Il “Capitalismo Carnivoro” secondo Francesca Grazioli
Partendo dal cibo nel nostro piatto un cammino lungo la catena del consumo dove la carne è la protagonista indiscussa dal punto di vista simbolico, culturale, sociologico e scientifico.
Capitalismo Carnivoro è uno di quei libri (pubblicato da Il Saggiatore lo scorso novembre) che non vogliamo leggere per evitare di sentirci in colpa, per nascondere a noi stessi cose che di fatto già sappiamo ovvero che il consumo di carne è nocivo e mortale non solo per i non umani destinati al macello, ma anche per l’ambiente, la cultura e la società.
Una società la nostra in cui, grazie al capitalismo e alla globalizzazione, la visione antropocentrica dell’uomo è spinta ai massimi livelli. Uno dei primi esempi riportati dall’autrice è il libro di ricette Cook like a Man che inizia con la frase “il Barbecue è un diritto non un privilegio. Bigger is better. Niente scuse. L’uomo è in cima alla catena alimentare. Arrostisci di conseguenza.” Basterebbe questa frase a smuovere le coscienze e a farci riflettere.
Da qui in poi l’autrice, Francesca Grazioli, ci guida, passo dopo passo, pagina dopo pagina, nel mondo della produzione della carne e ci svela come le multinazionali hanno nel tempo imparato ad addomesticare le parole del marketing per farci sentire nel giusto. E al contempo esplicita quanto costano al mondo intero gli allevamenti intensivi in termini di energia, forza lavoro, etica e sostenibilità ambientale.
Con uno stile narrativo mai stancante (capirete fin dalle prime pagine che non è un saggio né una ricerca) Grazioli ci mette davanti tutti gli ingredienti (sostantivo mai così calzante) per farci un’idea sulla correlazione tra capitalismo avanzato e l’allevamento di animali a scopo alimentare.
Perché Capitalismo Carnivoro non si limita ad avallare la tesi “mangiare carne non è più sostenibile”, ma ci mette davanti capitolo dopo capitolo tutte le implicazioni e le esternalità negative che sono nascoste dietro il nostro essere onnivori, dalle terre sconfinate dedicate alla produzione di soia a come vengono smaltiti i liquami prodotti dagli animali.
Senza velleità di magniloquenza, con informazioni e dati ben documentati nelle note, questo libro ci dà tutti gli strumenti per capire meglio il mondo in cui viviamo e ci mette davanti una complessità alla quale però, come suggerisce l’autrice nelle pagine finali, non dobbiamo arrenderci…
…anzi tutt’altro. Significa che vi è una moltitudine di approcci a cui ognuno può contribuire come meglio crede e può, alcuni nella direzione del consumo, altri nell’attivismo politico, altri ancora nell’esercizio di una maggiore compassione, altri nella protesta o nell’entrata dei salotti politici. Sta a noi decidere per quanto vogliamo ancora che il capitalismo sia l’ingrediente principale e taciuto dei nostri pasti. Può essere anche solo un’opzione per riconoscere gli stereotipi patriarcali in cui siamo ancora invischiati o le lenti neocoloniali in cui giudichiamo abitudini culinarie diverse.
Detto questo, nel 2023 e su un pianeta arrivato al limite delle risorse, questo libro va letto con attenzione, senza paura dei sensi di colpa e con un pizzico di coraggio.
Capitalismo carnivoro. Allevamenti intensivi, carni sintetiche e il futuro del mondo
Francesca Grazioli
Il Saggiatore, 2022
208 pagine, 19 €
Francesca Grazioli (Parma, 1988) lavora presso il Centro di Ricerca Bioversity International, dove si occupa di cambiamento climatico e sicurezza alimentare in diverse regioni del mondo. Capitalismo carnivoro è il suo primo libro.