
Immigrazione, scuola, sanità, economia, energia, clima e diritti i temi messi sul tavolo, per un patto che passerà alla storia nazionale come l’Accordo di Tido, dal nome del Castello seicentesco dove si sono trovati.
Alle elezioni dell’11 Settembre la formazione più votata è stata il Partito Socialdemocratico – al potere nelle ultime due legislature – che ha ottenuto il 30,3% delle preferenze e si è piazzato proprio davanti ai Democratici Svedesi. Questi ultimi hanno raggiunto il 20,7%, superando i moderati dello stesso Kristesson alla guida del blocco conservatore – che si è fermato al 19%.
I socialdemocratici, però, non sono riusciti a formare una nuova maggioranza, fermandosi a 173 seggi sui 349 disponibili in Parlament. L’impresa è riuscita alla destra, che ha raggiunto i 176 scanni necessari per guidare il Paese: non era mai successo che un partito di estrema destra risultasse determinante e supportasse il futuro Premier nella formazione di governo.
Chi sono i Democratici Svedesi?
I Democratici Svedesi nascono nel 1988: contro gli immigrati, islamofobi, populisti e reazionari, per due decenni non sono mai riusciti ad entrare in Parlamento. Nel 2010 inizia la loro ascesa ed ora sono la seconda forza nazionale. Non faranno parte dell’esecutivo ma presenzieranno le agenzie pubbliche facendosi carico dei temi concordati. Inoltre, saranno certamente inclusi nel nascente Consiglio di Cooperazione, pensato proprio per mettere in pratica gli accordi presi.
Per i Democratici di Svezia si tratta di un importante traguardo: “Avrei voluto vedere un governo di maggioranza in cui fossimo inclusi”, ha ammesso il loro leader Jimmie Akesson “Ma è estremamente importante aver raggiunto accordi sostanziali”.
Chi è il nuovo Premier Svedese?
Il nuovo Premier Ulf Kristersson è subentrato alla socialdemocratica Magdalena Andersson, contro la quale aveva perso nel 2018. Classe 1963 e laureato in Economia, ha esordito in politica nel 1988 come Presidente della Lega Moderata della Gioventù – incarico ricoperto fino al 1992. Nel1994 è entrato per la prima volta in Parlamento come deputato e nel 2017 ha assunto la guida del Partito Moderato. Ministro della Sicurezza Sociale nel 2010, è passato alle Finanze nel 2014.
Per quanto in passato abbia assicurato distanza dagli oltranzisti Democratici Svedesi, il nuovo premier ha trionfato dopo una campagna elettorale che ha toccato temi molto vicini all’ultradestra. Lotta al crimine e maggior potere alle forze di polizia, limitazione dell’immigrazione e tagli alle tasse per una Svezia in recessione. “In una Svezia dove è diventato normale che le cose non funzionino”, l’obiettivo dichiarato è stato “Riportare l’ordine nel Paese”, queste le premesse e promesse del suo piano elettorale che gli è valso l’appoggio del gruppo di Akesson.
Lo scenario che ha segnato il trionfo della destra svedese
La predisposizione verso l’estrema destra è dovuta a un cambiamento delle condizioni sociali. Crisi economica, aumento dei prezzi di energia e beni alimentari, esplosione di una criminalità organizzata presente soprattutto in strada hanno favorito posizioni di chiusura e nazionalismo nell’elettorato, agevolando programmi reazionari e conservatori.
Rispetto a un decennio fa, il paese scandinavo non è più un’isola felice per qualità della vita. Secondo dati interni, infatti, nel 2020 sono morte 47 persone per ferite da arma da fuoco e a metà Settembre 2022 i numeri sono aumentati rispetto al periodo precedente. Ogni anno si registrano circa 4 vittime del fuoco ogni milione di abitanti, rispetto a una media europea di 1,6.
Questi dati fanno della Svezia l’unico paese europeo ad aver visto un incremento degli omicidi di questo tipo. La sicurezza, quindi, è argomento immediato nel mirino della futura legislatura, che si è già pronunciata su finanziamenti alla polizia e inasprimenti delle pene.
Quali sfide attendono il nuovo governo svedese?
Tra le prime preoccupazioni del neo governo svedese, figura indubbiamente l’ immigrazione: l’esecutivo ridurrà le quote annuali di concessione di status di rifugiato (solo 900 entrate a fronte delle attuali 6.400) così come le prestazioni sociali ai cittadini non svedesi. Si parla, inoltre, di facilitare i processi di espulsione e di creare dei “centri di transito” per i migranti in attesa di ottenere il nulla osta all’entrata.
Un passo indietro si prospetta anche rispetto all’Ambiente: in primis, il relativo ministero è stato soppresso per lasciare spazio a quello di Clima e Affari. Inoltre, per quanto non si rinneghi l’impegno del 100% sulle rinnovabili preso dal precedente esecutivo, adesso si parla di un nuovo impianto nucleare per assicurarsi l’indipendenza dalla Russia.
“Trasformatore” della Svezia, Kristersson ha però messo le mani avanti e non si è sbilanciato in previsioni di tempistiche per “risanare” il Paese: “Sarà difficile cambiare la Svezia ma – così si è presentato – faremo tutto il possibile”.
Immagine di copertina via twitter.com/NBCNewsWorld