I Tre Allegri Ragazzi Morti e i Cor Veleno chiudono il loro tour insieme dove tutto è nato
La Superband porta live sul palco del Largo Venue il loro progetto comune Meme K Ultra.
Sono giorni pieni di concerti anche grazie agli eventi patrocinati da MArteLive.
Quello del 22 ottobre però non potevamo perderlo perché è stata la data di chiusura dello spettacolo messo in piedi dal super gruppo composto dai Tre Allegri Ragazzi Morti (TARM) e dai Cor Veleno.
Un concerto che ha visto la sala del Largo Venue, a Roma, sold out e in apertura i freschissimi Dejawood.
Iniziando proprio da questi ultimi abbiamo trovato la band romana molto adatta ad aprire il concerto dei TARM e dei Cor Veleno.
Il loro stile ibrido che va a ripescare musica e suoni da diverse parti del mondo, il tipo di rappato incalzante, la giusta fotta sul palco, tutte qualità che ha permesso ai Dejawood di conquistare l’attenzione del pubblico che non li conosceva.
Per quello che riguarda il concerto principale è stato un vero e proprio spettacolo, quasi un mini festival che ha visto la serata dividersi in 3 momenti differenti.
Nella prima parte le due band si sono esibite insieme e hanno portato dal vivo il progetto Meme K Ultra, un album nato nella capitale grazie all’incontro tra Toffolo e Giorgio Grandi Numeri.
E proprio nella città in cui è nato tutto le due band hanno deciso di far terminare questo tour partito da Pordenone, la città che ha dato i natali ai Tre Allegri Ragazzi Morti.
I brani scorrono veramente bene e la dimensione del live da quella carica emozionale in più che solo chi va ai live può comprendere.
Non mancano anche gli ospiti d’eccezione, come la partecipazione di Adriano Viterbini nei brani Chiedo il Nome e Meme K Ultra.
Dopo 8 canzoni cambia l’assetto sul palco, rimangono solo i Cor Veleno e in un attimo ti ritrovi ad un live del gruppo rap romano che ha fatto la storia di questo genere in Italia.
Il quartetto formato da Gabbo, Squarta, Grandi Numeri e Primo gioca in casa e sa come infiammare ed emozionare i proprio fan.
So che può sembrarvi un errore ma non lo è, Primo Brown quella sera era sullo stage, la sua voce usciva dalle casse e non è stato neanche necessario fare l’esercizio di chiudere gli occhi per immaginarlo con noi.
La terza parte continua con “l’incredibile spetaculo de la vida, l’incredibile spetaculo de la muerte“.
I Tre Allegri Ragazzi Morti prendono il posto dei Cor Veleno portando un distillato del loro repertorio.
In 7 canzoni sono stati in grado di concentrare l’essenza dei TARM e della loro storia.
Roma vuole tanto bene a questa band e l’ha dimostrato non lasciando mai Toffolo a cantare da solo.
Si chiude in bellezza con nuovamente la fusione tra le due band più la partecipazione di Mimosa e Metal Carter per le ultime canzoni.
Non so se è stato il fatto che questa data la aspettavo da tempo, quella del 23 aprile era stata annullata causa covid, o la bellissima grafica che faceva da sfondo ai “magnifici sette” sul palco o il fatto che essendo la fine di un ciclo si respirava una energia particolare, fatto sta che quella del 22 ottobre è stato proprio un bel concerto.
SCALETTA:
- La gente libera
- A volte ci consola
- Come le onde
- Chiedo il nome (+ Viterbini)
- Meme K Ultra (+ Viterbini)
- Non serve avere fatto
- La musica sai che cos’è?
- Meglio andarsene affanculo
- Le guardie, i pompieri e l’ambulanza (Cor Veleno)
- Non me ne fotte un cazzo (Cor Veleno)
- Trastevere (Cor Veleno)
- Cor Veleno (Cor Veleno)
- Il nome del tuo esercito (Cor Veleno)
- Ciao fratè (Cor Veleno)
- Puoi dirlo a tutti (TARM)
- La faccia della luna (TARM)
- Occhi bassi (TARM)
- Voglio (TARM)
- Il mondo prima (TARM)
- Mio Fratellino (TARM)
- La mia vita senza te (TARM)
- La tua anima che balla (+ Mimosa)
- L’effetto del merlo
- A me di Roma piace il rap (+ Metal Carter)
- La tatuata bella (a cappella insieme al pubblico)
Dario Patti