30 gennaio 1972: 51 anni fa la “Bloody Sunday”
Cinquantuno anni fa a Derry, in Irlanda del Nord, i militari inglesi uccisero 14 persone durante una marcia per i diritti civili. La strage della “domenica di sangue” mise in luce la gravità della situazione in Irlanda.
Migliaia di persone in strada per chiedere pari dignità sul lavoro, uguaglianza, diritto alla casa e fine del voto per censo. Siamo a Derry, in Irlanda del Nord, è il 30 gennaio 1972, una data che rimarrà scolpita nella memoria del mondo, che fino a quel giorno non conosceva il terribile conflitto che da decenni stava consumando una delle quattro nazioni costitutive del Regno Unito.
Alle 16 circa di quella che da quel giorno sarà chiamata Bloody Sunday, la “domenica di sangue“, quando i manifestanti raggiunsero il ghetto cattolico di Bogside un reggimento speciale di paracadutisti inglesi sparò sulla folla armato di mitragliatrici, senza alcun preavviso. Il conflitto a fuoco durò circa quindici minuti, nei quali rimasero uccise tredici persone, di cui otto tra i 17 e i 20 anni di età. Le vittime diventarono quattordici qualche mese dopo, quando morì anche uno dei 14 feriti gravi.
Great to see @ballymurphy11 yesterday inspecting our latest project. Full reveal of the mural on Friday lunchtime – part of our #bloodysunday51 programme. #JailJackson #NoAmnesties for #Warcrimes. #BloodySunday #Ballymurphy #Springhill pic.twitter.com/5msPMSWQa7
— Bloody Sunday Derry (@BloodySunday50) January 25, 2023
La verità e le scuse
Dopo la Bloody Sunday del 1972 bisognerà aspettare la pacificazione degli Anni ’90, arrivata dopo un lungo processo. Solo nel 1998 il governo britannico avvierà un’inchiesta con le deposizioni di oltre un migliaio di testimoni e nel 2010 Londra riconobbe per la prima volta le colpe dei militari inglesi sulla morte delle 14 persone e il ferimento di altre 16 in quel terribile 30 gennaio, oltre al fatto che non ci fu nessuna battaglia per le strade di Derry ma solo una violenta aggressione contro manifestanti inermi.
Sarà poi il Primo ministro David Cameron a mettere la parole fine sui reati commessi dai militari britannici con uno storico mea culpa alla Camera dei Comuni, riconoscendo l’innocenza delle vittime e allo stesso tempo scagionando i vertici dell’esercito di Elisabetta II.
Sunday Bloody Sunday
Nel 1983, a undici anni dalla tragedia di Derry, la band irlandese degli U2 commemorò la “domenica di sangue” con Sunday Bloody Sunday, canzone nella quale il ritornello recita «How long, how long must we sing this song?», “Per quanto tempo dovremo cantare questa canzone?“, una delle citazioni musicali più famose e importanti della storia.
Immagine di copertina via irlandando.it